La cronaca della Coppa del mondo di bike trial al Ciocco Claudio Riotti 22 Ottobre 2019 Gare Siamo stati invitati alla tenuta Il Ciocco vicino a Barga, in provincia di Lucca in Toscana, per la terza tappa della Coppa del Mondo UCI di bike trial. Per chi non conoscesse la località, ne abbiamo parlato nell’articolo “i Campionati Mondiali MTB 1991 al Ciocco” in cui gli azzurri Giovanna Bonazzi e Bruno Zanchi vinsero rispettivamente nelle donne Senior e negli uomini Junior. In questo weekend di sole invece, su bici ben diverse da quelle MTB dell’epoca ovvero bici da trial leggerissime e con freni super potenti, Borja Conejos, Jack Carthy e Vera Baron si piazzano sul gradino più alto al Ciocco e conquistano la Coppa del Mondo UCI di bike trial. Questa gara rappresenta un ritorno nel panorama bike internazionale con una competizione prestigiosa per la località del Ciocco e la Valle del Serchio, che festeggiano l’evento anche con un piccolo press tour di giornalisti (tra cui ovviamente anche noi di BiciLive.it) per mostrare in anteprima i nuovi trail da mountain bike del Ciocco Bike Circle in fase di ultimazione e costruzione, ma di questo ve ne parleremo in un altro articolo. Un difficile passaggio della zona 4 con strutture in legno. La Coppa del mondo di bike trial La terza e ultima tappa della UCI Trials World Cup ha concluso con successo una dieci giorni all’insegna del bike trial: è infatti dal weekend precedente che la tenuta del Ciocco vede un via vai di atleti internazionali per il Campionato Europeo e la Coppa del mondo di bike trial 2019. Il bike trial è una disciplina super tecnica ma anche molto coinvolgente, per il fatto che è facile immedesimarsi negli atleti vista la vicinanza del pubblico al percorso, percepire davvero la difficoltà in ogni loro interpretazione e sviluppare subito una simpatia per uno piuttosto che per l’altro. Per l’ultimo appuntamento che assegnava il titolo di Trials World Cup Champion la tensione era alta e già si percepiva il venerdì sera, giorno del nostro arrivo, dove a cena alla Locanda alla Posta abbiamo visto gli atleti delle varie nazionalità. Il percorso è stato creato nel campo sportivo del Ciocco Bike Circle. Il percorso, creato nel campo sportivo situato a 660 m.s.l.m. nella zona chiamata “Living Mountain” del Ciocco, è stato preparato dallo staff capitanato da Marco Patrizi e dal figlio Paolo, sei volte campione italiano FCI Elite di bike trial. Le zone erano cinque: legno, roccia, cemento e le due miste. Dal venerdì alla domenica si sono susseguite le prove per accedere alla finale di domenica e il numero di atleti passati al turno successivo è diminuito sempre più, da 130 iscritti si è arrivati ai 18 finalisti della domenica. Passaggi spettacolari, forature, scivolate, cadute e sgommate sull’erba bagnata e distacchi minimi tra i rider: è stato uno show unico in diretta anche sul canale regionale Noi Tv e commentato da Mauro Salvetti, uno speaker davvero coinvolgente, che ha intrattenuto e spiegato anche ai meno esperti le fasi delle gare, le particolarità del tracciato e le posizioni in classifica. Il podio delle donne con Vera Baron, davanti alla tedesca Nina Reichenbach e alla francese Manon Basseville. I vincitori e i podi Nella categoria Elite Men 20’’ il podio ha i colori della Spagna: Borja Conejos, Alejandro Montalvo e Ion Areitio chiudono la competizione del Ciocco rispettivamente primo, secondo e terzo. Alejandro, che per tutto il weekend ha evidenziato una precisione “chirurgica”, commette qualche errore di troppo in finale e perde per soli 10 punti gara e testa della Coppa del Mondo che passa al connazionale Borja. Nella categoria 20″ primo Borja Conejos, seguito dai connazionali Alejandro Montalvo e Ion Areitio. Nella categoria Elite Men 26’’ l’inglese Jack Carthy conferma il suo livello inarrivabile e vince sia la gara che la Coppa del mondo. Il secondo classificato, il francese Nicolas Vallee, ha battagliato a lungo con Carthy e anche lui ha perso la gara per una sola penalità di dieci punti. Terzo Noah Cardona, connazionale di Vallee. Nella categoria 26″ sul gradino più alto l’inglese Jack Carthy, che vince il “testa a testa” con il francese Nicolas Vallee, terzo l’altro transalpino Noah Cardona. Nelle donne, Vera Baron è stata la star della giornata. A soli 15 anni Vera ha sorpreso tutte le atlete della categoria Open e ha conquistato il podio con una grinta e una precisione che hanno sopperito alla sua mancanza di esperienza rispetto alle atlete più grandi. Il passaggio cruciale nella zona 4 dove Vera Baron ha fatto la differenza con questo equilibrismo incredibile. Il pubblico è andato in visibilio in particolare su un passaggio su un tronco dove è stata l’unica a non commettere errori, affrontandolo con un solo piede sui pedali e una tecnica sopraffina. Seconda la campionessa tedesca Nina Reichenbach e terza la francese Manon Basseville. I nostri italiani Marco Bonalda e Simone Titli nella categoria 20’’ hanno avuto poca fortuna e si sono fermati rispettivamente alla dodicesima e sedicesima posizione. Tutta esperienza per loro, che già guardano al mondiale del 10 novembre in Cina. La tenuta del Ciocco vista dall’alto. Il Ciocco è tornato Gli atleti, gli spettatori e noi della stampa abbiamo potuto apprezzare la splendida location del Ciocco che da molti anni, proprio per vocazione, propone un’ospitalità attiva rivolta agli sportivi e agli amanti della vita all’aria aperta di tutte le età, senza dimenticare il lato enogastronomico con gli inconfondibili sapori della Toscana. I 600 ettari del parco e lo staff del Ciocco Bike Circle sono in fermento per poter proporre un programma di attività completo rivolto a grandi e piccoli, con un focus particolare nel settore bike, ovviamente da noi apprezzato. Già la Evolve Pump Track del Ciocco, la pumptrack più grande d’Italia al coperto, non è stata mollata un attimo dai tanti bambini e ragazzi presenti durante il weekend. Andrea Barbuti, AD del Ciocco, si è ritenuto molto soddisfatto dell’esperienza con il bike trial e l’UCI. A ruote ferme, dopo un weekend intenso, l’amministratore delegato del Ciocco Andrea Barbuti dichiara: “Grazie a manifestazioni importanti come questa il Ciocco e tutto il territorio della Valle del Serchio fanno il giro del mondo e possono essere apprezzati a livello internazionale. L’obbiettivo è quello di rendere quest’area un luogo ideale e ricercato per la pratica sportiva della bici nelle sue diverse discipline, ma non solo”. Mentre Dani Parramon, UCI Trials Coordinator, si complimenta con lo staff del Ciocco: “Sono contento di ritrovare Il Ciocco in piena forma nell’organizzazione di grandi eventi di bici. Lo staff ha fatto davvero un ottimo lavoro e spero vivamente che ci si possa rivedere presto in occasione di un’altra importante competizione come questa”. Quindi un ottimo risultato raggiunto con questa manifestazione, a cui siamo certi ne seguiranno altre. State sintonizzati sulle pagine di BiciLive.it per saperne di più e consultate i siti ufficiali per maggiori informazioni: Ciocco Bike e Ciocco.it.