Torna in scena la Canyon Torque, la bici freeride più versatile nel panorama delle mountain bike da discesa. La casa tedesca con questa “super enduro” si rivolge a quella clientela esigente che vuole una mtb da downhill ma con cui sia anche possibile riuscire a risalire i trail.

Nelle due versioni alluminio e carbon, circa un chilogrammo la differenza di peso tra le due, la Torque monta ruote da 27,5” e conta 175 mm di escursione posteriore. Dice di lei la campionessa di enduro Ines Thoma: “Il fatto che una bici con una simile escursione sia comunque pedalabile mi sbalordisce.”

La versione più economica è la Torque AL 5.0 che costa 2.199 euro, mentre la più performante e leggera, solo 14,1 Kg per la taglia M, è la Canyon Torque CF 9.0 PRO da 4.999 euro di cui vediamo le caratteristiche.

Una mountain bike Canyon Torque CF 9 Pro

La top di gamma Canyon Torque CF 9 Pro, 14,1 Kg e 4.999 euro.

Con i suoi 175mm di sospensione posteriore, i leveraggi e il sistema cinematico a tre fasi sviluppato per la Sender CF (il modello puro downhill di Canyon), la Torque offre un nuovo livello di trazione e diventa reattiva su ogni tipo di terreno: dal fuoristrada ai salti nei bike park.

La nuova struttura del telaio ridefinisce la collocazione dei fulcri e posiziona l’ammortizzatore lateralmente. Tale cinematica offre una migliore trazione, maggiore sensibilità anti-squat e anti-rise (vi rimandiamo per un ripasso al nostro tutorial sugli schemi di sospensione della mtb) dando la sensazione di una bici “piantata su una rotaia” anche in punti molto tecnici o su paraboliche.

La combinazione dei 180 mm di escursione della forcella con i componenti G5 (manubrio da 780 mm di larghezza con attacco corto da 40 mm e manopole con mescola morbida) contribuiscono a rendere la bici stabile in velocità pur restando adatta ai salti e al volo. Questi ultimi sono stati sviluppati e testati appositamente per il gravity, ottenendo il massimo punteggio sulla scala aziendale di valutazione della qualità: Categoria 5. Il set G5 è in dotazione sulla Torque 2018 e su altri modelli Canyon come la Sender e la Stitched.

Canyon Torque CF 9.0 PRO in azione al Whistler Bike Park

Una Canyon Torque CF 9.0 PRO in azione sugli immensi step-up del Whistler Mountain Bike Park in Canada.

Le scelte di geometria con un triangolo anteriore allungato abbinato a un carro più corto garantiscono equilibrio mantenendo la bici pedalabile e al contempo scattante nei passaggi. A completare l’opera, come già anticipato sopra, il manubrio da 780 mm e l’attacco da 40 mm.

La forcella Fox 36 Factory con rivestimento anti attrito Kashima facilita una risposta sensibile su terreni accidentati. La corsa dinamica dell’ammortizzatore posteriore Fox Factory Float X2 migliora l’aderenza e fa sentire il biker tutt’uno con la sua bici e il terreno.

Inoltre grazie alla trasmissione SRAM X01 Eagle la cambiata è semplice e precisa. Il sistema 1×12 permette di non rinunciare a rapportature cortissime, utili alla fine di lunghe salite ripide.

La Torque è una bici adatta a gareggiare sia nelle gare enduro più toste sia in quelle di downhill, ma soprattutto progettata per essere una mountain bike biammortizzata divertente, con il pedigree di scalatrice ma spassosa nelle discese. Enduro, bike park, freeride, è pronta per qualsiasi disciplina il biker decida di affrontare.

Canyon Torque: come lavora la sospensione posteriore a tre fasi

La corsa della sospensione posteriore lavora in tre fasi distinte per ogni diversa situazione di guida. Nella prima fase, la sospensione è molto sensibile ai piccoli urti rimanendo però attiva e permettendo al biker di mantenere contatto con il terreno.

Nella seconda fase, quella attorno al punto di Sag (ovvero il punto di affondamento della sospensione dovuto al peso del biker a bici ferma, visibile nella figura sotto) la sospensione ha un comportamento più stabile e sostenuto, utile sia nelle fasi di pedalata che nei momenti in cui bisogna “pompare” su ogni piccolo avvallamento del terreno per recuperare velocità.

Infine l’ultima parte della corsa è molto progressiva impedendo quelli che sono i fine corsa sugli impatti molto violenti.

Geometrie Canyon Torque 2018

Canyon Torque: caratteristiche tecniche

Canyon ha ricevuto il premio “Design Team of the Year 2017” per aver coniugato design e performance dando vita a una bici la cui bellezza non va a inficiare le prestazioni. Alcuni componenti di questa mtb full meritano particolare attenzione.

Telaio Canyon Torque CF e AL

Disponibile in due versioni, carbon e alluminio: la prima, la CF, con triangolo principale in fibra di carbonio e carro in alluminio e la AL completamente in alluminio 6066, così da coprire una gamma di prezzi ampia. È possibile acquistare singolarmente il telaio carbon, il Torque CF Frameset, nella colorazione nera al costo di 2.499 euro. Il pacchetto comprende l’ammortizzatore Fox Factory Float X2 EVOL e il reggisella telescopico RockShox Reverb. Potrete completare la bici con l’allestimento che più vi piace, ma in questo caso sarete privi del set G5, disponibile solo sui modelli completi proposti da Canyon.

foto delle sospensioni della Canyon Torque CF 9.0 PRO

Il reparto sospensioni della Canyon Torque CF 9.0 PRO è il top di gamma di Fox.

Fox Factory Float X2 EVOL Kashima

L’ammortizzatore posteriore ad aria Fox Factory Float X2 EVOL Kashima è dotato di una leva a due posizioni Open/Firm per chiudere le basse velocità in compressione, utile per i tratti pedalati. Dispone anche della regolazione della compressione alle basse e alte velocità. Doppia regolazione anche per il rebound, il ritorno, di modo da fornire un adattamento alle variazioni del trail ottimale e altamente personalizzabile. Il rivestimento Kashima dona sensibilità alla sospensione e il manicotto EVOL ne migliora la reattività.

Forcella Fox 36 Factory

Perfetta per la guida aggressiva, la forcella Fox 36 Factory coi suoi 180 mm di escursione offre una grande agilità, ma con un livello extra di resistenza. Combinata con la morbidezza della molla ad aria del Float EVOL e la sensibilità del rivestimento Kashima, la guida risulta precisa e controllata.

Cambio Sram X01 Eagle 1×12

Dodici velocità per cambiate precise e silenziose con un’ampia scelta di rapporti, come la versione top di gamma SRAM XX1 Eagle. Ai benefici della trasmissione 1x si aggiunge quello di un pacco pignoni da 10 a 50 denti con corona da 34T. La frizione con cuscinetti a rulli Type-3 previene le cadute della catena dalla corona nei tratti più sconnessi.

foto della Trasmissione SRAM X01 1x12 e ruote Mavic Deemax 27,5

Trasmissione SRAM X01 1×12 e ruote Mavic Deemax 27,5 con copertoni sempre della casa francese Mavic Claw.

Ruote Mavic Deemax Pro da 27,5″

Ruote da 27,5” leggere, solo 1.700 g, di alta gamma di Mavic: mozzi Deemax stabili e cerchi di larghezza differenziata con 28 mm di canale all’anteriore e 25 al posteriore, per assicurare un’ottima trazione senza compromettere la velocità. I freni SRAM Code RSC, con gestione del calore più efficiente e con capienza del serbatoio aumentata, migliorano la sicurezza dando la possibilità di frenare più tardi e per meno tempo.
Inoltre, un particolare estetico ma non solo: sia per la versione carbon che per quella alluminio tutti i cavi della Torque sono integrati in un’apposita canalina esterna applicata al telaio che dà alla bici un aspetto pulito e rende più agevole la manutenzione, fungendo anche da protezione per il telaio.
Infine il reggisella telescopico RockShox Reverb da ben 170 mm di escursione permette grande mobilità al biker. Sulle taglie S lo troviamo da 150 mm.

La Torque è disponibile nelle taglie S, M, L e XL in due tipi di colorazione per ogni versione carbon e alluminio. Gli allestimenti sono 4 per la versione alluminio e 3 per la versione CF in carbonio.

Per ulteriori informazioni e per scoprire nel dettaglio gli allestimenti delle varie versioni rimandiamo al sito ufficiale Canyon.

A proposito dell'autore

Da piccolina chiese a Gesù bambino una bici da cross tutta d’oro e ne arrivò una bellissima color senape con cui fare salti e conquistare i sentieri del Parco di Monza. Più grande prendeva in prestito la Crippa dello zio, una delle prime super leggere in alluminio, per conquistare il Ghisallo. Oggi è giornalista, grafico editoriale e continua a scorazzare per le strade e i sentieri della Brianza e a raccontare la sua passione per le due ruote. Il suo motto: Le gambe girano!