Domenica 20 marzo 2016 si è svolta a Massa Marittima in Toscana la prima tappa del rinomato circuito Superenduro, tornato più forte che mai dopo un anno di “pausa riflessiva”.

Più di 400 piloti provenienti da 12 nazioni diverse, di cui 21 ragazze e 12 rider in sella a bici elettriche si sono dati battaglia sugli spettacolari sentieri maremmani in una calda giornata primaverile, confermando che la voglia di eventi ben pubblicizzati e soprattutto ben organizzati è davvero alta.

Marco Milivinti, tornato dopo una stagione 2015 costellata di infortuni, sale sul gradino più alto del podio davanti a Denny Lupato e Vittorio Gambirasio. Nelle donne vince Alia Marcellini, seconda Anna Oberparleiter e terza Louise Pauline.

Andiamo a vedere quali sono stati gli highligths della prima tappa del SE e quali invece le cose da rivedere.

Chicca e Pecca della Superenduro Massa Marittima 2016

Noi di mountainbike.bicilive.it, grazie anche alla partecipazione della nostra Elena Martinello che ha concluso la gara con un rispettabile 16° posto, abbiamo voluto stilare una classifica delle chicche e delle pecche, determinate da molti fattori anche precedenti al giorno della kermesse. Andiamoli a vedere:

Le 6 chicche

Massa Marittima è una location fantastica

Già tappa di una gara del Superenduro nel 2009 e meta preferita di moltissimi biker stranieri e italiani, Massa Marittima vince a mani basse. La passione che Ernesto Hutmacher, le sue figlie e tutta Massa Vecchia portano avanti da 30 anni sono da “provare per credere”. Accoglienza, clima e cibo che fanno venire voglia di fermarsi per molti giorni.

foto di massa marittima invasa dai gazebo del superenduro

L’atmosfera che si respira a Massa Marittima è accogliente, ospitale e molto genuina.

Organizzazione svizzera con l’ospitalità italiana.

Lo staff Superenduro, assieme agli organizzatori locali, è stato molto preciso, curando ogni aspetto, e ha dato vita al piccolo paesino toscano di Massa Marittima con un evento di mountain bike e molto altro ancora, degustazioni, musica, intrattenimento.

foto di elena martinello alla superenduro massa marittima

Ecco la nostra Elena Martinello in azione, che termina con un ragguardevole 16° posto. “Dovevo mollare di più i freni” ci ha confessato. Brava comunque, come tutte le donne in gara!

Sentieri

La maggior parte dei sentieri sono stati aperti appositamente per la gara da The Trail Brothers ASD (di cui fanno parte il padre e il fratello di Nino Schurter, Ernst e Mario) con la collaborazione di Francesco Guidi e Marco Tiberi, colui che conosce la macchia maremmana più di tutti i rider locali.

Trail spettacolari e anche impegnativi sia per i punti stretti guidati sia per alcuni tratti dove bisognava pedalare “a tutta”, ma molto divertenti. Solo la Ps5 era un po’ più tecnica nel tratto iniziale perché già al via bisognava destreggiarsi abilmente tra le rocce.

Partecipazione

Record storico di partecipazione femminile: 21 donne al via. Inoltre 400 partenti, provenienti da 12 nazionalità diverse, e 12 rider con bici elettriche grazie al nuovo regolamento 2016, una grande passo verso l’innovazione per il Superenduro.

foto di un biker in sella a una bici elettrica alla superenduro massa marittima

Un tratto tipico dei sentieri toscani, ricchi di sali scendi, affrontato con una mtb elettrica della nuova categoria eMTB del Superenduro.

Atmosfera unica

Super tifo su tutto il percorso nei boschi e soprattutto all’arrivo in piazza a Massa Marittima durante la Ps6, che si è svolta negli stretti vicoli, sotto gli archi e sulle gradinate in un atmosfera bellissima di gara mista a festa.

Presenza mediatica

Ottima presenza mediatica che farà tornare il Superenduro più forte di prima. Fotografi, video maker e giornalisti ovunque. A Massa Vecchia avevano già l’esperienza nell’organizzazione di grossi eventi coma la Maremma Cup che organizzavano fino a qualche anno fa, e questo conta molto.

Le 2 pecche

Un solo ristoro

Su sei prove speciali, un solo ristoro dopo la Ps2 è stato per molti rider troppo esiguo. Gli ultimi partenti non hanno trovato neanche dell’acqua ad aspettarli, una volta arrivati in cima alle colline prima di affrontare le ultime speciali. Un secondo ristoro dopo la Ps5 sarebbe stato decisamente gradito.

foto di un furgone carico di mtb alla superenduro massa marittima

Le risalite furgonate: quando è il caso di limitarle?

Prove meccanizzate nei giorni precedenti

È la polemica che da sempre si solleva in Italia, il fatto di provare incessantemente i tracciati nei giorni precedenti alla gara usando mezzi meccanici .

Questa volta ci hanno anche riportato il fatto che alcuni autisti addirittura sembrava che gareggiassero con i furgoni, le jeep e i pick up sulle strade sterrate che portano ai sentieri, mettendo a repentaglio l’incolumità dei ciclisti che provavano pedalando e danneggiando le strade stesse.

Molti stranieri si sono stupiti di questo tra cui dei ragazzi francesi, visto che all’estero non è usanza “furgonare” le prove speciali prima delle gare di enduro.

Commento finale

Chicche battono Pecche 6-2.

La gara di Massa Marittima che rientra nel circuito Superenduro 2016 è promossa. L’attesa e il vuoto che un anno di “digiuno” dal Superenduro hanno creato sono stati ampiamente ripagati, resta da risolvere il problema delle prove meccanizzate prima della gara, di cui molti si sono lamentati.

Voto complessivo: 8

Ecco il video della gara realizzato dallo staff Superenduro:

Le prossime tappe:

8 maggio – Varazze (SV)

26 giugno – Canazei (TN)

31 luglio – Santa Caterina Valfurva (SO)

Per le classifiche e maggiori informazioni visita il sito superenduromtb.com

A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!