In questo articolo cercheremo di darvi le informazioni principali per scegliere il manubrio più adatto al vostro tipo di guida e alla vostra corporatura.

Il testo è stato scritto anche in collaborazione con il mio esperto collega redattore e istruttore MTB Claudio Riotti che ha visto più di 1.500 allievi durante i numerosi corsi di guida enduro e downhill effettuati negli anni.

Il manubrio della mountain bike è un componente importante perché rappresenta, insieme ai pedali e alla sella, uno dei cinque punti di contatto con la bici (manopole-pedali-sella); ovviamente i punti si riducono a quattro, quindi manopole e pedali, quando guidiamo in discesa dovendo stare in piedi sulla bici per assorbire con le gambe le asperità del terreno e per poter avere un maggior controllo del mezzo dovuto anche alla libertà di movimento del bacino che influisce tantissimo nella conduzione della MTB.

Bisogna dire che negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo aumento della dimensione dei componenti: pensiamo anche alle ruote che sono arrivate ad un diametro di 29”, ai dischi dei freni maggiorati da 220 mm e quindi più potenti e anche ai manubri che sono diventati molto più larghi.

Siamo passati dalle MTB degli anni 90 che montavano pieghe con 550 mm larghezza per arrivare nelle discipline discesistiche con manubri esagerati da 800 mm e oltre, davvero un’esagerazione per la maggior parte dei rider.

Caratteristiche tecniche del manubrio MTB

Andiamo ora a vedere quali sono i parametri tecnici principali che caratterizzano il nostro ponte di comando:
⦁ Larghezza (espressa in mm)
⦁ Rise (espressa in mm)
⦁ Upsweep (espresso in °)
⦁ Backsweep (espresso in °)

Uno schema delle parti di un manubrio per mountainbike

Larghezza del manubrio, qual è quella giusta?

Indubbiamente un manubrio largo consente un controllo maggiore alle alte velocità. Le condizioni di guida sono migliorate molto proprio perché un maggior braccio di leva (la distanza tra manopola e attacco manubrio) rende lo sterzo più stabile e tuttavia sufficientemente sensibile e reattivo.

Quando ci si trova in discesa a guidar veloce si ha bisogno di poter cambiar direzione velocemente ma di avere anche più stabilità e il manubrio largo è davvero una benedizione.

Oggi però le cose sono un po’ sfuggite di mano alle aziende che di default montano manubri eccessivamente larghi sulle proprie MTB ed eMTB, anche in taglie M ed S. Il rider medio non sa che il manubrio andrebbe tagliato e personalizzato e quindi si vedono spesso rider con manubri dalle larghezze spropositate.

Questo porta a una grande sollecitazione della parte anteriore della spalla specie quando spingiamo in avanti la bici o resistiamo alle sollecitazioni indotte dal terreno. Se si è giovani non ci si accorge ma quando si passano gli “anta”, ogni piccolo microtrauma si ripercuote inevitabilmente sulla prestazione e se vogliamo continuare a fare gravity per molti anni, un manubrio larghissimo non è proprio consigliato.

Teniamo conto che la misura ideale è molto soggettiva ed è comunque legata alle misure antropometriche del biker quindi alla sua altezza ma soprattutto alla larghezza delle sue spalle, oltre che alla tipologia di bici e di percorsi che maggiormente si frequentano.

Un buon metodo per stabilire la giusta lunghezza è quello delle flessioni (che in realtà non si chiamano così, ne abbiamo parlato nel tutorial tutorial sui piegamenti con le braccia): mettetevi a terra e provate a fare una flessione con le braccia posizionate ad una apertura per voi naturale, che vi consenta di esercitare forza con il corpo ben posizionato e stabile. Le braccia non devono stare a 90° rispetto al corpo ma a 45°, proprio per non gravare troppo sull’articolazione della spalla. Da questa posizione di partenza assicuratevi di allontanare le spalle dalle orecchie e di avvicinare leggermente le scapole tra loro prima di scendere.

Mentre fate gli esercizi, fatevi aiutare da una persona a prendere la misura che va dall’esterno del palmo destro all’esterno del palmo sinistro. Ripetete l’operazione tre volte e prendete i valori medi delle quote misurate.

Una volta avuta questa indicazione di massima è consigliabile scegliere un manubrio prendendo la prima misura disponibile più grande del valore medio che avete calcolato con i piegamenti (ad esempio se avete come valore medio 750 mm, prendete un 760 mm). Montate il manubrio e vedete come vi trovate, se non lo sentite comodo per tagliare si è sempre in tempo. Il problema è se comprate un manubrio troppo stretto, ma si può sempre rivendere…

Ricordate che sulla MTB le braccia devono poter lavorare leggermente flesse, con i gomiti aperti ma in modo naturale. Un manubrio eccessivamente largo vi obbligherebbe infatti a tenere le braccia troppo larghe e il peso troppo spostato in avanti, limitando non di poco i movimenti in curve strette e caricando eccessivamente, come già sottolineato, la cuffia dei rotatori della spalla (provate a fare dei piegamenti sulle braccia con le mani molto aperte e lo capirete subito).

Leggete la nostra guida alla postura corretta in MTB per trovare anche degli ottimi esercizi su questi argomenti.

Delle illustrazioni che mostrano la posizione corretta per impugnare il manubrio mtb

Al di là dei suggerimenti basati sulle misure antropometriche e sulle valutazioni funzionali, esiste il fattore personale, quindi tenendo conto di quello che viene consigliato ognuno di noi ha poi una propria predilezione e si sente più comodo con un manubrio leggermente più largo o più stretto. Quindi, non fatevi fregare dalla moda o dalle tendenze, ascoltate il vostro corpo!

Tenete anche in considerazione, come accennato, il tipo di sentieri che frequentate. Se siete soliti girare in boschi molto chiusi o su sentieri con tornanti stretti di sicuro un manubrio da 800 mm non aiuta, mentre se siete alti 190 cm e fate solo downhill su percorsi veloci con una bici con forcella doppiapiastra, allora magari potrebbe andare bene.

Il “rise” nei manubri MTB

Il rise, come potete vedere in figura 1 è di quanto è rialzato il manubrio rispetto all’attacco manubrio, in sostanza di quanto il piano di appoggio delle mani è rialzato rispetto all’attacco.

In generale, più il rise è alto più spostiamo il peso del rider verso il posteriore, più è ridotto più carichiamo l’anteriore.

In base alla misura del rise i manubri si suddividono in:

  • Manubrio piatto (10 mm di rise), dove le mani si trovano quasi allo stesso livello dell’attacco;
  • rise intermedio (11-30 mm);
  • rise elevato (più di 30 mm di rise).

Oltre al carico sull’avantreno, l’altezza del rise varia la posizione in sella del biker e l’angolo della schiena. A parità di attacco manubrio, un manubrio con rise elevato alza il busto del rider dandogli una posizione più centrale, meno caricata sull’anteriore e più adatta a discipline molto orientate alla discesa e percorsi ripidi.

Un rise ridotto invece sposta il peso sul manubrio e questo mantiene la ruota anteriore a terra durante le salite ripide e non fa perdere aderenza, oltre a creare un assetto in sella (angolo della schiena e delle gambe) che favorisce la pedalata in salita, tipico ad esempio dell’XC.

Un rider pedala su una mtb impugnando un nuovo manubrio Ritchey

Upsweep

L’upsweep e il backsweep sono gli angoli del manubrio.
L’upsweep, come si vede in figura 1, rappresenta l’angolo verso l’alto compreso tra la linea dell’attacco manubrio e le estremità del manubrio stesso dove sono posizionate le manopole.

La misura di quest’angolo è compresa generalmente tra 0° e 9° e serve ad aiutarci a tenere i gomiti aperti e a utilizzare al meglio l’escursione delle braccia. Il valore ottimale dell’upsweep si aggira intorno ai 5° essendo questo valore adatto a tutte le discipline, dal trail al downhill.

Backsweep

Il backsweep invece è l’angolo di arretramento delle estremità del manubrio, questo valore che è compreso anch’esso tra 0° e 9° serve a rendere l’impugnatura del manubrio più comoda e quindi ad agevolare una guida più precisa.

Un’altra caratteristica del manubrio è il suo diametro ovvero la dimensione centrale dove viene montato all’attacco: il valore del diametro centrale tipico è di 31,8 mm ma attualmente iniziano a essere molti i manubri con diametro centrale di 35 mm. La ragione di questa scelta è dovuta al fatto che essendo i manubri più larghi occorre alleggerirli un po’ e per farlo si è deciso di adottare un diametro maggiore con la parete del tubo più sottile.

I test hanno infatti dimostrato che aumentando la dimensione e riducendo lo spessore dei tubi la resistenza e quindi la robustezza sostanzialmente non ne risentono a tutto vantaggio però della leggerezza. Cambia anche la rigidità, dato che un tubo più largo è meno flessibile, per cui i manubri da 35 mm sono generalmente più rigidi dei manubri da 31.8 mm.

Un' illustrazione che spiega upsweep e backsweep di un manubrio mtb

Le linee blu indicano l’upsweep del manubrio (piega in alto) mentre quelle rosse indicano il backsweep (la piega indietro).

Consigli per l’acquisto

Ormai lo avrete capito, quello che consigliamo a chi si affaccia al mondo MTB, per quanto riguarda i manubri, è di non andare su valori eccessivi di larghezza.

Magari affascinati dal mondo delle gare (dove però anche gli atleti Top girano con il 750 mm, vedi un certo Sam Hill, tre volte campione mondiale enduro EWS…) ci piace l’idea di montare manubri talvolta sproporzionati che rendono l’estetica della bici più “racing”. Ma…

…quando giriamo in MTB spesso ci imbattiamo in sentieri stretti, in passaggi al limite tra gli alberi e in questo caso un manubrio troppo largo può davvero crearci dei problemi.

Tra misure che spaziano dai 680 fino agli 810 mm una buona larghezza per fare trail riding ed enduro è sui 750/760 mm con una corporatura media sui 170/180 cm, andando fino a 780 mm se siete più alti e con spalle larghe. Viceversa, se siete sotto i 170 cm o avete spalle strette si può anche scendere sotto i 750 mm, specialmente per ragazzini e donne che hanno generalmente corporature più minute, a cui consigliamo dai 700 ai 740 mm.

Una volta misurato il proprio manubrio, il suggerimento quindi è di provare partendo da una misura più ampia e poi scendere di 1 cm per volta, tagliando il manubrio preferibilmente con un tagliatubi da idraulico: in questo modo saremo in grado di trovare la misura ottimale per le nostre esigenze.

Se ad esempio provando con il metodo delle flessioni riportato sopra trovate una misura di 720 mm, acquistate un manubrio da 740 mm e accorciatelo gradatamente fino a trovare la larghezza perfetta per voi. In questo modo sarete davvero in grado di cucirvi su misura il manubrio e ottenere una guida confortevole ed efficace.

Attenzione solo a quei manubri che aumentano molto di diametro verso il centro (come il Truvativ Boobar), vi potreste trovare in difficoltà nel riposizionare i comandi e i collarini delle leve dei freni.

Il manubrio per mountainbike Raceface Atlas 35

Il manubrio per mountainbike Raceface Atlas 35.

Marchi dei principali produttori dei manubri MTB

Vi forniamo qui una serie di produttori che possono offrirvi dei manubri di qualità con un’ampia scelta di modelli:

  • RaceFace
  • Spank
  • Ritchey
  • e*thirteen
  • Sixpack Racing
  • Truvativ
  • FUNN
  • Renthal
  • Ergotec
  • ACROS
  • Syntace
  • Hope
  • Tune

Speriamo con questo tutorial di esservi di aiuto nella scelta del manubrio più adatto alle vostre esigenze e soprattutto di avervi dato qualche indicazione per capire meglio quale sia la misura giusta per voi.

Buone pedalate!

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A proposito dell'autore

Appassionato da sempre di sport. Le bici e le arti marziali lo accompagnano sin da bambino. Ama qualsiasi disciplina che preveda l’uso di due ruote a pedali, anche se la vocazione per eccellenza è la Mountain Bike, specie quando punta verso la discesa. Il Taijiquan diventa mestiere e la bici si coniuga perfettamente con la passione per la scrittura grazie alla collaborazione con la redazione di BiciLive.it.