Siamo passati da Intense per ammirare la nuova “creatura” da dh, la M16 Carbon…

Vi avevamo già fatto vedere la M16 in versione alluminio in occasione del Bike Festival di Riva del Garda, qui a CosmoBike invece vi facciamo vedere da vicino la sorella maggiore in fibra di carbonio.

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Orientata per le competizioni downhill, la M16  si è evoluta ed ha cambiato materiale così da abbassare il peso sulla bilancia. Ovviamente questa evoluzione non è stata dettata solamente dalla ricerca di leggerezza, bensì ad un aumento delle prestazioni generali di rigidità e precisione di guida.

Molti l’hanno paragonata alla V12 di Santa Cruz ma sono i particolari a differenziarla sostanzialmente. Le foto rendono sicuramente la bellezza del design e della costruzione, ma vi possiamo assicurare che vista e toccata dal vivo questa M16 conquista al primo sguardo.

Il montaggio proposto per qui in fiera è quello top di gamma con forcella Rock Shox Boxxer World Cup, ammortizzatore Rock Shox Vivid, freni Shimano Saint, trasmissione Sram X01 dh a 7 rapporti e ruote Enve M90. A completare il corredo c’è il manubrio ed il reggisella Enve Carbon e la sella Fabric.

Le colorazioni disponibili saranno invece due: quella ritratta in foto, con il classico rosso/nero Intense, e una versione “all black” decisamente molto affascinante e molto racing.

I particolari che differenziano questo telaio sono davvero molti, a partire dal parafango montato di serie sul carro atto a proteggere l’ammortizzatore dai detriti sollevati dalla gomma posteriore. Anche il posizionamento delle guaine è praticamente perfetto: il tampone di fine corsa per lo stelo della forcella funge anche da fermaguaina.

E sono proprio i passaggi cavi ad essere estremamente curati. Completamente nascosti all’interno del telaio, permettono comunque di sostituire le guaine agevolmente senza particolari procedure o attrezzi.

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Le forme del telaio sono sinuose ed il carbonio è modellato ad arte creando un vero e proprio capolavoro…

Nonostante questo la M16 rimane un mezzo da gara e le soluzioni tecniche e di setting non mancano, come il giunto del carro con la porta dedicata per inserire il grasso o il doppio foro per l’ammortizzatore per variare le geometrie.

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A proposito dell'autore

Andrea Ziliani è un appassionato di ciclismo a tutto tondo. Corre su strada dalle categorie giovanili e da qualche anno anche in enduro. Appassionato di motori, fotografia ed ogni cosa che riguarda la meccanica e la velocità.