Oggi se avete fame di novità, nella padella della nuova rubrica di Bicilive “in cottura” troviamo dei succulenti prodotti Deuter. Li abbiamo provati e qui trovate le nostre impressioni, con la riserva di aggiornare l’articolo se col tempo e l’utilizzo le cose dovessero cambiare.

L’azienda tedesca, nel suo vastissimo catalogo, offre prodotti per la montagna, la vita di tutti i giorni e ovviamente per il ciclismo sempre pensati per essere funzionali, duraturi e sicuri per chi li indossa.

 

Deuter viene fondata nel 1868 e inizia la sua attività realizzando borse e sacche per il sistema postale tedesco, oltre che tende e zaini per le forze armate. La passione per la montagna e la vita all’aria aperta fanno sì che ben presto Deuter si specializzi nella realizzazione di zaini da alpinismo: nel 1968 arrivano sul mercato i primi prodotti in nylon, materiale che diventerà di riferimento in questo ambito ma bisogna aspettare il 1990 per vedere la creazione del primo zaino dedicato alla bicicletta.

Ricordiamo gli anni importanti che segnano l’attività dei prodotti da ciclismo Deuter e non solo:

1990  – viene prodotto il primo zaino da ciclismo, studiato da Andi Heckmair che dopo un giro di 315 km durato ben 4 giorni, si rende conto che nella offerta dei sui prodotti ne mancava uno dedicato. Nasce il modello Alpencross BIKE 1 presentato con lo schienale Airstripes.

2005  – viene introdotta la protezione dorsale. Deuter, grazie al sistema SHIELD, offre un nuovo concetto di zaino con protezione integrata e testata TÜV/GS per offrire maggiore sicurezza ai ciclisti e agli atleti invernali. Il modello Attack tuttora presente con le rivisitazioni subìte in quasi 20 anni di attività e oggi anche sulle spalle di BiciLive, viene premiato con il premio Eurobike Award Gold Innovation.

2016 – Attack, prodotto di punta di Deuter per gli zaini ciclismo con protezione dorsale, viene equipaggiato con la più leggera e moderna protezione SAS-Tec, presenta svariate novità tra cui un nuovo attacco per il casco, una tasca laterale specifica per lo smartphone e risulta concepito come sistema di trasporto orientato alla discesa.

Dopo questa breve ma doverosa introduzione, vi segnaliamo quanto da noi scelto e oggetto di attuale test: non potevano mancare gli zaini Attack da 16 e 20 litri, i marsupi Pulse Pro da 5 litri e le utili borse sportive da trasporto attrezzatura Aviant Pro da 60 e 90 litri.

L’Attack 16 L a sinistra e l’Attack 20 L a destra.

 

Zaini Attack

Attack è sicuramente lo zaino Deuter più iconico della gamma bike. É presente in 5 varianti di cui una dedicata alle donne e una ai ragazzi.
L’Attack 18 SL è concepito considerando la fisionomia del corpo femminile e offre 18 litri di spazio, mentre la versione pensata per i rider più piccoli di età, l’Attack 8 JR, possiede una capienza di 8 litri.
Le altre versioni sono proposte in tre capacità di spazio: 16, 20 e 22 litri.
I prezzi variano da 220 euro a 260 euro e le colorazioni proposte per i diversi modelli sono molteplici, per accontentare tutti (o quasi) i gusti estetici.
Quello che accomuna le cinque versioni è la sicurezza offerta dallo schienale integrato e rimovibile in materiale SAS-TEC certificato TÜV/GS (protezione individuale 89/686EWG e norma europea EN 1621-1).
Materiali scelti e cura costruttiva sono tipici di un prodotto “high end”, con soluzioni di carico leggermente differenti tra i vari modelli a seconda delle dimensioni.

Attenzione è posta anche al rispetto dell’ambiente, infatti Deuter non utilizza PFAS, sostanze chimiche che nuocciono alla salute e all’ambiente. Per il trattamento di idrorepellente, Deuter sceglie l’impregnazione alternativa DWR (Durable Water Repellency).

Tra le caratteristiche principali segnaliamo la presenza della copertura zaino per la pioggia (rain cover), un anello in tessuto porta occhiali collocato sullo spallaccio sinistro, la fascia lombare è regolabile tramite due cinghie (che si afferrano con le mani tirando in avanti) e presenta due comodi taschini provvisti di cerniera.

Tasche non ne mancano, troviamo infatti una tasca sul lato destro dedicata allo smartphone, una o due tasche laterali in tessuto elastico utili per borraccia o indumenti non ingombranti, una tasca con fodera antigraffio per occhiali e una tasca dedicata al trasporto degli attrezzi organizzata con scomparti in rete.
Tutti i cursori delle cerniere sono provvisti di loop necessari per aprire le varie tasche anche con i guanti.
L’Attack è compatibile con una sacca idrica fino a 3 litri, sono poi presenti sistemi esterni per il trasporto del casco, delle protezioni e il Carrying Guard System per portare saldamente la bici sulle spalle.

La schiena del rider rimane abbastanza areata grazie al Sistema Deuter Contact.
Infine, il fondo dello zaino è realizzato in materiale impermeabile.

 

Le impressioni di Matteo Cevenini

Sto utilizzando questo zaino nella versione 16 litri in colore Atlantic-desert (sono presenti tre varianti di colore per questo modello) ormai da diversi mesi.

Maneggiando il prodotto il feeling iniziale è quello di un prodotto curato e di qualità.
Trovo molto pratiche e intuitive le regolazioni principali in vita e sugli spallacci: le varie cinghie scorrono bene tra le fibbie in plastica e non perdono la tensione.

La prima volta che l’ho indossato, prima di salire in sella, mi sembrava fin troppo avvolgente (complice anche una pettorina protettiva che utilizzo anche con altri zaini provvisti di protezione), ma la sorpresa è arrivata non appena salito in sella e iniziato il giro, tra l’altro di circa 5 ore con quota massima 1.900 m e arrivo a 400 m.
Si è rivelato stabile nonostante il carico quasi completo, compresi 3 litri di acqua nella sua sacca idrica dedicata (Deuter/Source Streamer).

L’Attack 16L risulta comodo sulla schiena anche dopo diverse ore di utilizzo. Le tasche laterali sulla fascia lombare e la tasca porta smartphone sono facilmente accessibili anche a zaino indossato.
Lo schema delle tasche principali è quello ormai in uso negli zaini da MTB, quindi mi sono trovato subito bene nel collocare l’attrezzatura, specialmente attrezzi e piccoli ricambi, che porto sempre con me.

Accessori come rain cover e lacci o occhielli porta attrezzatura da appendere allo zaino in maniera sicura non mancano e una caratteristica che mi ha convinto è il materiale impermeabile (quasi gommoso) utilizzato per il fondo dello zaino. Questa zona infatti è la più esposta al fango portato dalla ruota posteriore o semplicemente preserva lo zaino da umidità o sporco quando lo si appoggia per terra sui trail.

Cuciture e cerniere sono ben realizzate, sembrano robuste da far presagire che l’investimento iniziale duri nel tempo.
Sicuramente continuerò a utilizzare il mio Attack 16 L che ben si colloca nella “flotta” degli zaini in mio possesso.

Specifiche

  • Peso: 1.420 g
  • Volume: 16 litri
  • Dimensioni in cm: 50 / 28 / 16 (L x l x P)
  • Carico raccomandato: 2 – 6 kg
  • Lunghezza della schiena: 44 – 54 cm
  • Altezza del rider: 170 – 195 cm
  • Prezzo: 240 euro

La comodissima tasca “nascosta” per il telefono è presente su entrambi i modelli.

Impressioni Claudio Riotti

Per le mie esigenze ho scelto la versione 20 litri nel colore “khaki-turmeric”, leggermente più capiente della 16 L, ed è ottima per trasportare tutta l’attrezzatura per un giro da una giornata intera anche in inverno, quindi con cambio di intimo compreso e giacca pesante di emergenza.

Condivido le sensazioni di Matteo, si tratta di un prodotto di qualità che presenta ottime finiture e tutto ciò che serve al biker. Nell’utilizzo, se lo si carica in maniera intelligente con gli oggetti più pesanti sul fondo dello zaino e vicino alla schiena, risulta stabile in ogni condizione di riding. L’ho trovato pratico da indossare e togliere e abbastanza areato sulla schiena.

Anche a pieno carico riesce a distribuire il peso in modo da risultare più leggero, a patto che si regolino alla perfezione gli spallacci e le cinture lombari e toracica. Un appunto sulle cinghiette di regolazione presenti sugli spallacci: ci sarebbe piaciuto trovare degli elastici o anelli in velcro che permettano di accorciare e fissare la parte eccedente.

Molto pratica la rain cover, la tasca posteriore “nascosta” per lo smartphone (dovrebbero averla tutti gli zaini!), la possibilità di trasportare un casco integrale e le protezioni e le fibbiette per il tubo della sacca idrica dotate di velcro.

Specifiche

  • Peso: 1.550 grammi
  • Volume: 20 litri
  • Dimensioni: 50 / 28 / 20 (L x l x P)
  • Carico raccomandato: 2 – 6 kg
  • Lunghezza della schiena: 44 – 54 cm
  • Altezza del rider: 170 – 195 cm
  • Prezzo: 250 euro

Marsupio Pulse Pro 5

Questo marsupio si posiziona tra i prodotti bike come uno tra i più capienti, infatti offre 5 litri di spazio interno e viene offerto in due colorazioni al prezzo di 110 euro.

É composto da due scomparti principali accessibili tramite cerniera con cursore unico. Nella tasca principale più grande è presente un divisorio per alloggiare una sacca idrica con capienza di 1,5 litri, venduta a parte.

La tasca esterna invece presenta due reti elastiche per organizzare piccoli oggetti, un laccio con moschettone e una tasca piatta con cerniera sulla patella nella quale è riposta la rete aggiuntiva per assicurare il carico all’esterno (es. protezioni, giacchetta, indumenti non troppo voluminosi).

La fascia lombare, della lunghezza di 95 cm, può essere facilmente regolata tirando in avanti le due cinghie e allargata sollevando le due fibbie plastiche di scorrimento laterale. La fascia lombare si assicura inizialmente su stessa con del velcro e la sua chiusura è affidata a una fibbia plastica di medie dimensioni che scatta in maniera decisa.

Internamente, la parte che aderisce alla schiena è realizzata con del materiale areato chiamato Air Space Mesh, per permettere alla schiena di non sudare eccessivamente.

Lateralmente sono presenti due grandi tasche in materiale elasticizzato a rete con cordini anch’essi elastici per assicurare le sporgenze di carico come una borraccia (anche da 0,75 l). La tasca destra è provvista anche di una cerniera per alloggiare un telefono o oggetti di piccole dimensioni (barrette, chiavi, multitool).
Deuter, nella scelta dei materiali in PET riciclato al 100% e nella costruzione, pone molta attenzione all’ambiente così da escludere l’impiego di PFAS, per fare sì che questo prodotto sia “offset CO2”, Bluesign e certificato Grüner Knopf (un’etichetta di certificazione governativa per tessuti responsabili).

Impressioni Matteo Cevenini

Posseggo diversi marsupi e la mia fisicità non “asciutta al 100%” fa sì che questo accessorio non sempre sia una scelta facile per me.
Mi spiego meglio: prediligo un prodotto stabile, che non si muova e non scenda nel riding e negli anni ho fatto fatica a trovare il prodotto giusto. Purtroppo il marsupio Pulse Pro 5 non incontra completamente le mie esigenze.

Probabilmente le sue generose dimensioni non aiutano, soprattutto a pieno carico e con la presenza di una borraccia.
Durante il primo utilizzo in bike park, con gli stessi oggetti che sono solito portare con me in un prodotto di altro brand, ho trovato il Pulse Pro 5 decisamente scomodo e poco stabile.

Ho dovuto rimodulare la disposizione del carico, rinunciare a portare qualcosa e per guadagnare stabilità ho dovuto serrare di più, a discapito della comodità, la fascia lombare.
Questi accorgimenti hanno aiutato, ma i troppi compromessi fanno sì che non sia il mio preferito in un utilizzo in bike park.

Ho continuato a usarlo nei giri più pedalati dove, con qualche accorgimento ulteriore, sono riuscito a migliorare il confort generale.
Non mi convincono però alcuni aspetti: le cerniere con unico cursore, che non permettono l’apertura in due direzioni e quindi costringono a utilizzare sempre una mano; l’eccessiva lunghezza della fascia lombare, la cui eccedenza intralcia in quanto non riesce a stare mai al suo posto; la tasca dedicata allo smartphone, troppo piccola per le dimensioni dei device moderni.

Ho scelto la versione di colore Atlantic-Desert e trovo che questo marsupio sia bello esteticamente e anche nelle finiture in generale: peccato che, per quel che riguarda il mio fisico, non sia altrettanto comodo in termini di vestibilità.

Specifiche

Peso: 530 g
Volume: 5 litri
Dimensioni in cm: 20 / 33 / 13 (A / L / P)
Prezzo: 110 euro

Impressioni Claudio Riotti

Ho utilizzato il marsupio Pulse Pro 5 per alcuni mesi. Sul mio fisico è risultato stabile e comodo a patto che non venga caricato troppo. Questo non è semplice perché sue dimensioni generose permettono di trasportare quasi gli stessi oggetti che si portano nello zaino ma poi il peso sulla zona lombare si sente e il comfort peggiora.

Non amo molto la sacca idrica nel marsupio e quindi l’ho utilizzato solo con la borraccia, che rimane stabile grazie all’elastico di sicurezza aggiuntivo. Condivido alcune osservazioni di Matteo: le zip con solo un cursore sono poco pratiche ma soprattutto la fascia lombare molto lunga è scomoda, servirebbe un sistema pre-tagliato così da eliminare la parte in eccedenza e non doverla aggiustare ogni volta che si si ferma.

Ottima invece l’idea della retina aggiuntiva per fissare sopra al marsupio le protezioni o una giacca.

Borsa sportiva Aviant Duffel Pro

Ogni rider, quando si sposta per raggiungere una località non vicina a casa caricando la bicicletta su un mezzo di trasporto a quattro ruote, ha l’esigenza di portare con sé tutta l’attrezzatura necessaria e naturalmente anche un cambio d’abito da poter indossare dopo diverse ore passate in sella.
Non sempre si pone attenzione a questo aspetto e si rischia di trovarsi con borsoni per così dire “di fortuna”: una volta rimane fuori il casco, l’altra le scarpe e così via.

Per questa ragione abbiamo voluto provare due borse di Deuter in due dimensioni differenti per capire se, oltre a poter riporre quanto desiderato, fossero anche pratiche nel poterle caricare e maneggiare dentro e fuori dall’auto/furgone.

Abbiamo scelto il modello borse sportive Aviant Duffel Pro nelle versioni da 60 e 90 litri proposte al prezzo di 135 e 150 euro, in tre varianti di colore: nera, gialla e verde “smeraldo”.

Costruita in poliestere anti abrasione e impermeabile da 600 denari, è dotata di un comparto principale accessibile tramite cerniera provvista di un punto fissaggio per il lucchetto.

L’abbigliamento riposto al suo interno può essere compresso grazie a due cinghie provviste di fibbie in plastica. Sempre nel vano principale troviamo un comodo scomparto a rete.
Esternamente vi sono tre tasche di cui due grandi laterali e una piatta per riporre oggetti più piccoli.

Gli spallacci estraibili.

La borsa può essere indossata come zaino grazie a due spallacci imbottiti estraibili (da una apposita tasca a scomparsa provvista di cerniera) che una volta incrociati e fissati tra loro, con apposito passante in velcro, diventano anche una maniglia per il trasporto a mano.
Su entrambi i lati corti della Aviant Duffel Pro troviamo due maniglie utili per maneggiare o caricare la borsa su e giù da un mezzo di trasporto.

Una volta non utilizzata, la borsa può essere ripiegata su se stessa in modo da chiuderla in una della due tasche laterali, così da occupare una spazio molto ridotto.

Anche questo prodotto è concepito nel rispetto dell’ambiente e certificato “Grüner Knopf” e bluesign®.

La Avant Duffel Pro 60 aperta e, sotto, la Avant Duffel Pro 90 ripiegata nella sua tasca.

 

Impressioni di Matteo Cevenini

Ho scelto di provare la Aviant Duffel Pro nella versione da 90 litri nel colore nero, proprio perché dovendomi spesso muovere con bicicletta o sul tetto o parzialmente smontata in auto, volevo una borsa che fosse “unica”.

Devo ammettere che lo spazio è ampio e ben organizzato, grazie alle tasche interne a rete e alle tasche laterali, tanto che sono riuscito a portare la mia attrezzatura da bike park (abbigliamento, marsupio, protezioni, scarpe, casco, maschera) e cambio abiti per una trasferta di tre giorni.
Tutto trova una collocazione precisa e anche le mie scarpe in taglia 44 non hanno problemi a essere riposte in una delle due tasche laterali.

Materiali e finiture danno tutta l’impressione di un prodotto duraturo che protegge bene quello che viene riposto al suo interno.
Facile da trasportare sulle spalle anche se piena o maneggiare durante le fasi di carico, un po’ meno comoda se utilizzata con gli spallacci incrociati come maniglia unica, un piccolo compromesso del tutto accettabile.
Altra caratteristica che trovo utile è la possibilità di compattarla in una delle due tasche laterali, dove ripongo le scarpe, così da occupare pochissimo spazio quando non la utilizzo.

Specifiche

Peso: 1.500 g
Volume: 90 litri
Dimensioni in cm: 34 / 80 / 40 (A / L / P)
Prezzo: 150 euro

All’interno troviamo le cinghie con clip per fissare o compattare gli oggetti trasportati.

Impressioni Claudio Riotti

Di una borsa da viaggio apprezzo la praticità, la capienza e l’impermeabilità. Queste tre caratteristiche si ritrovano nella Aviant Duffel Pro da 60 litri che utilizzo quasi quotidianamente (quando mi muovo con la macchina) sia per le uscite in bici che per quelle di trekking, altra mia grande passione.

È un prodotto di qualità e lo si vede nelle finiture, nel materiale impermeabile al 100%, nelle zip, nella disposizione delle tasche in cui trovano posto tutti gli oggetti e gli indumenti necessari a una breve trasferta del weekend o la classica giornata in bici. Molto comodi gli spallacci che diventano la maniglia per trasportarla, le cinghie interne per fissare il carico, le maniglie robuste e il fatto che si possa ripiegare e ridurre di molto il suo ingombro.

Se proprio dobbiamo trovare dei difetti, anche qui come nello zaino mi piacerebbe trovare delle fibbiette in velcro per accorciare e fissare l’eccedenza delle cinghie degli spallacci (foto sotto).

Specifiche

Peso: 1.300 g
Volume: 60 litri
Dimensioni in cm: 30 / 66 / 32 (A / L / P)
Prezzo: 135 euro

Il materiale utilizzato per le borse è robusto e impermeabile, ottima scelta!

Per ulteriori curiosità sulla gamma di prodotti bici e non solo, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale Deuter e anche il nostro video “Unboxing 10x” dove è presente l’utile kit di primo soccorso Deuter.

 

Invece qui trovate gli altri nostri test “In cottura”.

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A proposito dell'autore

Dopo aver ritrovato il piacere di pedalare la MTB nel 2017 all’età di 44 anni, la passione per “le ruote grasse” mi ha spinto a frequentare i trail con costanza. La montagna e i bike park, hanno orientato sempre più il mio coinvolgimento verso il gravity. La bicicletta, la sua manutenzione e l’attrezzatura per il biker, ormai sono diventati il mio interesse principale.