“La bici è qualcosa di più di un semplice mezzo per praticare attività sportiva. È un vero e proprio stile di vita.”

Queste le prime parole di Antonello Naddeo nella prefazione del volume Mountain bike in Cilento: 52 percorsi tra mare, monti, antichi borghi e paesi fantasma a indicare lo spirito e la filosofofia di questa guida, realizzata da Edizioni Versante Sud, con la caratteristica di essere “a chilometro zero”.

Con questo si intende che è stata stilata da biker locali, che vivono con la loro bici i sentieri e i luoghi di cui si racconta nel testo e nutrono una vera e sana passione per lo sport e per il loro territorio.

Rider mtb in riva al mare nel Cilento

Il Cilento è un territorio ricco di luoghi e visioni mozzafiato, raggiungibili in sella a una mtb.

Sono più di 50 gli itinerari del bellissimo Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, raccolti e illustrati dettagliatamente dagli autori Antonello Naddeo e Caterina La Bella: di entrambi più sotto vi riportiamo una breve biografia.

Mountain bike in Cilento è uno strumento che coniuga natura, sport e cultura. Un testo prezioso perché ricco di consigli per chi sceglierà di praticare quei sentieri, essendo già un biker esperto, ma anche per chi alla bici si accosta per la prima volta.

Nelle sue pagine potrete trovare tutte le indicazioni base per andare in mtb in sicurezza, a partire dall’ABC.

La guida offre una presentazione sintetica sulle varie discipline dal cross country al downhill, e una lunga esamina di come ci si prepari per uscire in mountain bike per brevi o lunghi tragitti: a cominciare dall’abbigliamento fino all’attrezzatura utile da portarsi appresso. Insomma, per prima cosa prudenza.

L’intento è quello di dare al lettore tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per poter scegliere l’itinerario che fa per lui, evitandogli brutte sorprese e divertendosi.

Gli itinerari sono quindi classificati in modo tale che il lettore possa rapidamente capire se la proposta gli calzi o meno. La descrizione dettagliata del percorso, combinata alle indicazioni di difficoltà tecnica e fisica, unitamente al dislivello e al tempo di percorrenza permettono con immediatezza di inquadrare il tipo di itinerario.

In primis si trova indicata una valutazione della bellezza paesaggistica del percorso, cui segue lo stile dell’itinerario, ovvero la predisposizione psico-fisica con cui affrontarlo. È dunque chiaramente esplicitato se si tratta di strade per tutti, che non richiedono particolare impegno e per cui non c’è bisogno di bici o attrezzature specifiche, oppure se è un percorso da cross country, all mountain o freeride: in questo caso il biker dovrà essere preparato a seconda della disciplina indicata.

Cartina e dati principali di un percorso nella guida

Sulla cartina è segnato con colori diversi il tipo di fondo che si incontra sul tragitto. Ciò rende possibile capire, a un primo colpo d’occhio, la quantità di sentiero, di ciclabile o di strada asfaltata o bianca che si dovrà percorrere. Anche questo offre una preziosa indicazione per valutare la difficoltà dell’itinerario scelto.

Non tutte le stagioni sono giuste per un percorso e quindi questa guida, che vuole essere uno strumento valido per tutto l’anno, indica il periodo di percorrenza: il momento ottimale dell’anno, cioè, per affrontare ogni singolo tragitto proposto. Ciò avviene valutando le temperature, lo stato di innevamento abituale e la quantità di fogliame sul sentiero.

Ovviamente non mancano le indicazioni di inizio del percorso, quota, dislivello, lunghezza totale del giro e tempo di percorrenza. Vi è inoltre una scala di valutazione della difficoltà tecnica e dell’impegno fisico ed è riportato il valore di “percentuale di ciclabilità”: vale a dire quanta parte del percorso sia possibile effettuare pedalando in sella rispetto alla lunghezza totale delle salite e delle discese.

È indicata la copertura telefonica per sapere se lungo il tragitto si incontra una buona o scarsa ricettività del telefono cellulare. Poi, vista la crescente passione per le ebike, è specificato se il percorso è adatto o no alla bici elettrica.

Infine sono segnalati punti di ristoro, di rifornimento di acqua e le località attraversate.

Per ogni singolo tragitto proposto, una introduzione inquadra il percorso nel territorio dandone note geografiche, storiche, paesaggistiche e culturali. Segue poi la descrizione dettagliata dell’itinerario completata da cartina e planimetria.

Tra le altre cose utili di questo volume, prima di concludere, ci preme sottolineare che sulla guida è presente un codice numerico con cui è possibile scaricare i tracciati GPS dei percorsi descritti, in modo da importarli sul proprio strumento GPS. Il servizio è incluso nei trentuno euro di costo del volume: uno strumento utile per orientarsi su sentieri nuovi, anche se è in ogni caso consigliabile portarsi una mappa cartacea. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo: batterie scariche, guasti tecnici o assenza di segnale. Meglio essere prudenti.

L’analisi fin ora fatta della guida ci indica che la guida è strumento stilato con cura e dalla vocazione genuina, che ha come obiettivi il far conosce il territorio del Cilento con le sue bellezze naturalistiche e culturali.

Leggendola, si percepisce l’invito di ad andare a fare una visita in qualunque stagione, ma in sicurezza, per godere della nostra passione di biker in una cornice unica al mondo.

Un ciclista in mountain bike sugli aspri monti del Cilento

Un percorso mtb nel Cilento: il nostro consiglio

Tra i numerosi percorsi presenti nella guida vi raccomandiamo il “Percorso delle città fantasma e le Gole del Sammaro” che parte dal paese di Bellosguardo in Valle del Calore Aburni.

È un itinerario di almeno 4 ore ed è sicuramente uno dei più suggestivi e affascinanti. Richiede una buona forma fisica, perché nei suoi soli 24 km di percorrenza occorre salire un dislivello di 1.026 metri.

Si tratta di una escursione cross country in cui bisogna avere tecnica e molta cautela nell’affrontare punti insidiosi, ma che vi inoltrerà in luoghi unici. Questo percorso tocca infatti due borghi abbandonati: Roscigno Vecchia, conosciuta anche come la Pompei del ‘900, e Sacco Vecchia, abbarbicata sulle pendici del Monte Motola. Insomma, paesaggi mozzafiato e atmosfere fuori dal tempo.

Roscigno Vecchia è un borgo fantasma abbandonato nei primi del novecento per via delle continue frane che minacciavano la popolazione. Il paese tuttavia non è del tutto disabitato: vi sono un museo, un centro visite e qualche contadino che utilizza le vecchie case come deposito o stalla.

Simbolo di Roscigno è un enorme olmo al centro della piazza principale del paese. Tutto è molto suggestivo: le sue case signorili, i palazzotti e le case più povere di cui si vedono solo i resti.

La chiesa settecentesca conserva ancora la facciata sobria, la struttura urbanistica di tipo medioevale con vicoli, rampe, archi e muri in pietra viva fanno di questo borgo un museo a cielo aperto. Un luogo unico, patrimonio Unesco, dove il tempo si è fermato e che voi potrete raggiungere in sella alla vostra mountain bike.

Ciclista mtb si riposa in riva al mare dopo una pedalata

Mountain bike in Cilento: gli Autori

Classe 1974, Antonello Naddeo è salernitano. Si è laureato in economia ma ama fare sport all’aperto specialmente con la sua mountain bike e adora la fotografia. In Cilento ha lavorato come animatore ed è anche stato un punto di riferimento per molti biker. Vanta un’approfondita conoscenza del territorio che ha scandagliato sulle due ruote e immortalato con la sua reflex. Dall’agroalimentare all’artigianato tipico cilentino, nulla gli è sconosciuto, come testimoniano le diverse pubblicazioni cui ha partecipato.

Classe 1979, Caterina La Bella è giornalista, vive a Salerno, sua città natale. È laureata in lingue e si occupa di comunicazione istituzionale e d’impresa, di marketing e pubbliche relazioni come addetto stampa di Enti e Organizzazioni sia per il settore pubblico che privato. Amante e conoscitrice della cultura del proprio territorio ha pubblicato diversi testi sull’artigianato e l’agricoltura della provincia salernitana. Ha, inoltre, curato trasmissioni tv dedicate al Cilento.

Un assaggio del volume

Su Issuu è possibile sfogliare qualche pagina della guida.

Mountain bike in Cilento
Autori: Antonello Naddeo, Caterina La Bella
Editore: Versante Sud – Milano – 2017
Pagine: 304
Prezzo di copertina: 31 euro ▶️▶️Acquista su Amazon.it
Codice ISBN: 978-88-98609-82-6

La copertina della guida Mountain Bike in Cilento

Per ulteriori informazioni su questo o altri volumi visitate il sito ufficiale dell’editore Versante Sud.

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A proposito dell'autore

Da piccolina chiese a Gesù bambino una bici da cross tutta d’oro e ne arrivò una bellissima color senape con cui fare salti e conquistare i sentieri del Parco di Monza. Più grande prendeva in prestito la Crippa dello zio, una delle prime super leggere in alluminio, per conquistare il Ghisallo. Oggi è giornalista, grafico editoriale e continua a scorazzare per le strade e i sentieri della Brianza e a raccontare la sua passione per le due ruote. Il suo motto: Le gambe girano!