Abbiamo messo alla prova l’ultimo nato in casa Schwalbe (www.schwalbe.com) per quanto riguarda il downhill e l’enduro, stiamo parlando dello pneumatico Tacky Chan.

Si tratta di un prodotto nato in collaborazione con i migliori piloti della scena DH internazionale tra cui il vincitore della Coppa del Mondo di specialità Amaury Pierron. Trovate tutte le specifiche nel nostro articolo di presentazione.

In questa recensione vedremo come si è comportato in oltre tre mesi di test, 12 uscite tra escursioni e bike park, 420 km, 13.300 metri di dislivello positivo e 24.000 negativo.

Ecco la nostra video recensione:

Schwalbe Tacky Chan, caratteristiche tecniche

Il Tacky Chan è disponibile nei diametri 27,5″ e 29″, solo con larghezza di 2,4″ che corrisponde a un valore ETRTO di 62-584 e 62-622.

La carcassa è di tipo pieghevole con le specifiche della serie Evolution (la più pregiata di casa Schwalbe) ed è disponibile nelle versioni Super Downhill, Super Gravity e Super Trail nelle mescole Addix Soft e Ultra Soft.

I pesi dichiarati variano tra i 1.080 grammi e i 1.320 grammi.

I pesi da noi rilavati sono 1.288 e 1.257 grammi per la versione 27.5″ Super Downhill Addix Ultra Soft e 1.297 e 1.315 grammi per la versione 29″ Super Downhill Addix Ultra Soft.

Il prezzo di tutti i modelli con carcasse Super Downhill e Super Gravity è di 74,90 euro.

Le versioni con carcassa Super Trail costano 68,90 euro.

Qui l’abbiamo portato anche a 3.184 metri di altitudine all’Alta Luce in Val d’Aosta, guardate il video dell’avventura di “cicloaplinismo elettrico“.

Il test sul campo

Schwalbe ci ha inviato due coppie di pneumatici, una 29″ e una 27.5″, tutte nel modello Super Downhill con mescola Addix Ultra Soft.

Ho utilizzato i 29″ su una e-MTB Moustache Trail 9 e i 27.5″ su una Transition Patrol e su una corratec E-Power iLink 180 di cui trovate il test sulle pagine di ebike.bicilive.it. Li ho montati sia su entrambe le ruote sia solo anteriori o posteriori. Il test è quindi stato molto esaustivo con fondi, condizioni e bici diverse tra loro.

Di profilo si possono notare i tasselli centrali ribassati e i rinforzi esterni su quelli laterali.

La caratteristica principale del Tacky Chan è la maggior scorrevolezza e leggerezza rispetto al Magic Mary, ed effettivamente questo si sente anche pedalando su una bici tradizionale. Naturalmente dipende anche dalla mescola che si sceglie. Con la Addix Ultra Soft da un lato abbiamo molta aderenza, dall’altro più attrito e più consumo della gomma.

Tuttavia la durata è buona e migliore di altre gomme come ad esempio la Big Betty che abbiamo provato a suo tempo. Per chi pedala molto, al posteriore vedrei meglio un Tacky Chan con mescola Addix Soft.

Qui con il Cervino sullo sfondo per una due giorni molto “rocciosa” sempre in Val d’Aosta.

Grip da vendere ma “guida diretta”

In tutte le situazioni il grip della mescola Addix Ultra Soft è davvero molto alto e così la sicurezza nella guida.

La particolarità del disegno dei tasselli, con una fase di transizione dai quelli centrali a quelli laterali molto marcata, è quella di richiedere decisione in curva nel piegare la bici.  Qui serve caricarla con uno stile di guida aggressivo e moderno. Difatti, questo pneumatico è nato anche dai pareri dei migliori piloti al mondo che guidano proprio così.

L’altra caratteristica che ho apprezzato è la sincerità nel far capire al rider quando la gomma sta perdendo aderenza, sia all’anteriore che al posteriore.

Nel fango scarica bene, sul secco riesce a dare confidenza dove altri pneumatici fanno tirare i freni. Sui trail rocciosi è stato la mia salvezza (se vedete il video, le parti trialistiche in Val d’Aosta lo dimostrano) e anche in bike park mi sono trovato molto bene, anche perché tendo ad avere una guida comunque sempre abbastanza aggressiva e attiva sulla bici.

La trazione e la frenata, se montato al posteriore, sono molto buone pur mantenendo come accennato un’alta scorrevolezza.

Per quanto riguarda la robustezza, con la carcassa Super Downhill siamo tranquilli: nel corso dei tre mesi di test non ho mai bucato anche girando a basse pressioni (sia tubeless che camera d’aria) e su nessuna delle spalle o battistrada dei pneumatici usati ci sono tagli o segni evidenti a parte un tassello che è rimasto “affettato” da una roccia in Valsesia.

Il Tacky Chan dopo quasi quattro mesi di test, montato al posteriore su due ebike.

Conclusioni

Il Tacky Chan è un nuovo pneumatico che si inserisce nella linea di prodotti dedicati all’enduro e al downhill e lo fa affiancandosi allo storico Magic Mary. Schwalbe lo definisce uno pneumatico la cui spalla dà un “feedback diretto” e su ciò siamo d’accordo, ma io aggiungo che il Tacky Chan richieda proprio uno stile di guida diretto, specie se montato all’anteriore. Scorrevole, robustissimo, dal grip notevole, può essere la scelta adatta se siete rider moderni e magari state ricercando la massima prestazione anche in ambito gara.

Per ulteriori informazioni e consultare tutte le specifiche e le varianti di questo e di tutti gli altri pneumatici Schwalbe vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del brand tedesco.

Sempre del brand tedesco abbiamo pubblicato anche una guida alla scelta agli pneumatici enduro di Schwalbe, un articolo che parla del nuovo headquarter di Schwalbe, una news su Schwalbe e la sostenibilità.

Infine, leggi la Guida alla scelta pneumatici strada Schwalbe e la Guida alla scelta pneumatici gravel Schwalbe.

A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!