Il test del casco e degli occhiali per mtb Salice
qualità e resistenza lente8.5
vestibilità8
stabilità8.5
aerazione7
features7.5
qualità/prezzo8
Prezzo
  • 69,00 €
7.9Il nostro voto

Abbiamo testato a lungo questa combo made in Salice, storico marchio del made in Italy: un casco ed un occhiale leggeri e aerodinamici, studiati per la mtb ma utili anche per la strada e l’uso quotidiano

In occasione della mia partecipazione all’Alta Via Stage Race 2014, ho iniziato il test didue dei prodotti di punta della gamma SALICE MTB: il casco Spin e gli occhiali 005, nella livrea bianco-tricolore. Messi severamente alla prova negli otto giorni di gara, si sono anche rivelati due compagni ideali anche tutti i giorni, sui trail e non solo… Scopriamo perché!

Occhiale Bike 005: com’è fatto

Top di gamma della collezione 2014-2015, l’occhiale Bike 005 è pensato per il ciclismo e la mtb, ma anche per il triathlon, il podismo e il beach volley. Le sue virtù risiedono nella leggerezza e nella sagomatura avvolgente. Il frame in Grilamid® garantisce resistenza all’urto e alle condizioni ambientali. Il nasello, regolabile, è realizzato in Megol®, uno speciale elastomero che unisce morbidezza e rigidità della forma; lo stesso materiale è utilizzato anche nei terminali delle aste antiscivolo.

L’occhiale è fornito in un pratico astuccio semirigido con due paia di lenti intercambiabili: un paio di trasparenti e un paio di Rainbow. Queste ultime, in policarbonato UV 400 antigraffio, sono pensate per ridurre i raggi riflessi della luce e aumentare le proprietà filtranti. Le lenti sono trattate con tecnologia IDRO che facilita lo scivolamento di acqua e polvere, assicurando pulizia della visuale.

Come va

Leggeri, avvolgenti, incredibilmente “sexy”!

Premettiamo subito una cosa: non mi sono mai piaciuti troppo gli occhiali per bici, trovandoli esteticamente poco consoni alla forma del mio viso. Ma questi Bike 005 mi hanno… stregato!

Belli e stilosi quasi quanto un paio di occhiali da sole trendy e alla moda, li si può indossare anche tutti i giorni… e poi, nella colorazione tricolore si fanno notare, eccome!

Passando agli aspetti più tecnici, ho potuto apprezzare la stabilità, merito del nasello morbido e ben regolabile e, soprattutto, di un frame disegnato per incollarsi letteralmente al viso (forse anche troppo per chi ha il viso largo).

Spettacolari le lenti Rainbow che si distinguono per un’estetica da paura e per una qualità davvero buona: il trattamento IDRO non è solo una sigla, ma funziona, anche nelle condizioni più difficili; molto buona la capacità di protezione dai raggi solari, polvere e detriti, grazie anche ad un corretto dimensionamento; notevole la resistenza al graffio, anche in seguito a cadute accidentali su rocce o terreni sabbiosi. Unico neo sta probabilmente nel fatto che, se usate su percorsi caratterizzati da tratti scoperti e assolati, alternati a trail in ombra nei boschi, le lenti rischiano di essere forse un po’ troppo scure, riducendo la visibilità in maniera percettibile e limitando quindi la possibilità di riconoscere a dovere tutte le insidie del terreno.

In questo caso dovrete necessariamente optare per quelle trasparenti in dotazione, meno stilose, ma comunque efficaci. La sostituzione, piuttosto pratica, richiederà solo qualche secondo del vostro tempo.

Buona l’aerazione grazie alle fessure poste in corrispondenza del frame, anche se queste non riducono completamente la possibilità di appannamento, specie durante le giornate molto umide e nebbiose.

Il prezzo, vista la qualità, è concorrenziale.

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In conclusione

Dalla passeggiata sul lungomare, alla partita a beach volley, all’oretta di running, fino all’enduro più estremo, con questo occhiale avrete a disposizione performanceleggerezza e, last but not least, stile… tutto made in Italy!

La chicca

Leggerissimo e avvolgente; lenti intercambiabili al top

La pecca

Sistema antiappannamento non sempre efficace

 

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A proposito dell'autore

Metà Indiana Jones, metà biker: Egittologo e Archeologo, Matteo nutre parallelamente una morbosa passione per mezzi a due ruote, come Ducatista e incallito praticante della MTB a 360 gradi, dall’XC al Gravity.