Cannondale // Jekyll 27,5" 2015
Costruzione
Allestimento
Appoggi
Salita
Discesa
Scatto/Rilancio
4.9Il nostro voto
Voti lettori: (58 Voti)
Prezzo6.799 €

Questa Jekyll, più che la trasformazione maligna su due ruote del famoso dottore londinese, sa essere “mostruosa” e dannatamente efficace in entrambe le sue forme

Il 2015 è già qui in casa Cannondale e la portacolori del mondo enduro per il marchio Californiano, vincitrice dell’Enduro World Series 2013, cresce fino a 27 pollici e mezzo. La stretta collaborazione nello sviluppo con Jerome Clementz ha portato all’introduzione di svariate novità, amalgamate ad hoc per unire prestazioni e versatilità in quella che promette essere l’arma da gara definitiva.

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Il modello gentilmente concessomi da Cannondale Italia è il top di gamma, Carbon Pro Team. Questo allestimento si propone come “race ready”, cioè pronto ad essere utilizzato in gara senza cambiare nessun componente.
Tutti ne parlano incuriositi e tutti sono divisi. O ti conquista al primo sguardo, o non ti piace. Personalmente, mi fa impazzire!

La forcella Lefty contraddistingue ormai il marchio californiano da diversi anni e con il lancio della SuperMax da 160mm di escursione Cannondale sbarca anche nell’enduro. La configurazione monostelo doppiapiastra con fodero in carbonio resta la novità più visibile nella Jekyll oltre alle ruote da 27.5″.

L’elemento elastico è l’aria e le regolazioni esterne disponibili sono la compressione ed il ritorno, modificabili andando a ruotare le ghiere sulla testa dello stelo. Premendole, invece, andremo ad agire sul Lockout della forcella. Devo dire che a prima vista non mi è sembrato comodissimo, soprattutto a confronto del più intuitivo comando al manubrio dell’ammortizzatore.

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Il telaio full carbon presenta ora una diversificazione dell’altezza del tubo sterzo a seconda della taglia. Il cuore pulsante rimane invece l’ammortizzatore Fox Dyad Rt2, aggiornato nell’idraulica, che regala due modalità di settaggio, Flow ed Elevate, modificando anche le geometrie del telaio grazie ad un semplice click sul comando del manubrio. La trasmissione è mista, composta da guarnitura Hollowgram Cannondale, catena, cassetta e cambio SRAM XX1 e comando SRAM X01.

I freni sono i Magura MT06 con rotori da 180 mm, mentre per i cerchi troviamo i WTB Team Issue 123 tubeless ready, per i mozzi all’anteriore Cannondale Lefty SM e posteriore Dt Swiss 350. Completano il montaggio delle ruote le gomme Schwalbe Hans Dampf da 2,35″. Per il manubrio, Cannondale si affida ad un Gravity Carbon, e sempre Gravity l’attacco manubrio Gravity Light. Nella zona seduta, oltre alla sella WTB Silverado Team Volt, il montaggio prevede il collaudatissimo Rock Shox Reverb da 150mm di escursione con l’ormai indispensabile comando idraulico al manubrio.

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First Things

La prima cosa che ci si chiede è come settare il reparto sospensioni. Non essendo né la forcella né l’ammortizzatore convenzionali, le pressioni e le modalità di settaggio sono diverse da quelle che troveremmo su prodotti “standard”. Sulla forcella purtroppo non è presente (nella bici test) il classico adesivo con la tabella di pressioni/pesi. Imposto una pressione standard iniziale e dopo alcune prove raggiungo il SAG che ritengo adatto alla mia guida.

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Per l’ammortizzatore la situazione è diversa. Il Fox Dyad Rt2 oltre ad essere diviso in due parti distinte che lavorano separate per avere le due escursioni (90 o 160), presenta anche due camere e quindi due valvole per gonfiarlo, quella positiva e quella negativa. Di lato, il pratico adesivo riporta la tabella con indicate pressioni e pesi, ma ci sono un paio di regole da ricordarsi assolutamente quando si va a modificare i parametri nelle due camere.

In fase di gonfiaggio andremo prima ad agire sulla camera positiva, mentre nella fase di sgonfiaggio agiremo prima sulla negativa. Il non seguire questa regola porta il pistone interno in stack-down con conseguente revisione forzata.

Bisogna quindi mantenere un buon livello d’attenzione in queste fasi. Le pressioni indicate sul lato dell’ammortizzatore sembrano comunque corrette ed allineate ai pesi reali indicati ed è quindi semplice trovare il proprio setting ideale.