La Bike Board, una tavola propriocettiva a misura di biker Claudio Riotti 14 Maggio 2014 Anteprime La Bike Board è una tavola propriocettiva dotata di manubrio. Sempre più professionisti la stanno usando per allenare l’equilibrio e il core, basta provarla per capirne le potenzialità. Siamo riusciti a parlare col suo inventore durante una fiera, il Dr. Markus Braun. Naturalmente ci voleva un tedesco per concepire una cosa del genere e parlandogli mi spiega che tutto è partito dal concetto di una semplice tavola propriocettiva o balance board (quelle tavolette con la mezza sfera sotto, per intenderci), arrivando al prodotto finale dopo circa trenta prototipi, denominato Bike Board. Markus collabora con Togu, un’azienda leader nel settore dei prodotti per il fitness ed ha usato una particolare palla di gomma Ruton che si può gonfiare o meno a seconda dell’abilità dell’utilizzatore, una tavoletta di legno con quattro sfere d’appoggio e un tubo al quale è fissato il manubrio, et voilà, il gioco è fatto. La parte inferiore della Bike Board con le 4 sfere che fungono da appoggi e i bordi per non far uscire la palla. Al di sotto della tavoletta le palline d’appoggio sono inserite nella tavoletta in modo molto pulito e saldo, e tutt’intorno troviamo delle asticelle semovibili in legno che impediscono alla palla di sfuggire dai lati, evitando così brutte cadute o perdite improvvise di equilibrio. La tavoletta è forata perché lo scopo è “centrare” la sfera sottostante in questo buco per mantenere la posizione sollevata da terra più facilmente. A prima vista sembra un gioco da ragazzi, ma vi assicuro che mantenere la posizione non è cosa da poco. Markus aiuta tutti gli “iniziati” sorreggendo la bike board con una mano e dicendo di guardare avanti, non a caso c’è una paperella posizionata per terra davanti alla tavoletta e lui ripete “look at the duck” con fare divertito a tutti quanti. Appena capito il funzionamento si percepiscono le potenzialità di questo attrezzo, per noi biker è di un’utilità estrema: le gambe lavorano in isometria, cioè in costante posizione semiflessa, e i micro spostamenti che il corpo deve fare simulano in tutto e per tutto la guida della bici su terreni smossi o fangosi, la classica “guida sulle uova”. Più si abbassa il baricentro piegando le gambe e più si capisce che la stabilità aumenta, la famosa “legge del metronomo” tanto cara al mio collega Luca Masserini e che tutti i corsisti della Gravity School conoscono. In più si può iniziare, dopo qualche prova, a “giocare” con la tavoletta cercando di posizionarla con la palla agli angoli oppure tutta a destra o sinistra, creando così anche delle situazioni molto simili alle contropendenze che spesso troviamo nei tracciati di gara o nei bike park. Si può cambiare il piede che sta davanti, oppure aumentare la pressione della palla per alzare la tavoletta e rendere tutto più difficile, oppure sgonfiarla per far provare l’amico neofita. Le finiture sono ottime, è solido, robusto, insomma, made in Germany… unica nota dolente, il prezzo: 599 euro. Sono veramente tanti, lo dico a Markus e lui mi risponde che la qualità, lo studio e lo sviluppo di un prodotto del genere si pagano, purtroppo. Inoltre è un investimento su noi stessi: che senso ha, dice, avere una bici da 5000 euro se poi non si ha l’equilibrio e la capacità di sfruttarla al 100%? Sante Parole! Non posso che dargli ragione, in giro si vede sempre tanta gente con mezzi e vestiti da “super pro” ma poi alla prima curva sgommano o cadono dando magari la colpa alle gomme che non sono della mescola giusta o ai freni che non sono abbastanza modulabili. Meditate gente! Investite su voi stessi e sulle capacità che potete migliorare, poi i risultati si vedranno! Prezzo a parte quindi, un attrezzo che ogni biker che si rispetti dovrebbe avere. L’idea è ottima, speriamo in qualche versione più economica, oppure… nel fai da te! Maggiori info: togu.de