Come scegliere la prima MTB e i suoi accessori per iniziare Claudio Riotti 12 Gennaio 2017 Wiki Bike “La prima mountain bike non si scorda mai“. Era una Bianchi da 24 pollici di un fantastico colore bordeaux metallizzato, completamente rigida, freni V-brake e 18 rapporti. Avevo 11 anni, la vidi da un ciclista e me ne innamorai. Per molti mesi fu il mio sogno nel cassetto e poi, finalmente, a Natale arrivò lei, la mia prima MTB, e da quel giorno la mia vita cambiò. Anche se sono passati più di trent’anni ricordo ancora l’emozione di salire in sella a una vera mountain bike per la prima volta, una cosa da pelle d’oca… Scegliere la mountain bike: effetti collaterali Questa tuffo nel passato è per spiegare che la scelta della la prima mtb è una faccenda seria e delicata: in moltissimi casi prevede una forte componente emotiva, sia per l’impegno economico ma soprattutto per la ricerca e la quantità di variabili connesse a questa decisione. Qualunque sia la motivazione che vi porti a valutare l’acquisto della vostra prima mountain bike, mi auguro che una volta in sella voi possiate sviluppare una sana, forte e duratura passione con le due ruote a pedali come è accaduto a me e a tanti altri amici e conoscenti (e continua fortunatamente ad accadere). I consigli di questo articolo puntano a fornire delle basi tecniche prevalentemente ai neofiti, in modo che inizino a farsi un’idea sul futuro acquisto. Tuttavia però le linee guida di questo tutorial possono essere uno spunto anche per il pedalatore già esperto, il quale potrebbe trovarsi nella situazione di dover consigliare l’amico, la fidanzata o il collega principiante su quale MTB comprare. Mountain bike front o full? La mountain bike è un universo in continua evoluzione, pieno di terminologie e sigle che spesso possono spiazzare il neofita. Come punto di partenza occorre fare una distinzione essenziale tra le due grandi categorie della mountain bike: front e full. Le MTB front hanno il telaio rigido e solo la ruota anteriore dotata di una sospensione, che viene definita forcella ammortizzata. Questa può avere una molla al suo interno o sfruttare l’aria come elemento elastico. Le MTB full, dette “biammortizzate”, presentano due sospensioni: una anteriore e una posteriore. Al posteriore abbiamo l’ammortizzatore, anch’esso a molla o ad aria, che funziona grazie a un “carro” o triangolo posteriore dotato di snodi, perni e fulcri. Le full, come è intuibile, garantiscono un maggior controllo e una guida più fluida su terreni sconnessi. Negli ammortizzatori, le sospensioni ad aria sono più leggere, spesso bloccabili (in caso di pedalata su asfalto) e regolabili a seconda del peso del biker e del terreno. Le sospensioni a molla di bassa gamma sono più pesanti e meno performanti. Quelle di media/alta gamma sono invece indicate per uso esperto o agonistico, quindi poco adatte a un principiante e in generale più pesanti e meno adattabili al peso e allo stile del rider (a meno di non sostituire la molla). Le forcelle ad aria presentano quasi sempre la sigla “air” nelle specifiche (quelle a molla invece “coil spring”) e hanno una valvola a cui poter accedere per variare la pressione, in modo simile ai pneumatici. Serve una pompa per sospensioni apposita che si acquista online con una spesa di 10-20 euro. L’escursione delle sospensioni (potremmo definirla come “capacità di assorbimento” degli ostacoli) è misurata in millimetri, si va da 80/100 mm a 200 mm (e oltre) a seconda delle tipologie di bici. Più avanti entreremo nel dettaglio. Il tipo di biker e il tipo di MTB La decisione tra front e full sembrerebbe la prima ardua scelta da affrontare. Facendo però un passo indietro, chiaramente con un occhio al budget a disposizione, è fondamentale cercare di capire a cosa vi servirà questa bici. La scelta è molto ampia: qui di seguito trovate le varie tipologie di MTB e le loro destinazioni d’uso, per capire quale possa essere la bici adatta a voi; contemporaneamente potete iniziare a farvi un’idea sui prezzi. Una piccola riflessione circa le spese, e in particolare quelle superflue: rinunciando al costo di una colazione al bar ogni giorno, nel giro di un anno avreste 1000 euro di budget… pensateci, ne gioverebbe anche la vostra salute! La prima distinzione: le tipologie di MTB Si possono distinguere, tralasciando le specialità minori che in questa sede sono superflue, quattro principali tipologie di mountain bike: Cross country (abbreviato in XC) Bici front, leggere, essenziali, con telaio in alluminio oppure carbonio per la media/alta gamma. Sono adatte alla pianura, ottime in salita ma poco propense a discese sconnesse e in generale meno confortevoli delle full. Una mountain bike front da cross country. Ruote da 29″ e trasmissione con doppia corona anteriore 2×10 che la rende molto polivalente. Per chi voglia semplicemente pedalare nei boschi e su strade bianche le front possono essere indicate come “prima bici” nella fascia entry level e intermedia: innanzitutto per il costo più contenuto, poi per la semplicità di utilizzo e la ridotta manutenzione. Con una front da XC si possono assaporare i primi single track (sentiero stretto in cui passa una sola bici) nei boschi, purché non siano troppo ripidi o dissestati. I prezzi, per una bici da XC con cui iniziare, vanno dalle 300 euro in su, fino a cifre a 5 zeri per i top di gamma. Di conseguenza anche il peso varia dai 7-8 kg delle “top” ai 10-12 kg delle mtb di media gamma, fino ai 15 kg delle entry level. Sotto i 1000 euro si trovano ottime MTB front in alluminio, affidabili e robuste, che potranno accompagnarci a lungo e diventare eventualmente la “seconda bici” o essere rivendute senza troppa perdita. In questa fase vale il detto “chi più spende meno spende“, perché i modelli entry level (quelli sui 300/400 euro) sono montati con componentistica economica, pesante e poco performante. Alcune di queste bici hanno ancora i freni tipo V-brake a pattino, da evitare, anche se la maggior parte presentano i freni a disco meccanici (con il cavo): sempre meglio dei V-brake ma poco potenti e scarsamente modulabili soprattutto nella bassa gamma. Meglio investire una cifra leggermente superiore e affidarsi a freni a disco idraulici (quindi cercate hydraulic brakes nelle specifiche) e, come già accennato, a una forcella con funzionamento ad aria anziché a molla, per il superiore comfort che l’elemento elastico ad aria offre e la possibilità di regolazione in base al peso e al tipo di percorsi. Ipotizzate quindi 600/800 euro di spesa, informandovi sulle specifiche della bicicletta che avete adocchiato. Il web in questi casi può fornire ogni risposta. Tornando alle tipologie, esistono anche le MTB XC marathon (per gare cross country di lunga durata): bici full da 100 mm di escursione sulle due ruote, leggere e reattive. Si tratta di mezzi molto specializzati (e più costosi) che non consiglio ai neofiti. La MTB da trail/all mountain: la tuttofare Le bici da trail e all mountain possono essere front o full, con telaio in alluminio o carbonio; le front presentano un’escursione anteriore dai 120 mm ai 140/150, mentre le full variano dai 120 ai 150 mm su entrambe le ruote. Una mtb da trail con 130 mm di escursione su entrambe le ruote da 27.5 o 29″. Il “coltellino svizzero”, una bici adatta a fare un po’ di tutto. Le MTB da trail sono mezzi estremamente polivalenti, adatti alla pianura, alla salita e molto divertenti su discese da scorrevoli a mediamente sconnesse. Il peso varia dai 10 ai 15 kg. Le biammortizzate da trail sono più complesse e più pesanti delle bici da XC della stessa fascia di prezzo. I prezzi partono dalle 800 euro per le front e dalle 1500 per le full, fino ad arrivare a cifre che superano i 6000 euro. Una front da trail, quindi con una forcella da 120/140 mm, di sicuro può essere la scelta adatta per chi voglia avvicinarsi al lato divertente della mountain bike, per scoprire nuovi percorsi, godersi in più sicurezza i single track e iniziare a “farsi le ossa” con la tecnica di guida su discese da semplici a mediamente sconnesse. Le front da trail, più permissive delle front da XC, sono di facile manutenzione e si trovano ad un prezzo tutto sommato abbordabile, dagli 800/1000 euro in su. Un esempio può essere la KTM Ultra EVO. Se invece il vostro budget arriva ai 2000 euro, il consiglio è acquistare una mtb biammortizzata. Scegliete una MTB moderna da trail 27.5″ da 130/140 mm di escursione o una 29″ da 120/130 mm e avrete una bici con cui poter davvero fare di tutto, dalle uscite pedalate cross country alle giornate in montagna su sentieri di qualsiasi tipo, fino alla puntatina nell’occasionale bike park. La MTB da enduro Le bici da enduro sono full, con telaio in alluminio o carbonio, e solo sentire il nome “enduro” fa figo. Attenzione però, non sono bici adatte a tutti, perché l’escursione spazia dai 150 ai 170 mm e seppur molto capaci bisogna anche capire se effettivamente ci serve tutta questa escursione. Il peso, a seconda delle fasce di prezzo, oscilla indicativamente dai 12 ai 17 kg. Una mtb da enduro con ruote da 29″. Da notare la trasmissione con corona singola 1×12 e il reggisella telescopico. Sono mezzi studiati per il massimo rendimento in discesa e generalmente un po’ più faticosi in salita, anche se le percentuali salita/discesa variano a seconda dei modelli e delle aziende. I tracciati affrontabili con queste MTB vanno dal single track al bike park con salti e strutture artificiali e tutto ciò che si può trovare nel mezzo. Per tantissimi biker avanzati, la MTB da enduro è “la bici totale” ma per i principianti può essere un’arma a doppio taglio: dà molta confidenza in discesa ma necessita di una certa esperienza, sia per guidarla sia per regolarla e manutenerla, come spieghiamo nel nostro tutorial “come regolare una MTB“. Il prezzo inoltre parte dai 1800/2000 euro per una enduro entry level (fascia bassa) e in questa categoria i componenti sono di bassa qualità e i pesi sono elevati. Per un’enduro discreta servono quindi sui 3000 euro. MTB da downhill (abbreviato DH) Le mountain bike da downhill sono studiate esclusivamente per la discesa, su percorsi tecnici, ripidi e molto sconnessi, con salti, sponde e pietraie. Una mtb da downhill, 27.5″, con 200 mm di escursione su entrambe le ruote. Notare la geometria molto “rilassata” rispetto alle altre tipologie di bici, specifica per la discesa. Sono bici robuste e in generale poco pedalabili. La caratteristica distintiva è la forcella a “doppia piastra“, quindi con due piastre che danno più rigidità, con gli steli che salgono fin a sotto al manubrio (anziché la mono piastra di tutte le altre MTB). Si utilizzano nei bike park, nelle gare di downhill e su percorsi da discesa in prevalenza molto sconnessi e tecnici o con grandi salti. Le escursioni vanno dai 200 mm ai 240 mm e i pesi variano anche qui in base alla fascia di prezzo. Partiamo dai 15-16 kg delle versioni “race” ai 18-20 kg delle entry level. Il mio consiglio è evitare l’acquisto di una bici da DH come prima mountain bike: sareste alla prese con un mezzo pesante, complesso da regolare e con la penalizzazione di non poterlo pedalare per raggiungere l’inizio delle discese. Meglio farsi un po’ di esperienza, trovare un buon gruppo di amici con cui iniziare a pedalare in sella a una front o una full da trail e poi nel caso affittare una bici full da enduro o downhill per provare la differenza. MTB elettriche (abbreviato eMTB) Una ebike potrebbe essere la scelta giusta per un principiante? Sì e no. Le e-mtb, così come sono definite, stanno vivendo un boom incredibile. Se volete saperne di più vi invitiamo a leggere su ebike.bicilive.it il nostro tutorial “come guidare una ebike“, specificando che una e-mtb di ultima generazione comporta una spesa di minimo 2500 euro per una front e 3500 per una full di buona qualità. Esborso a parte, i neofiti potrebbero trovare difficoltà a gestire una bici dal peso elevato di 20-25 kg nelle varie situazioni, anche se la pedalata assistita aiuta molto durante le ascese ed è una benedizione per chi non ha allenamento. Attenzione però, per sfruttare appieno le potenzialità di una ebike serve un minimo di tecnica base che a mio avviso è meglio acquisire su una mountain bike normale (magari con qualche corso specifico da istruttori o scuole riconosciute) per poi eventualmente trasportarla più avanti su una eMTB. Nel caso sceglieste una eMTB, l’articolo come scegliere la eMTB: front, trail o enduro farà sicuramente al caso vostro. Il formato ruota della mtb: 26″, 27.5″, 29″ Arriviamo quindi alla misura delle ruote: una delle domande che più spesso girano nell’ambiente MTB riguarda proprio quale formato ruota sia il migliore. “La verità sta nel mezzo”, ma dipende anche qui da molti fattori. Una rivoluzione iniziata pochi anni fa ha decretato “la fine” delle ruote da 26″ (misura con cui la MTB nacque negli anni ’80), per l’avvento delle ruote da 27.5″. Ultimamente si sente dire e si legge che “le 27.5 sono morte” ma tantissime aziende continuano a sfornare bici con ruote 27.5″. Le ruote da 29” invece sono sulla cresta dell’onda da diverso tempo nel campo dell’xc, marathon e trail, e proprio durante le ultime stagioni abbiamo assistito ad un’ampia diffusione delle 29″ anche nel mondo agonistico nella specialità enduro e downhill. Le 26″ sono rimaste sulle fat bike, MTB con ruote da 4″ di larghezza in su, specifiche per neve e terreni morbidi. Dopo il boom del 2014/2015, le fat al momento sono tornate a essere un nicchia. Il formato da 26” è ancora presente sulle bici da dirt/freestyle (specifiche per per fare salti e acrobazie o da usare in pump track), sulle bici da bambino classiche ed elettriche e su alcuni modelli da downhill. Il 26 pollici è ovviamente ancora forte nelle mtb “da mercatone”, tipologia che in questo articolo non prendiamo in considerazione perché di scarsa qualità. Poche grandi aziende producono ancora bici da 26″, mentre il mercato dell’usato ne propone ancora diverse, spesso con occasioni davvero ottime ma che vanno doverosamente valutate con l’aiuto di un amico esperto. Abbiamo parlato a tempo debito di ruote 26, 27.5 e 29 in un approfondimento speciale, quando ancora non erano arrivate le 27.5 plus. Le 27.5 plus, divenute popolari nel 2015/2016, sono un nuovo tipo di coperture più larghe, a cavallo tra standard e fat bike, che garantiscono più comfort e grip al prezzo di una minor precisione di guida (a seconda delle coperture montate). Le misure più diffuse sono 27.5×2.6″ e 27.5×2.8″ con il 27.5×3″ sempre meno utilizzato. Per un paragone, sulle ruote da mtb normali solitamente abbiamo larghezze che vanno dai 2″ ai 2.4″. La misura di pneumatici semi plus da 2.6″ è quella che ormai ha preso più piede nel mondo elettrico ma anche sulle trail bike e sulle enduro. Inoltre, svariati modelli di bici sono ormai disponibili con l’opzione di poter montare indistintamente da 27.5″ plus e 29″, oppure 27.5″ normali e 27.5″ plus. Quindi, quale formato di ruota MTB scegliere? In questa sede consiglierei la scelta delle 27.5 plus solo sulle front da trail di cui abbiamo parlato, categoria in cui stanno avendo un buon riscontro, per cui gomme da 2.6″ o massimo 2.8″ di larghezza. Se siete già dei pedalatori con un minimo di esperienza le apprezzerete, ma anche se partite da zero: il comfort di guida è senz’altro maggiore. Sperimentate però con le pressioni e fatevi consigliare, le plus vanno usate più sgonfie delle gomme normali di almeno mezzo bar. Indecisi? Optate per delle ruote da 29” se state considerando una front da xc, oppure se avete un budget più sostanzioso per una trail bike biammortizzata scegliete 27.5 se volete un mezzo più agile e reattivo o 29″ se preferite una MTB che superi più agevolmente gli ostacoli sia in salita che in discesa. In tutti i casi per evitare spiacevoli forature e danni ai cerchi valutate la trasformazione in tubeless delle vostre gomme e se volete già calcare un po’ la mano in discesa pensate a un sistema di protezione del cerchio MTB, ne esistono di svariati anche da usare con la camera d’aria come il Tannus Armour. Quale taglia di MTB scegliere? Anche se spesso i principianti ignorano questo fatto, le mountain bike presentano delle taglie e solitamente si scelgono in base all’altezza del rider e alla misura del cavallo, come abbiamo specificato nel nostro speciale come regolare la mountain bike. Indicativamente riportiamo questa tabella: Taglia S per rider dai 158 ai 168 cm Taglia M per rider dai 168 ai 178 cm Taglia L per rider dai 178 ai 188 cm Taglia XL per rider dai 188 ai 196 cm Taglia XXL per rider dai 196 ai 201 cm Il reggisella telescopico: un must have Un indispensabile accessorio è il reggisella telescopico: grazie a un comando remoto al manubrio è possibile alzare e abbassare a piacimento la sella, a seconda delle situazioni: in salita alta, nei tratti misti una via di mezzo, in discesa bassa. Questo perché? Sicurezza e divertimento. Il reggisella telescopico, in questo caso con cavo esterno, è ormai un “must” sulle mtb front da trail e sulle full da trail, all mountain ed enduro. Con la sella bassa, in discesa, si corrono molti meno rischi di impuntamento sugli ostacoli, si abbassa il baricentro e si guida più “dentro” alla bici, gestendo con più padronanza qualsiasi situazione e usando meglio le gambe. Il suggerimento è quello di puntare a un modello di bici che già presenti un reggisella telescopico di serie, anche se il prezzo finale è maggiore, oppure considerarlo nel budget durante l’acquisto. La spesa va dai 120 euro in su (partendo da modelli più economici con funzionamento a cavo) ma vi garantisco che vale ogni soldo speso. Attenzione alle misure, devono essere compatibili con quelle del vostro telaio, fatevi consigliare da un esperto prima dell’acquisto. Dove comprare la prima MTB? Online, usata, mega store sportivi o il classico negozio? Ogni variabile ha i suoi pro e contro. Acquistare la mtb in un negozio specializzato Se siete all’inizio della vostra avventura con la mountain bike, la cosa migliore è scegliere un negoziante di fiducia. Informatevi, chiedete in giro, guardate sui forum mtb della vostra zona: dev’essere una persona competente, esperta del mondo delle “ruote grasse” ma non solo cross country come spesso accade; deve essere disponibile per capire chi ha di fronte a sé e consigliarlo al meglio, sulla taglia della bici e tutte gli altri aspetti che la mountain bike comprende. Sembra scontato ma non sempre si trovano tutte queste caratteristiche assieme: fidatevi del vostro istinto, cercate di capire se il negoziante appena conosciuto vi sta rifilando il fondo di magazzino o tiene veramente ad avere un nuovo cliente “futuro biker”. Il negozio giusto è spesso supportato inoltre da un gruppo di uscite (oppure tramite il negoziante fatevene indicare uno), che sia un’associazione o un club. Prendete contatti e provate a parlare con i responsabili del club: in questo modo, uscita dopo uscita, riuscirete a progredire velocemente, scoprendo anche i vari percorsi che la zona dove abitate vi offre. Inoltre se scegliete di acquistare la vostra MTB in un negozio relativamente vicino a casa, questo sarà facile da raggiungere per qualunque necessità e successivi interventi: c’è sempre un controllo da effettuare sulla bici prima dell’acquisto e dopo alcune uscite, per verificare che tutto sia in ordine e voi possiate pedalare in sicurezza. Comprare la MTB su internet Se siete esperti nelle ricerche, su internet si trova qualsiasi cosa, spesso a prezzi più bassi del negozio, ma tutti i vantaggi sopraelencati vengono meno, aggiungendo l’impossibilità di ottenere assistenza immediata e il rapporto di fidelizzazione che si instaura tra cliente e negoziante. Stesso discorso per gli acquisti online dell’usato mtb: se non si ha una certa competenza, spesso è facile incorrere in offerte che in realtà sono delle fregature, oppure biciclette che dopo poco tempo iniziano a dare problemi. La mtb nel negozio di articoli sportivi Restano i megastore di articoli sportivi, in cui si trovano prezzi molto vantaggiosi, specie in quelli che producono e rivendono direttamente. Qui potrete trovare buone occasioni prevalentemente nelle fasce entry level, per quanto riguarda le front da 27.5 o 29. Se però desiderate un prodotto di un certo livello o una marca particolare potrebbe essere difficile da trovare. Inoltre, difficilmente troverete una grande competenza da parte del personale addetto, che spesso gestisce più reparti diversi e non ha una vasta cultura del mondo MTB. Non spendete tutto il budget per la MTB Una volta che la scelta è stata fatta ricordatevi che serve un minimo di attrezzatura per affrontare al meglio le vostre prime pedalate, con il solito avviso: se spendete qualcosina in più non dovrete cambiare gli accessori dopo pochi mesi. Si può pedalare in maglietta e pantaloni corti ma non si può fare a meno di alcune cose: Il casco – Scegliete un modello di caschetto aperto con visiera che copra bene la parte posteriore della testa. Deve essere ben ventilato, leggero e presentare un sistema di regolazione della chiusura (a rotella o simili) nella parte posteriore. La spesa va dai 30 euro in su, ma vi consiglio di stare sui 50 euro, sarà senza dubbio più comodo e sicuro. Badate alla certificazione CE. Il fondello – Il fondello è il cuscinetto protettivo cucito nei pantaloncini intimi o nelle salopette da mountain bike (quest’ultima chiamata anche “bib”). Si tratta di un accessorio fondamentale se volete pedalare per più di un’ora e mantenere un certo comfort. Il fondello è spesso trascurato dai neofiti ma anche dagli esperti. Ne esistono di tantissimi tipi e la scelta è molto personale: la salopette è comoda per certi versi, gli shorts (il boxer intimo con fondello) per altri. Potete iniziare con un semplice pantaloncino intimo con fondello, assicuratevi che presenti una buona imbottitura morbida “ma non troppo”, sia da uomo se siete maschi e viceversa, e vesta ben aderente. Preventivate dai 20/30 euro in su, state sui 50 per un buon prodotto. ATTENZIONE: il fondello si indossa SENZA biancheria intima sotto. I guanti – Altro accessorio importante, consiglio un paio di guanti mtb a dita lunghe senza troppe cuciture o strati sul palmo, per avere una buona protezione delle dita e al contempo molta sensibilità sul manubrio. Dai 10 euro in su. Lo zaino – Anche se nelle escursioni brevi si tende a farne a meno, lo zaino è il compagno di uscite di ogni biker che si rispetti. Sceglietene uno specifico per mtb, con cinghie sul petto e in vita e la possibilità di dotarlo di sacca idrica (che abbia quindi un compartimento apposito con predisposizione per l’uscita del tubo con valvola per bere). Al suo interno ci devono essere (come minimo indispensabile) una camera d’aria di scorta, un mini attrezzo con chiavi a brugola, i levagomme, la pompa per gomme, un kit con pezze per camera d’aria e una giacca antipioggia. Qualche cerotto e bende non guastano mai così come 2/3 barrette energetiche. Spesa stimata per zaino e occorrente: dalle 50 alle 100 euro in su. Qui trovate alcuni consigli sui kit attrezzi mtb disponibili online. I pedali e le scarpe – “Pedali normali o pedali a sgancio” è uno dei nostri tutorial più letti. Qui si entra in un territorio delicato, dove ogni amico esperto che interpellereste vi direbbe la sua. Il mio consiglio è iniziare con un buon paio di pedali flat (in alluminio o in composito), quindi pedali piatti e dotati di “pin”, piccoli denti che aumentano l’attrito delle scarpe. Spesa: dai 30 euro in su. Se volete fare sul serio, i pedali vanno abbinati a un paio di scarpe dedicate per pedali flat, sul web si trova di tutto dai 60 euro in su, anche se sono giusto un paio le aziende che hanno prodotti davvero validi, una su tutte Five Ten. Un lucchetto – Che la usiate nei boschi o anche in città, arriva sempre il momento di dover lasciare la “nostra amata” incustodita. Su urban.bicilive.it trovate la guida su come legare la bici, così come il tutorial su come scegliere il lucchetto giusto. Spesa: 30/40 euro minimo per un prodotto affidabile. Evitate di lasciare la MTB nuova legata nel garage se abitate in un palazzo, specie se vi è costata una cifra ragguardevole… è uno dei primi posti dove i ladri, dopo avervi tenuto d’occhio, vanno a rubare. Il totale del budget aggiuntivo è di circa 300 euro se state sulle cifre più basse; chiaramente dopo il casco, i pedali e il fondello si possono diluire gli acquisti nel tempo, ma sono comunque spese da tenere in considerazione, compresa quella di una buona pompa da terra con manometro (dai 20 euro in su) e un portabici da auto (dai 50 euro in su), se volete iniziare a spostarvi con la macchina e non intendete trasportarla al suo interno (soprattutto quando c’è fango sui sentieri). Per riassumere: quale MTB comprare? A questo punto risulteranno chiare due considerazioni: ogni biker ha la sua storia e la mountain bike adatta per fare tutto non esiste. Una mtb front 27.5 o 29 “entry level” con trasmissione doppia, freni a disco e forcella ad aria: può essere “lei”? Budget di spesa 600/800 euro Con un budget limitato a mio avviso è meglio acquistare una front da 29″, con freni a disco idraulici e forcella possibilmente ad aria. La potrete usare su svariati percorsi per capire se la MTB vi piace davvero. tenete conto che, una volta acquisita un po’ di tecnica, la front non potrà mai dare in discesa quella sensazione di assorbimento, galleggiamento e sicurezza che una MTB biammortizzata ci può regalare. Tuttavia la “frontina” sarà comunque un ottimo strumento per iniziare a farsi le gambe e il fiato ed entrare nella parte più accessibile del mondo della MTB. . In seguito sarà ottima come seconda bici. Budget di spesa 1500/2000 euro: Con un budget più cospicuo scegliete una front da trail di buona gamma o una trail bike biammortizzata di bassa gamma, da 27.5″ o da 29″. Con entrambe potrete divertirvi e imparare davvero a guidare la mtb in discesa. Con la full e magari con qualche piccolo upgrade, solitamente per gli pneumatici, potrete fare uscite pedalate con amici che fanno xc, giri alpini all mountain, un po’ di enduro perfino qualche giornata in bike park. Budget di spesa 2500/3000 euro Se siete convinti e volete iniziare seriamente a fare MTB, utilizzate questo budget per una buona trail bike biammortizzata di media gamma, 27.5 o 29. Fate una ricerca online, leggete articoli, recensioni, guardate video, cercate di provare le bici dei vostri amici o nei negozi che le noleggiano. Valutate tutto, estetica, marca, performance, rapporto qualità prezzo. Rileggete questo articolo e cercate di capire che cosa andrete a fare con quella bici. Quello determinerà la scelta finale, perché sicuramente con una cifra simile troverete la MTB adatta a voi. Conclusioni Per finire, ribadisco che più bici si provano e più si capisce quale potrebbe fare al caso nostro. Le occasioni ci sono, a partire proprio dagli amici che già praticano MTB o dai negozi, i noleggi e le fiere dove poter vedere e provare le novità. Inoltre, una volta acquistata la vostra prima MTB vi consiglio di prendere parte a dei corsi di guida MTB tenuti da istruttori seri o scuole esperte e riconosciute, in maniera costante, durante i primi anni di esperienza. In questo modo, come in ogni sport, si imposteranno e consolideranno le basi per poter costruire uno stile di guida sicuro, veloce e redditizio, traendo il massimo divertimento da ogni uscita in mountain bike. Buone pedalate!