È ufficiale, la prossima stagione vedrà tornare il circuito mtb più amato e discusso dagli italiani, il Superenduro. Quattro date, tre location scelte e una ancora da decidere.

Dopo un 2015 che ha lasciato tanti rider pieni di incertezze e svariate polemiche sui circuiti minori e maggiori (di cui abbiamo ampiamente parlato nel nostro articolo sull’enduro mtb in Italia), ecco che come un fulmine a ciel sereno arriva la conferma:

il Superenduro ritorna! Sì, e lo fa con solo quattro tappe dove si presume che la qualità sia prioritaria rispetto alla quantità, molte novità riguardanti i piloti e le squadre. Di seguito un estratto del comunicato stampa:

Vi saranno importanti variazioni pensate per favorire la partecipazione e il divertimento dei tanti amatori come dei team e delle squadre italiane di alto livello. Ne sono esempio il ritorno alla gara su un giorno con prove il sabato, la migliore distribuzione delle competizioni sul territorio e non ultimo un crescente dialogo con i molti circuiti regionali al fine di sviluppare negli anni a venire calendari nazionali sempre più intelligenti e ben studiati che permettano a tutti di partecipare al maggior numero di gare possibili”.

Altra novità, il fatto di cambiare le dato di anno in anno (e ciò quindi conferma un ritorno dell’SE “a lungo termine”) per garantire un “turnover” delle località e presentare posti nuovi ogni stagione ai tanti appassionati.

foto di un pilota in sella alla sua mtb

Quanti di voi desiderano già attaccare la tabella Superenduro sul manubrio?

Questa notizia non può che far tornare il sorriso a tutti coloro che avevano sentito la mancanza del circuito Superenduro, a partire dagli addetti ai lavori, i piloti e i team professionali coi vari sponsor e obbiettivi prefissati.

Non dimentichiamoci che però l’enduro è fatto dai tanti appassionati, i biker “normali”, che ingrossano le fila dei partenti “dal numero 50 in su” ed è grazie alla loro grande presenza alle gare che negli anni scorsi abbiamo assistito ad un’evoluzione in positivo del movimento. Se gli iscritti sono pochi, le gare e gli organizzatori sono penalizzati.

Vedremo se un “anno di astinenza” porterà i suoi frutti, a nostro avviso le quattro tappe previste diventeranno sold out in poco tempo.

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A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!