Abbiamo testato il Lazer Revolution, un caschetto mtb molto coprente sulla nuca dedicato all’enduro e all mountain. È dotato di 23 prese d’aria, visiera regolabile con spazio per la maschera, protezioni per le orecchie rimovibili e mentoniera opzionale.

Lazer è un’azienda con sede in Belgio fondata nel 1919. Il brand produce caschi da strada come il Lazer Z1 da noi testato, caschi da sci, ma anche occhiali e maschere con una linea davvero completa, dai colori e dalle linee accattivanti.

Le novità più recenti sono i caschi da all mountain, enduro e downhill con soluzioni tecniche degne di nota, come quelle che ora vedremo del Revolution.

Vi ricordiamo la nostra guida su come scegliere il casco mtb adatto per capire quale prodotto sia il più indicato per il vostro stile di guida.

foto del casco lazer revolution

Caschetto mtb Lazer Revolution, caratteristiche tecniche e prezzo

Il Lazer Revolution con le sue forme squadrate non passa certo inosservato. Rappresenta, rispetto alla media dei caschetti mtb, un prodotto più “trasversale” e utilizzabile in diversi contesti, grazie alle sue caratteristiche e al suo essere personalizzabile sia negli elementi sia nei colori.

Il Revolution è disponibile in 7 colori e 3 taglie (Small 52-56 cm, Medium 55-59 cm e Large 58-61 cm), anche in versione con sistema MIPS come quello visto sullo Scott Vivo Plus.

Il peso della taglia M in test è di 428 grammi (senza paraorecchie), ben 68 grammi in più dei 360 dichiarati. I coperchietti pesano 75 grammi.

Il prezzo del Lazer Revolution è di 159,95 euro il modello normale e 194,95 euro il MIPS.

La versione full face Revolution FF con mentoniera costa 230 euro.

La cosa interessante della mentoniera sul Revolution FF è che sia avvitata al casco con ben 6 viti in metallo, diversamente da quanto visto ad esempio nel test del Bell Super 2R con mentoniera amovibile. Al momento non è disponibile il prezzo della sola mentoniera.

foto delle prese d'aria del caschetto mtb lazer revolution

Con la visiera alzata, le ampie prese d’aria del Lazer Revolution sono molto efficaci nel garantire ventilazione frontale.

Costruzione e dettagli

La calotta è in EPS prodotta con il sistema In-Mold e utilizza una tecnologia brevettata, chiamata Rigidity Brace System (RBS), che fornisce più resistenza in caso di impatti multipli grazie a una struttura di rinforzo interno che, in caso l’EPS si spezzi, mantiene le parti attaccate tra loro aumentando la sicurezza.

Nella parte superiore del Lazer Revolution è presente un attacco per una action camera o una torcia, regolabile su due posizioni e dotato del sistema SMS (Safety Mounting System), studiato per non provocare danni al rider in caso di caduta.

foto dell'interno del casschetto mtb lazer revolution

Le imbottiture sono spesse e il sistema di ritenzione ATS è regolabile, oltre che con la rotella per la circonferenza, anche in altezza.

Le imbottiture interne sono in X-Static, un materiale traspirante, antibatterico e lavabile.
La visiera è regolabile su cinque posizioni, partendo da una molto bassa per proteggere dal sole o dai rami a una alta abbastanza da poter ospitare la maschera nei momenti in cui non la si usa o in salita, per i biker che la utilizzino.

Il cinturino presenta una chiusura classica a clip, come vedremo con tutti i suoi pro e contro, mentre il sistema di ritenzione posteriore ATS è regolabile sia in altezza che in larghezza con la classica rotellina, chiamata Advanced Turnfit System.

Le protezioni per le orecchie sono costituite da due coperchi in plastica dotati di una sottile imbottitura e una griglia rotonda forata, asportabile. Si applicano a pressione tramite tre perni ciascuno e sono facilmente smontabili in pochi secondi.

foto degli accessori del casco mtb lazer revolution

I paraorecchie smontati e le due mezze lune che coprono i buchi per installarli. A destra il supporto per action cam.

Per quanto riguarda le certificazioni, il Revolution ha ottenuto la CPSC 1203, la CE EN 1078 e la AS NZ 2063:2008, per cui può essere commercializzato in tutto il mondo.

Casco Lazer Revolution in prova

La prima sensazione appena si calza il Lazer Revolution è di avvolgimento: il sistema di ritenzione ATS è davvero molto valido, si regola comodamente anche con guanti invernali e il casco resta fisso senza dare alcun fastidio, anche durante i tratti più dissestati in discesa con una action cam montata. La taglia M calza perfettamente sulla mia testa, ho una circonferenza di 56 cm.

Mi sono piaciuti i dettagli come le scritte Lazer e il sistema di chiusura in plastica cromata e il fatto di poter personalizzare i coperchietti per le orecchie, togliendo o meno il dischetto interno (che è disponibile in after market anche in diversi colori, come la visiera).

Il Revolution nasconde molto bene il peso di 428 grammi: le varie tecnologie all’interno del casco e lo spessore stesso del guscio in EPS chiaramente influiscono sul peso finale. Non essendo un prodotto nato per l’xc si accetta volentieri qualche grammo in più in cambio di maggior sicurezza.

Il look è avveniristico e aggressivo, con spigoli vivi alternati a semicerchi: da segnalare che l’elemento a punta sopra alla fronte entra leggermente nella visione periferica del biker: tuttavia ciò non ha mai interferito con la concentrazione sui trail e sulla guida.

Le 23 prese d’aria fanno il loro dovere, il test si è svolto da fine estate alle prime nevicate dell’inverno, così ho potuto constatare sia l’ottima ventilazione in versione “normale” nei giorni più caldi sia la protezione per le orecchie con i coperchietti installati in versione “jet” nelle pedalate sulla neve.

La zona posteriore del Lazer Revolution con il sistema di chiusura AST e visto di profilo con i paraorecchi installati.

La zona posteriore del Lazer Revolution (notare lo spessore della calotta in EPS, più di due dita sulla zona occipitale) con il sistema di chiusura AST e visto di profilo con i paraorecchi installati.

Un appunto sui paraorecchi: se si viaggia a velocità sostenute, frontalmente la sottile imbottitura lascia passare l’aria, perché non rimane a contatto con l’orecchio. Sono più efficaci in caso di vento laterale. Di contro non isolano quasi per nulla i suoni e questo è un elemento importante anche per la sicurezza in sella.

A mio avviso queste protezioni aggiuntive possono essere utilizzate come una sorta di “prolunga” del casco e, a dispetto magari del look un po’ diverso dal solito, proteggono dagli urti e dai rami la delicata zona dell’orecchio.

La visiera regolabile è molto comoda. Sotto di essa, se la si solleva completamente, può essere alloggiata la maschera, il cui elastico viene tenuto bene in sede grazie allo scasso posteriore della calotta, in modo del tutto simile al casco Met Roam testato di recente. L’operazione può essere svolta anche con una mano sola mentre si guida, molto comodo.

foto di claudio riotti durante il test del casco lazer revolution

Durante i test ho anche montato una action cam per valutare la stabilità del Lazer Revolution, davvero molto buona.

L’attacco della action cam è perfetto, in più è regolabile su due posizioni e si ha inoltre la sicurezza di avere sulla testa un dispositivo studiato per staccarsi e non provocare danni in caso di caduta: un elemento che molti caschi più blasonati non hanno, davvero ben fatto.

La pecca del Lazer Revolution a mio avviso è l’allacciatura: la clip del cinghietto sottogola tende ad allentarsi, così come la clip delle fibbiette a Y sotto le orecchie (problema che purtroppo ho riscontrato in moltissimi caschetti da mtb). Ho dovuto aggiungere un elastico a tutte e tre le clip per far sì che restino al loro posto uscita dopo uscita.

foto delle  sei varianti di colore oltre a quella nera in test del caschetto mtb Lazer Revolution

Le sei varianti di colore oltre a quella nera in test del caschetto mtb Lazer Revolution.

Conclusioni

Con le opzioni delle protezioni per le orecchie e la mentoniera, Lazer ha fatto centro nel proporre un caschetto mtb dedicato all’enduro. Comodo, stabile, ben ventilato, il Revolution risulta adattabile a diverse tipologie di riding.

L’attacco per la action cam è un plus, e anche se il peso è superiore alla media il rapporto qualità prezzo resta vantaggioso se si tengono conto di tutte le caratteristiche elencate, come quella della visiera regolabile.

Inoltre il Revolution è disponibile in ben sette colori. Se il look vi piace, non resta che recarsi in un rivenditore Lazer per provarlo. A riguardo, vi ricordiamo il nostro tutorial “come scegliere le protezioni mtb“, una guida utile in un mondo di prodotti che diventa sempre più specializzato.

Cosa ci è piaciuto:

  • La stabilità
  • La visiera regolabile
  • L’attacco della action cam

Cosa non ci ha convinto:

  • La qualità delle clip del cinghietto sottogola
Test casco mtb Lazer Revolution, 23 prese d'aria e protezioni per orecchie
Comfort8
Ventilazione8.5
Sicurezza8.5
Estetica8
Accessori9
Prezzo
  • 159,95 €
8.4Il nostro voto
Voti lettori: (1 Vota)
8.0

A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!