Cambio elettronico e meccanico a confronto Claudio Riotti 24 Marzo 2016 Wiki Bike Il cambio elettronico è ormai entrato in voga da parecchio tempo nel mondo del ciclismo. Sin da subito amato da alcuni e criticato da altri, è oggi considerato una tra le più importanti innovazioni nella storia della bici, anche se… siamo convinti che qualcuno non si separerà mai dal caro vecchio cambio meccanico con guaina e cavo d’acciaio. In questa articolo andremo ad analizzare le due soluzioni, stilando i dieci vantaggi del cambio elettronico e i dieci vantaggi del cambio meccanico per mountain bike. In appendice ci sarà qualche annotazione anche per i nostri amici stradisti. Il cambio elettronico rispetto a quello meccanico nella mountain bike Inizialmente, l’introduzione del cambio elettronico assillò i biker con un paio di domande: “Le batterie quanto durano? Che cosa succederà in caso di pioggia o neve? Quanto dovrò spendere in più nella manutenzione? E in caso di guasto?“. Dopo averlo provato, la manutenzione “a lunga scadenza” è inferiore rispetto a quello meccanico grazie all’assenza dei cavi in acciaio e delle guaine e il sistema a tenuta stagna funziona anche in condizioni climatiche estreme. Tuttavia resta pur sempre un sistema elettro-meccanico e le parti come i deragliatori, la catena e le pulegge devono ricevere le stesse cure di un normale cambio. A tal proposito, vi rimandiamo al nostro test sul cambio elettronico Shimano XTR Di2, dove avevamo già notato i diversi pregi che presenta rispetto ai cambi tradizionali. Col sistema elettronico la cambiata è più immediata, precisa e affidabile, cambio e deragliatore sono autoregolanti, l’uso della trasmissione è più semplice (e anche longevo) poiché non è più possibile il rischio di incroci. Quello che ci è piaciuto molto in ambito enduro è che un solo comando può gestire un sistema 2×11 con la funzione Synchro Shift e, grazie a questo unico manettino ci si può comportare come quando si pedala con una corona singola, concentrandosi sul trail e usando il comando del reggisella telescopico a sinistra mentre col pollice destro si gestisce la cambiata sulle 22 marce disponibili. Il manubrio resta più pulito permettendo quindi l’installazione del comando di un reggisella telescopico a sinistra o il comando per il blocco della forcella o delle sospensioni. Infine, premettendo come la ricarica della batteria sia possibile tramite un cavo USB e che la sua durata sia estremamente lunga, un grande punto di forza del cambio elettronico consiste nella possibilità di studiare a tavolino la gestione dei rapporti da utilizzare a seconda dei percorsi da affrontare (la programmazione avviene attraverso il software E-Tube). Voci parlano anche di implementazioni con software Garmin e PowerTap per creare App compatibili che possano gestire la cambiata in maniera automatica a seconda dello sforzo e che comunichino con il power meter segnalando i rapporti usati e il tempo rimanente della batteria. 10 vantaggi del cambio elettronico 1. Cambiata più immediata, precisa e affidabile nel tempo 2. Un solo comando che gestisce un sistema 3×11 o 2×11 con la funzione Synchro Shift 3. Assenza di cavi in acciaio e guaine 4. Cambio e deragliatore autoregolanti 5. Uso della trasmissione più intuitivo, semplice e longevo grazie alla mancanza di incroci 6. Minore manutenzione 7. Possibilità di studiare a tavolino la gestione dei rapporti da impiegare 8. Manubrio più libero per installare altri comandi 9. Sistema a tenuta stagna adatto a condizioni climatiche estreme 10. Meno rumorosità nelle cambiate 10 vantaggi cambio meccanico 1. Prezzo ultra competitivo rispetto all’elettronico 2. Feeling di cambiata meccanico che molti preferiscono 3. Manutenzione di cavi e guaine semplice ed economica 4. Sistema più “fisico” dove l’abilità del biker nel cambiare può fare la differenza 5. Possibilità di utilizzare componenti di tipo e marche diversi 6. Maggiore reperibilità dei ricambi in caso di rottura 7. In caso di caduta della catena risulta molto semplice da rimettere a posto 8. Non presenta batterie e parti elettroniche delicate e da ricaricare 9. Sistema resistente a condizioni estreme 10. Ampissima scelta di trasmissioni, cambi, rapportature e configurazioni tra cui scegliere Cambio elettronico VS meccanico per le bici da strada Il cambio elettronico è stato adottato sulle biciclette da corsa ben prima rispetto alle mtb. Perciò, in questo settore, i vantaggi sono noti da molto più tempo, pur essendoci ancora qualche ciclista di prima fascia (su tutti Vincenzo Nibali) a preferire quello meccanico. Anche in questo caso confermiamo la minore manutenzione, la silenziosità, la durata della batteria molto lunga, una grande semplicità nella ricarica e il sistema a tenuta stagna adatto a condizioni atmosferiche molto difficili (come per esempio alla Parigi-Roubaix o nei tapponi di montagna al Giro d’Italia o al Tour de France). Inoltre la velocità di deragliata e cambiata è fulminea e, allo stesso modo, sono aumentate pure precisione e affidabilità. Infine è possibile cambiare sotto sforzo senza dover interrompere la pedalata. Il cambio meccanico invece permette di stare tranquilli per quanto riguardi le batterie da ricaricare o le parti elettroniche delicate. Non necessita di particolari cure se non l’ordinaria manutenzione e in termini di prezzo vince ancora sul sistema elettronico. A voi la scelta!