Il brand Pirelli non ha bisogno di presentazioni. Nel campo della mountain bike prosegue nell’evoluzione della sua gamma Scorpion, concentrandosi in questo caso sull’enduro e proponendo un prodotto con doppia carcassa e mescola morbida.

Non a caso Pirelli si è avvalsa del know how del francese Fabien Barel, tre volte campione del mondo e sette volte campione nazionale DH, con un titolo di campione del mondo “elettrico” UCI E-EDR World Cup fresco di quest’anno.

Abbiamo quindi messo alla prova lo pneumatico Scorpion Enduro Race M. La M sta per “Mixed Terrain” e indica un battistrada rinnovato pensato per una maggiore polivalenza, con tasselli più alti e rinforzati. Il prezzo di questo prodotto è di 89,90 euro di listino.

Abbiamo parlato dei vari pneumatici Pirelli nella nostra guida alla scelta pneumatici bici da strada, gravel, MTB e urban.

Andiamo a vedere le specifiche dello Scorpion Enduro Race M e come si è comportato nel test.

I tasselli ben spaziati permettono una buona evacuazione del fango.

Scorpion Enduro Race M, caratteristiche tecniche

La gamma di pneumatici Scorpion Race e DH, oltre che con Fabien Barel, è nata a seguito di test con atleti sponsorizzati Pirelli nei circuiti EWS (Enduro World Series) e UCI WORLD CUP DH sin dal 2021 come il Canyon CLLCTV Pirelli DH e il team italiano Rogue Racing After Skull Team.

Si tratta quindi di un prodotto orientato alla performance che ha lo scopo di aumentare la sicurezza e la sensazione di controllo in frenata e in piega.

La forma dell’Enduro Race M sul canale da 31 mm interni.

Mescola SmartEVO DH

La mescola SmartEVO DH è la formulazione specifica per enduro e downhill racing. Si tratta di una doppia mescola, molto morbida (42 Shore A) sull’esterno e una mescola più dura, di sostegno, sotto il battistrada che ha il compito di fornire supporto meccanico ai tasselli e assorbimento degli urti più significativi.

La SmartEVO DH è quindi dedicata alle gare e di conseguenza non punta alla massima durata bensì alla massima prestazione.

Costruzione DualWALL

La carcassa DualWALL è anch’essa dedicata all’agonismo, si tratta di una double-ply da 120 Tpi accoppiata a un inserto di gomma che rinforza l’area del tallone, la più soggetta a tagli e pizzicature.

La struttura DualWALL è ottimizzata per l’enduro per chi cerchi il massimo feeling col terreno ma voglia anche l’affidabilità tipica di una costruzione doppia carcassa.

Gli intagli sui tasselli forniscono quell’extra grip che però tende a diminuire una volta che il tassello si comincia a consumare e diventa più uniforme.

In pillole

  • Dimensioni: 29×2.50 (ETRTO 63-622) in test
  • Peso rilevato: 1.310 grammi (dichiarato 1.260 g)
  • Disponibile anche in 27.5×2.50 (ETRTO 63-584)
  • Utilizzo: MTB Enduro
  • Terreno: Misto
  • Montaggio: Tubeless Ready
  • Carcassa: due strati da 120 TPI
  • Costruzione: DualWall
  • Cerchietto: Pieghevole
  • Mescola: SmartEVO DH
  • Protezione: inserto in gomma sul fianco
  • Colore: Nero/Giallo
  • Prezzo: 89,90 euro

Foto di Claudio Riotti durante il test degli pneumatici Pirelli Scorpion Enduro Race M

Il test sul campo

Ho utilizzato gli Scorpion Enduro Race M su una bici da enduro tradizionale (cerchi con canale interno da 27 mm) e poi sull’ebike Moustache Trail 9 che abbiamo testato (cerchi Just con canale interno 31 mm, larghezza misurata copertone 65 mm gonfiato a 1.7 bar). Sull’enduro ho provato con camera d’aria e sull’elettrica li ho montati tubeless.

Il test si è svolto su terreni diversi e in condizioni asciutte e umide, per una durata totale di circa tre mesi. Gli Enduro Race M non sono specifici per eMTB ma uso spesso l’ebike per le prove dei pneumatici da enduro e downhill quindi ho dei riferimenti precisi anche con altre marche.

Il montaggio degli Scorpion è stato semplice utilizzando abbondante sapone e delle leve di qualità. Sulla e-MTB ho montato anche un inserto al posteriore, un prototipo che stiamo provando e di cui prossimamente arriverà la news e il test. Con l’inserto serve una buona forza per tallonare l’ultimo pezzo di pneumatico oppure conviene usare delle fascette o cinghie per facilitare tutta l’operazione.

La forma del battistrada è uniforme e piuttosto tondeggiante, caratteristica che aumenta se il cerchio è più stretto ma che non dà alcun problema nella guida.

Con 170 cm di altezza e 75 kg di peso vestito da bici, ho mantenuto pressioni da 1,2/1,4 bar all’anteriore e 1,2/1,7 bar al posteriore.

La pressione “standard” non esiste e ogni rider deve sperimentare per capire quale sia la migliore a seconda dello pneumatico, del contesto, dello stile di guida, del percorso e della bici utilizzata.

Foto di Claudio Riotti durante il test degli pneumatici Pirelli Scorpion Enduro Race M

Stesso passaggio fatto in salita: roccia viva e terra smossa ma il grip è comunque alto.

Grip e controllo

Quello che mi è piaciuto da subito dello Scorpion Enduro Race M è la sicurezza che infonde: su qualsiasi terreno il grip è alto, l’assorbimento delle vibrazioni è ottimo e da subito si guida più rilassati.

Poi, una volta che lo si impara a conoscere ci si trova ad osare di più, a spingere la bici in curva con decisione anche se il terreno è smosso e a saltare ovunque anche se l’atterraggio prevede radici o sassi.

In staccata il comportamento è molto deciso e serve una buona sensibilità, in particolare sul freno posteriore. Si possono però portare le staccate al limite e ridurre gli spazi di frenata, cosa che in gara è fondamentale per guadagnare secondi preziosi.

Altri fattori chiave sono la prevedibilità e la gestione del limite: questo è un argomento complesso perché serve molta sensibilità per capire il limite di uno pneumatico.

Difatti, percepire il limite di grip e la possibilità di controllare il drifting sono fattori tanto importanti quanto l’aderenza assoluta e quindi aspetti sempre più fondamentali nello stile di guida dei piloti nel downhill e nell’enduro moderni.

La prevedibilità dello Scorpion Enduro Race M è molto alta: non riserva sorprese. In ingresso, percorrenza e uscita di curva trasmette il grip in modo chiaro, a patto ovviamente di adottare una guida decisa e una postura corretta.

Il drifting o la perdita di aderenza è ben gestibile, si sente chiaramente quando la gomma “parte” ed è il momento di sganciare il pedale e mettere giù il piede.

Sul fango (ma non è uno pneumatico pensato per quello) lo Scorpion Enduro Race M si comporta discretamente scaricando abbastanza bene e, grazie alla mescola morbida, risulta sicuro anche su radici e rocce bagnate.

Lo abbiamo portato anche sulla neve al Mottarone (VB): anche qui ottime prestazioni!

Robustezza, affidabilità e durata

Nel test non ho mai tagliato né pizzicato. La robustezza della carcassa DualWALL permette basse pressioni senza rischi di stallonamento o preoccupazioni per botte sui cerchi, anche se personalmente preferisco avere un inserto al posteriore su qualsiasi bici stia usando.

Pur essendo doppia carcassa, all’anteriore non ho avvertito nessuna sensazione di “ovattamento” come a volte capita con gomme più robuste da downhill.

La gomma posteriore dopo due mesi di test.

Come rovescio della medaglia, la scorrevolezza è limitata e pedalando una enduro tradizionale si fanno sentire sia la mescola morbida che il peso stesso dello pneumatico.

Sull’ebike si tiene meno conto di questo parametro (anche se, a conti fatti, fa consumare più batteria) ma quello che risulta negativo è il consumo dei tasselli della ruota posteriore, che risentono del maggior peso in curva e in frenata e della spinta in trazione data dal motore.

Dove infatti la gomma anteriore risulta quasi nuova, quella posteriore mostra segni evidenti di usura dopo tre mesi.

La DH Men di Finale Ligure: il test “supremo” dell’anti-grip e delle rocce smosse: promosso!

Conclusioni

Se siete soliti attaccare la tabella portanumero alla vostra MTB e cercate uno pneumatico che permetta alte prestazioni, avete trovato quello che fa per voi. Ottimo come gomma anteriore, il Pirelli Scorpion Enduro Race M vi stupirà in quanto a grip, affidabilità, sicurezza e prevedibilità.

Anche al posteriore le performance sono al top ma cambiano rapidamente per via dell’usura e quindi sarebbe opportuno scegliere un altro pneumatico, più scorrevole e con mescola meno morbida, dall’ampia gamma Scorpion di Pirelli.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale Pirelli.

Su Bicilive abbiamo parlato anche dello pneumatico road/trekking Pirelli Angel Urban.

Inoltre abbiamo scritto un articolo su Pirelli che produce i suoi pneumatici in Italia.

Infine, per gli amanti del gravel, ecco la news sul Pirelli Cinturato gravel.

A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!