Specialized 2016: Stumpjumper FSR Expert Carbon 650b
Costruzione 90%
Allestimento65%
Appoggi86%
Salita 80%
Discesa90%
Scatto/Rilancio80%
82%Il nostro voto
Voti lettori: (18 Voti)
72%
Infohttps://www.specialized.com/ . Taglie disponibili: S, M, L
Prezzo6.090 euro

Abbiamo avuto in prova la nuova Specialized Stumpjumper FSR 2016 nella versione Expert Carbon 650b. Una bici davvero polivalente, provatela al Bike Shop Test di Roma il 24 e 25 ottobre

Specialized, brand statunitense fondato da Mike Sinyard nel 1974 a Morgan Hill in California, è una delle aziende più in vista e importanti a livello internazionale, con atleti del calibro di Alberto Contador su strada, Troy BrosnanAaron Gwin, campione di Coppa del Mondo 2015 nel downhill e Nicholi Rogatkin nel freeride, uno dei favoriti alla Red Bull Rampage 2015. 

La Stumpjumper nasce nel 1981 come una delle prime mountain bike prodotte in grande scala e da quel momento è sempre stata un’icona nel mondo delle ruote artigliate. Quest’anno la troviamo sul catalogo Specialized in tre modelli diversi, 650b, 29″ e 650b Plus, chiamata 6Fattie e della quale potete leggere il test di Davide Allegri.

La versione da noi testata è la Specialized Stumpjumper FSR Expert Carbon con colorazione “test” non importata in Italia, un peccato vista la bellezza della frinitura arancione satinato che contrasta col nero del carro e dei componenti.

Specialized Stumpjumper FSR Expert Carbon 650b, montaggio

La foto della Specialized Stumpjumper Fsr Expert Carbon 650b

La Specialized Stumpjumper Fsr Expert Carbon 650b in questa colorazione dà il meglio di sè… ma in Italia non è importata. Scelta alquanto bizzarra, a mio avviso.

La nuova “Stumpy” è la trail bike per eccellenza, ha 150 mm di escursione anteriore e posteriore e presenta un telaio in carbonio Fact 9m con passaggio dei cavi interno e il sistema SWAT (un vano porta-oggetti nel tubo obliquo più un multi tool sopra l’ammortizzatore e una falsa maglia nella serie sterzo), comodissimo per non dover portare lo zaino nei giri medio/brevi.

La bici monta il gruppo SRAM X1 e i freni a disco idraulici Shimano XT, entrambi affidabili e garantiti come qualità già da molti altri test effettuati ma non il top di gamma, che a un prezzo di 6000 euro sarebbe “quasi obbligatorio”. Le sospensioni sono la collaudata Rock Shox Pike RC e il Fox Float Factory Kashima con Autosag.

la foto del vano SWAT per contenere gli oggetti nel telaio

La porta SWAT ricavata nel tubo obliquo in carbonio, un vano incorporato nel telaio capace di contenere camera d’aria, pompa, barrette e addirittura una giacca impermeabile ripiegata

La taratura Rx Trail dell’ammortizzatore e la nuova geometria Trail con foderi bassi molto corti, il tubo orizzontale lungo e il movimento basso rendono la Stumpjumper FSR Expert Carbon 650b un mezzo molto veloce, reattivo e stabile allo stesso tempo. Sembra dei stare su una Enduro 29 “dimagrita e vitaminizzata”.

La componentistica è tutta di casa Specialized, lo pneumatico anteriore è il Butcher 650bx2,3″ e quello posteriore il Purgatory Control 650bx2,3″, perfetti ma molto leggeri di spalla, il reggisella è il nuovo e comodo Command Post IRcc da 125 mm di escursione e le ruote Roval Traverse 650b da 29 mm di canale interno.

Impressioni di guida

La nuova Stumpjumper Expert Carbon 650b è molto divertente e completa. La posizione in sella “ti fa sentire a casa” e questa è una prerogativa di tutte le bici Specialized su cui io sia salito e abbia percorso anche solo pochi metri.

Tutto è bilanciato, la larghezza del manubrio e dello stem, lo standover basso, i foderi superiori sono lavorati in modo da lasciare spazio ai talloni.

foto del comando del reggisella telescopico Command Post 2016

Il comodissimo comando del reggisella telescopico Command Post 2016

In pedalata, la “Stumpy” 2016 con l’ammortizzatore chiuso dà una resa ottima, più che con le versioni precedenti, ma anche con la modalità intermedia “trail” permette di affrontare salite e discese garantendo sempre un sostegno e un assorbimento perfetti.

Con il Fox su “tutto aperto” si avverte un leggero bobbing pedalando da seduti (ondeggiamento del carro in pedalata), ma si può comunque sprintare e pedalare fuori dalle curve e nei rilanci senza alcun problema. In salita si arrampica molto bene e la gomma posteriore ha molto grip. Il corpo è centrato sul mezzo e non servono grandi spostamenti per trovare trazione, perfino sui muri più ripidi.

foto del passaggio cavi interno e la grafica molto accattivante della Specialized Stumpjumper FSR 650b

Il passaggio cavi interno e la grafica molto accattivante della Specialized Stumpjumper FSR 650b

Ho utilizzato un SAG del 25% su entrambe le sospensioni per avere la bici reattiva, con un ritorno abbastanza veloce sia della forcella sia del Fox. Il comfort e la confidenza sono stati elevati anche sul fondo umido e scivoloso dovuto alle piogge, con la pressione delle gomme di 1,8 Atm davanti e 2 Atm dietro e camere d’aria, quindi la trasformazione in tubeless non può che dare ulteriori benefici, non solo in termini di peso.

La nuova Stumpjumper è compatibile con trasmissioni 2×10 o 2×11: il deragliatore si monta tramite il supporto Taco Blade, lo stesso della Enduro 29. Questo ha permesso di ottenere dei foderi bassi molto corti, 420 mm sulle tre taglie.

Conclusioni

Una bici polivalente, leggera (12,63 kg rilevati senza pedali) e agile che dona una grande confidenza in discesa per via dell’ottima geometria e un mix di componenti studiati e pensati per il trail rider “veloce”. Un mezzo che potrebbe essere “la bici unica” con cui fare tutto, chiaramente la qualità e lo studio che c’è dietro ad un progetto simile si pagano. Tuttavia 6.090 euro sono una cifra ragguardevole e ci saremmo aspettati forcella, freni e trasmissione top di gamma, che invece troviamo solo sulla Specialized S-Works Stumpjumper FSR Carbon 650b a 8.990 euro.

La chicca

Reattività e sicurezza, geometrie

La pecca

Montaggio non all’altezza del prezzo

A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!