Scarpe: Five Ten // Maltese Falcon Race
Estetica6
Comfort7
Chiusura8.5
Grip/Suola9.5
Impermeabilità9.6
Qualità materiali8
Prezzo
  • 130€
8.1Il nostro voto
Ulteriori informazioniPeso rilevato 458 g // Taglia 43

Long term test di queste nuove Maltese Falcon Race di Five Ten, un modello che si vede ai piedi di molti pro enduro e anche dh. Grip e impermeabilità le qualità migliori… ma non solo

La casa americana nata come produttrice di scarpe da arrampicata ha letteralmente cambiato la vita di moltissimi rider, il passaggio da scarpe normali a un paio di Five Ten sancisce di diritto l’ingresso nel mondo gravity. Tre modelli dotati di predisposizione per tacchette definiti All Mountain Clipless e quattro Gravity Clipless, oltre a decine di modelli per flat, ce n’è per tutti i gusti. Le Maltese Falcon Race, come rigidità e leggerezza si posizionano a metà tra le Falcon e le nuovissime Kestrel.

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Come sono fatte

La cosa che salta più all’occhio è la forma, le Maltese Falcon Race sono strette e affusolate rispetto ai classici modelli Five Ten del passato, i quali erano a volte troppo ingombranti sui pedali anche se eccellenti come grip e protezione agli urti. Il look può piacere o no, ma buona notizia è che le due caratteristiche sopraccitate sono ancora presenti, coadiuvate da un nuovo rivestimento impermeabile sulla punta della scarpa e i due strap in velcro, che nell’insieme creano protezione e impermeabilità. Tutta la parte inferiore della scarpa è trattata con un rivestimento impermeabile che asciuga velocemente e la suola è in gomma Stealth S1, garanzia di grip in ogni condizione, assorbimento degli urti e più resistenza all’abrasione rispetto agli altri compound di gomma Five Ten. La parte posteriore è dotata di un rivestimento in materiale plastico che funge sia da sostegno per il piede sia da protezione. Per quanto riguarda le tacchette, basta rimuovere il pad in gomma che ricopre la loro sede ed il gioco è fatto, lo spazio è ampio così come la possibilità di regolare la posizione delle tacchette stesse.

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Passo San Marco, BG: per arrivare in cima a questo trail abbiamo camminato su rocce smosse ed erba: il grip della suola Stealth è stato davvero di aiuto

Come vanno

Utilizzate da quasi otto mesi sono state messe alla prova nelle situazioni più disparate, dal fango estremo della Spagna e di alcune gare enduro e downhill al portage e le “scalate su roccia” di diversi giri epici sulle Alpi. All’inizio hanno solo avuto bisogno di un breve periodo di rodaggio, sia per quanto riguarda l’aggancio sia per il comfort, dopodiché nessun problema. Per dovere di cronaca: sono state usate senza troppi riguardi proprio per mettere alla prova la robustezza e la resistenza all’uso per il quale sono state concepite.

Una caratteristica su tutte: l’impermeabilità. Il rivestimento, il velcro e i materiali utilizzati creano una scarpa molto resistente a fango e acqua. Per raggiungere il top ed evitare infiltrazioni dopo lunghi periodi sotto la pioggia la linguetta in velcro avrebbe dovuto essere intera, ma si sarebbe persa la seconda caratteristica che ho trovato assai interessante: un’allacciatura customizzabile. Sì, perché oltre a contenere e fermare le stringhe e riparare dal fango, le due linguette in velcro permettono di stringere o allentare la calzata praticamente “al volo”, anche pedalando, cosa particolarmente utile in gara, dove nei trasferimenti in salita preferisco una scarpa più larga mentre in discesa ho bisogno che il piede sia ben fermo. A questo riguardo, il livello di rigidità della suola non è certo alla pari di quello di scarpe da xc ma tuttavia il trasferimento di potenza sui pedali è buono, sicuramente ne trae vantaggio il comfort in camminata e in tutti gli ambiti dove non siamo agganciati ai pedali: la Maltese è molto comoda.

Terza caratteristica, il grip della suola: anche appoggiando il piede sul pedale senza agganciare, magari in “un’emergenza” (cosa che comunque non faccio spesso), il piede non scivola e la sicurezza aumenta notevolmente. Stessa cosa in tutti quei frangenti dove si spinge la bici in salita, si cammina su rocce, radici, sassi… provare per credere! Avrei solo differenziato la scolpitura della suola sulla punta, aumentandola, per avere ancora più presa in situazioni estremamente scivolose.

A 460 grammi l’una si posizionano nella media come peso, chiaramente la suola Stealth fa la sua parte in questo, ma la sensazione ai piedi è quella di una scarpa leggera. Le ho testate con diversi tipi di pedali, dai classici Shimano XT ai Time Mx6 e Crank Brothers Candy e Mallet, e con nessun pedale ho riscontrato problemi se non un normale consumo della suola attorno all’area di aggancio con i pedali dotati di piattaforma come i Mallet DH e gli HT X1. L’unico inconveniente è nel rivestimento impermeabile della punta e dei fianchi che dopo un uso molto intenso sta dando segni di cedimento: sembra che il materiale si scolli dal tessuto sottostante, soprattutto sulla punta dove si creano molte pieghe, un particolare importante a mio avviso da rivedere.

Anche in ambito cross country le scarpe sono un buon compromesso tra rigidità e comfort

Anche in ambito cross country le scarpe sono un buon compromesso tra rigidità e comfort

Conclusioni

Le Five Ten Maltese Falcon sono un ottimo prodotto per chi cerca una scarpa da all mountain/enduro che garantisca un’ottima impermeabilità, un buon comfort e un grip eccezionale in tutte le situazioni. La qualità si paga, il prezzo è in linea con quello degli altri marchi; il peso si nasconde bene e la durata, visti gli abusi a cui è stata sottoposta è più che soddisfacente. Il look è forse l’unico tasto dolente ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine e quasi ci si affeziona… quindi, pollice su per queste Maltese Falcon!  

La chicca

Impermeabilità, grip, allacciatura

La pecca

Look poco “cool”, durata del rivestimento impermeabile migliorabile

A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!