Test MET Echo, il casco all mountain a prezzo accessibile Claudio Riotti 23 Novembre 2018 Test Abbiamo messo alla prova il casco da mtb Echo, la proposta di fascia media dell’azienda italiana MET. Dopo l’uscita del casco di alta gamma MET Roam che abbiamo testato arriva l’Echo, da cui riprende un po’ l’estetica e anche parte delle caratteristiche am con un prezzo decisamente competitivo: 60 euro. L’Echo è pensato per un uso all mountain ed enduro e la sua struttura creata con il procedimento in-mould avvolge perfettamente la parte posteriore della testa: è formata da un robusta scocca esterna in poliuretano e uno strato interno di EPS (polistirene espanso) uniti nello stesso stampo a formare un unico pezzo. Il MET Echo ha una calzata confortevole e stabile. L’imbottitura è anallergica e lavabile e le piccole fenditure nella parte anteriore calotta sono pensate per limitare la condensa sugli occhiali o sulla maschera. Il sistema di regolazione occipitale Safe-T Mid system permette di adattare il casco alla testa in modo ottimale. La visiera non è regolabile come inclinazione ma è flessibile e progettata per staccarsi i caso di urto. Volendo la si può asportare facilmente. Vediamo le caratteristiche e come si è comportato nel test. Il look è molto simile al MET Roam con cui condivide alcune caratteristiche. Casco MET Echo, caratteristiche tecniche Certificazione: CPSC 1203, AS/NZS 2063, EN 1078 Fibbia di chiusura: clip Fori di ventilazione: 14 Garanzia: 2 anni Sistema di regolazione: Safe-T Mid Imbottiture anallergiche e lavabili Dettagli riflettenti posteriori Sette colori Optional: luce posteriore USB DUO Light, prezzo 9 euro, peso 5 g Peso dichiarato: 280 g, verificati 285 g (S/M, 52-57 cm), 300 g (M/L, 57-60 cm) Prezzo: 60 euro La luce posteriore a Led è semplice e pratica. Test casco mtb MET Echo: sul campo Abbiamo messo alla prova il casco MET Echo in taglia S/M sui nostri trail abituali durante un autunno molto estivo, fino alle prime piogge e il calo di temperature dell’inverno. Come abbiamo scritto nel tutorial “scegliere il casco mtb adatto“, la scelta della taglia è fondamentale: abbiate cura di provare il casco prima dell’acquisto, anche per valutare se la forma di adatti veramente alla vostra testa. In questo caso, per chi abbia una circonferenza del capo da 56/57 cm in su consigliamo la taglia M/L. Le imbottiture sono staccabili e lavabili, peccato manchi una rete di protezione come nel Roam. Indossato, l’Echo veste bene e dona una sensazione di protezione ma al tempo stesso di leggerezza. Le finiture sono buone e molti dettagli presenti di solito si trovano su caschi di gamma più alta, come la linea in rilievo posteriore che permette all’elastico della maschera di restare in sede, i canali di ventilazione ampi e i pin di fissaggio della visiera che sono a scomparsa. Parlando di ventilazione, le 14 prese d’aria fanno egregiamente il loro dovere su fronte, parte superiore della testa e nuca. Forse una presa d’aria sulle tempie potrebbe aiutare ancora di più nelle giornate molto calde ma la canalizzazione dell’aria è buona ed efficiente. Dall’alto si notano le numerose prese d’aria del MET Echo. Le imbottiture sono confortevoli, asciugano rapidamente e il pad imbottito della zona frontale è compatibile con l’accessorio Dualgel Front Pad di MET. Per esperienze personali trovo ottima la presenza di una rete anti insetti che non faccia entrare detriti e altro, peccato sia presente solo sul fratello maggiore MET Roam. Il sistema di chiusura Safe-T Mid è più semplice di quello del Roam ma si è rivelato altrettanto affidabile durante il test e semplice da utilizzare. Il casco resta stabile e in posizione anche durante le sessioni più dissestate, anche se non c’è la possibilità di regolarlo in altezza nella regione occipitale. La luce posteriore DUO Light si applica al sistema di ritenzione con rotella, molto pratico. I laccetti di chiusura a Y sono gli stessi del Roam così come la clip sottogola, semplice ma robusta. A mio avviso un upgrade per entrambi i modelli potrebbe essere l’allacciatura con clip magnetica Fidlock che sempre più produttori stanno adottando, molto comoda e sicura, presente per esempio sul MET Corso. La luce optional DUO Light è simile a quella del casco urban MET Corso ma più piccola e asportabile, comoda da lasciare sul casco specialmente quando le giornate si accorciano e si rientra con il buio o si passa in una galleria. MET è sempre attenta alla sicurezza dei biker: luce e fascia catarifrangente. Conclusioni Quando bisogna scegliere le protezioni per l’uso in mountain bike spesso è facile perdersi nel mare di modelli e opzioni. Ma qui, se siete alla ricerca di un caschetto da mountain bike leggero, confortevole ed economico, con caratteristiche simili a quelle di prodotti di alta gamma, l’Echo di MET è quello che fa per voi. Si tratta di un caschetto valido, ben realizzato e proposto a un prezzo competitivo. Cosa ci è piaciuto: La leggerezza, comodità e stabilità La luce posteriore integrata Cosa non ci ha convinto: Con una rete di protezione per gli insetti sarebbe perfetto Test MET Echo, il casco all mountain a prezzo accessibile Comfort7.5 ventilazione7 sicurezza7 estetica7.5 accessori7.5 peso9Infowww.met-helmets.comPrezzo60 €7.6Il nostro votoVoti lettori: (5 Voti)9.5