Abbiamo testato i pedali a sgancio HT T1, usati da Jerome Clementz e molti altri pro dell’enduro e downhill. HT Components è certa di avere creato il pedale da enduro definitivo, scopriamo se è vero. HT Components è un nome già conosciuto qui sulle pagine di mountainbike.bicilive.it, infatti abbiamo già testato due modelli della vasta gamma di pedali presenti a catalogo: i flat Nano e gli Evo e i pedali a sgancio X1. HT è un’azienda di Taiwan e ha sede a San Diego, produce pedali flat di ottimo livello e dal 2014 ha arricchito la sua linea con dei pedali a sgancio rapido. Gli X1 e X2 hanno conquistato diversi podi in Coppa del Mondo downhill grazie ad Aaron Gwin, Troy Brosnan e altri grandi rider, ora entra nella famiglia HT anche Jerome Clementz, del quale potete gustarvi un bellissimo video con i nuovi T1 in finitura verde metallizzato. I pedali in test sono stati gentilmente forniti da Andrea Passalacqua di Rie Cycle a fine agosto e da allora hanno girato su tutte le bici test provate (circa una ventina), le bici che uso alla Gravity School e la mia “endurona” personale. Un test a lungo termine dove l’unico inconveniente riscontrato è stata una leggera scoloritura dell’anodizzazione nera, per il resto i pedali sono perfetti e girano “belli pastosi” come il primo giorno. Primo segno della qualità HT, ma su questo avevo pochi dubbi. Come sono fatti gli HT T1 La linea degli HT T1 è molto snella e moderna. Innanzitutto le misure, i T1 sono molto sottili con uno spessore di 16.8 mm al centro, mentre la piattaforma è 68 mm di larghezza per 83.5 mm di lunghezza. Dimensioni e pesi più ridotte degli X1 (369 grammi rilevati, ben 107 grammi in meno degli X1) ma stesso sistema di aggancio brevettato HT, dove la molla è solo nella parte anteriore del sistema mentre la parte posteriore è fissa. La tensione è regolabile agevolmente con una chiave a brugola da 3 mm e l’incremento è percepibile con almeno due scatti della vite. Comoda la scala graduata per evidenziare la tensione della molla. Il materiale è alluminio 6061 estruso e lavorato in maniera eccelsa al CNC, l’asse è in acciaio Cr-Mo così come le tacchette X1 incluse dal peso di 63 g e dall’ottima durata. Le X1 offrono 4° di angolo di sgancio, sono disponibili anche le X1 Float con 8° di angolo e più avanti entrerò nel “dettaglio tacchette”. La piattaforma è dotata anche di due pin sulla punta per garantire un minimo di grip in più in fase di aggancio e la scorrevolezza è affidata ad un cuscinetto a rulli e una doppia boccola DU. Una chiave a brugola da 8 mm è necessaria per avvitare i pedali alle pedivelle, attenzione che per individuare il pedale sinistro è presente una scanalatura sulla parte che va in battuta come nei Crank Brothers. Nota: le tacchette Shimano sono simili alle HT ma non funzionano, l’uso dei T1 e degli X1/X2 è da considerarsi esclusivamente con le tacchette HT. Come vanno gli HT T1 Gli HT T1 sono molto intuitivi in fase di aggancio/sgancio Come scritto nelle prime righe di questo articolo, una volta provati è difficile toglierli dalla propria bici perché gli HT T1 sono molto intuitivi, affidabili e robusti, pur essendo leggeri. Oltretutto sono molto compatti e ciò è utile nei percorsi con rocce, radici e canaline profonde. Mi è capitato di urtarli contro qualche pietra ma non ho riscontrato alcun danno, solo qualche scalfittura dell’anodizzazione. Anche nel fango che si sta asciugando, quindi quello più colloso, gli HT T1 hanno sempre garantito un buon aggancio e sgancio. Nei tre mesi di test hanno funzionato perfettamente, anche nel fango: li ho usati nelle condizioni più differenti e sulle bici più diverse, xc front, trail bike plus, enduro e dh. È bastato un po’ di spray lubrificante al sistema di sgancio di tanto in tanto per evitare rumori e nulla più. Le tacchette e l’aggancio/sgancio A differenza di alcuni pedali della concorrenza come ad esempio Crank Brothers, le tacchette X1 in acciaio sono solo leggermente consumate dopo più di venti uscite (di cui molte di una giornata intera). Ho voluto testare anche le X1 Float che offrono più libertà di movimento al piede ma la mia preferenza ricade sulle X1: con i tre modelli di scarpe utilizzati (Five Ten Maltese Falcon Race, Shimano M200 e AM45) il gioco angolare è ottimale e lo sgancio è rapido e intuitivo. Con le Float il piede è ancora più libero ma ad alcuni ciò potrebbe dare una sensazione di minor sicurezza. Un’uscita con le tacchette X2 (chiamate anche X30) ha poi tolto ogni dubbio sulla bontà del pedale: la più ferma delle tre tipologie disponibili, dona una stabilità dell’aggancio notevole, perfetta per chi prediliga una guida più controllata. La stessa tacchetta sui pedali X1 era fin troppo aggressiva e mancava quel feeling immediato mentre con i T1 finalmente HT Components è riuscita a creare il pedale plug&play, cioè lo monti e ti senti subito “a casa”, con tutte e tre le tipologie di tacchette che la casa taiwanese offre. Una volta regolata la posizione delle tacchette, l’aggancio è immediato e il “click” è ben udibile. Lo sgancio è la caratteristica che contraddistingue gli HT T1: ruotando il piede la tensione aumenta fino a rilasciare poi la scarpa in modo molto ben prevedibile, senza sorprese e garantendo sicurezza. Anche se sono presenti solo due pin frontali, nei rari momenti in cui si procede senza essere agganciati il grip è buono; ad esempio, nelle curve in contropendenza molto scivolose sgancio il piede interno, lo appoggio sul pedale e lo tengo pronto a fornire sostegno nel caso le ruote dovessero perdere aderenza. In tre mesi i T1 non si sono mai staccati inavvertitamente (con una tensione da “tutto aperto” a un quarto della scala graduata), né sui salti né sulle sezioni molto sconnesse, cosa che invece con altri modelli è accaduta, ad esempio con i Mallet Crank Brothers e le poco durevoli tacchette in ottone. Conclusioni Con un peso minore degli Shimano XTR Trail (379 g) e dei nuovi CB Mallet (419 g), un sistema di aggancio valido e intuitivo, un’ottima evacuazione del fango e una resistenza all’usura notevole credo proprio che HT Components abbia fatto centro con i nuovi T1. Sono i pedali con cui mi sono trovato meglio, alla pari degli Shimano XTR o XT ma con più grip e appoggio, molto meglio dei Time e un gradino più su dei Mallet; il sistema di aggancio è di pochissimo meno rapido di questi ultimi perché fisso (anziché rotante come nei Mallet) ma è decisamente migliore come tenuta nel tempo e possibilità di regolazione della tensione. Le undici colorazioni sono la ciliegina sulla torta, potrete scegliere l’anodizzazione che più si intoni ai vostri gusti o alla vostra mountain bike. Il prezzo di 125 euro è giustificato dalla qualità e in linea con la concorrenza. Vi terremo aggiornati nel corso dell’inverno nel caso dovessimo riscontrare problemi o segnalazioni varie. La chicca Look, feeling immediato, affidabilità e robustezza La pecca La parte esterna della piattaforma si è scolorita Ulteriori informazioniPeso rilevato 369 g la coppia. Disponibili in 11 colorazioni Il test dei pedali MTB a sgancio rapido HT T1 Comfort9 costruzione9 facilità d'uso (aggancio/sgancio)9 peso9 estetica9.5 durata9inforiecycle.itprezzo125 euro9.1Il nostro votoVoti lettori: (3 Voti)9.0