Oggi sulle pagine di Bicilive.it vi presentiamo i paramani Guardian di Crankbrothers, un accessorio sviluppato per proteggere le mani del rider e mantenere il cockpit ordinato anche nei percorsi più impegnativi.

Abbiamo avuto modo di testarli sul campo, valutando sia la versione Universal che quella Integrated che ora vedremo nel dettaglio.

Guardian Universal Handguard Kit – Prezzo al pubblico 49,99 euro

Il kit Universal è pensato per offrire protezione contro rami, arbusti e ostacoli che si incontrano sui trail. L’elemento distintivo è il sistema quick release che permette un montaggio e smontaggio rapido, senza utensili, direttamente sul manubrio.

Grazie al fissaggio compatto, il cockpit rimane libero e ordinato, consentendo al ciclista di mantenere la concentrazione anche sui terreni più tecnici.

Quello che è contenuto nella confezione dei paramani Universal.

Il kit prevede le seguenti regolazioni e include inoltre:

  •  Handguard Extender, un’estensione che aggiunge 12 mm di spazio utile per chi ha mani o dita più grandi.
  •  Regolazione laterale con 33 mm di escursione per posizionare i paramani in base al punto di fissaggio sul manubrio.
  •  Regolazione verticale, con due posizioni che consentono fino a 12 mm di variazione in altezza, oltre alla regolazione rotazionale garantita dal sistema quick release.
  •  Due punti di fissaggio per adattarsi alla maggior parte delle leve freno.
  •  Attacco da 22,2 mm con sistema quick release per installazione e rimozione rapide.

La versione Integrated.

Guardian Integrated Handguard Kit – Prezzo al pubblico 59,99 euro

Per chi preferisce una soluzione ancora più pulita, Crankbrothers propone il kit Integrated.

In questo caso il fissaggio avviene tramite il collarino interno delle manopole lock-on (per la compatibilità ci sono diversi adattatori per permettere di integrarsi con le manopole dei principali produttori), eliminando supporti aggiuntivi e mantenendo il cockpit minimale. Questo è utile soprattutto sulle eMTB per via della presenza del comando delle assistenze assieme a quello del reggisella telescopico.

Il contenuto della scatola degli Integrated.

Il sistema integrato combina protezione e praticità:

  • Montaggio e smontaggio rapidi grazie all’innesto diretto sul lock ring.
  •  Paramani regolabili con 33 mm di movimento laterale.
  •  Due posizioni di montaggio per adattarsi alle leve freno.
  •  Estensione inclusa per mani e dita più grandi.
  •  Possibilità di regolazione rotazionale illimitata tramite i collarini Guardian lock ring.
  •  Compatibilità con circa il 90% delle manopole lock-on sul mercato, grazie ai 4 diversi shim (spessori) forniti.

Un sentiero particolarmente invaso dalle piante verso la fine di settembre.

 

Impressioni di Matteo Cevenini

Ho utilizzato principalmente la versione Integrated dei paramani sulla mia eMTB, in quanto lo spazio disponibile sul manubrio è leggermente inferiore rispetto a quello delle bici muscolari.

Ho dovuto comunque spostare di poco il comando mini Remote di Bosch dalla sua posizione abituale, poiché il collarino risulta leggermente più largo, anche se non in maniera significativa.

L’aspetto estetico rimane complessivamente “pulito e ordinato”; premesso ciò, si tratta di un tipo di accessorio che deve piacere.

Molti amici che conosco infatti criticano i paramani perché a loro avviso modificano troppo l’estetica della bici.

Personalmente, non ho mai considerato l’estetica come un aspetto centrale: per me prevale l’utilità, anche perché provengo dal motocross dove li utilizzavo regolarmente in gara senza particolari problemi su tracciati ricchi di sassi.

Nei giri in mountain bike tipicamente enduro, con trail stretti all’interno del bosco, considero un vantaggio avere le mani protette da eventuali urti accidentali contro i rami e le frasche.

Inoltre, soprattutto nei mesi estivi, quando la vegetazione tende a restringere i sentieri, mi è capitato più volte di trovarli utili per evitare che rovi o spine si impigliassero nei guanti o ferissero le mani.

Il montaggio è semplice, anche grazie alle istruzioni fornite dal produttore. Nonostante ciò, pur avendo seguito le indicazioni di serraggio, ho dovuto stringere ulteriormente la vite di tenuta dei collarini per evitare che i paramani ruotassero dopo l’impatto con ostacoli sul percorso.

Il consiglio, comunque, è di non serrare troppo: in caso di caduta infatti è meglio che i paramani possano muoversi leggermente, evitando così di rompersi (un po’ come avviene con le leve freno). Per trovare il giusto equilibrio sono state necessarie un paio di uscite.

Un altro aspetto da considerare è l’ingombro laterale. Per chi trasporta la bici in furgone può essere necessario modificare leggermente la posizione di carico; nel mio caso, utilizzando un portabici interno, ho risolto ruotando verso il basso uno dei due paramani.

Per quanto riguarda la versioine Universal, ho avuto modo di provarla sulla mia bicicletta muscolare che uso in bike park una YT Capra Core 4. Ovviamente in questo contesto non sono un accessorio indispensabile, ma ho potuto apprezzare la facilità di montaggio/smontaggio offerta dai collarini quick release, veramente comodi. Grazie a questo sistema ho trovato molto pratico sia regolarli in quanto non è necessaria la chiave a brugola e rimuoverli in caso di interferenza, dovendo caricare la bicicletta all’interno del furgone.

Alla domanda “li consiglieresti?”, la mia risposta è: dipende. Molto influiscono i sentieri che si frequentano e il periodo dell’anno. Mi riservo di testarli anche nelle giornate più fredde dell’inverno, quando potrebbero offrire un minimo di protezione dall’aria.

Impressioni di Claudio Riotti

Le mie impressioni sono pressoché identiche a quelle di Matteo: sono d’accordo sul fatto che i paramani diano alla MTB un look strano che o piace o si odia. A me non dispiace, anche se danno un carattere un po’ troppo racing per l’uscita magari tranquilla in stile “cicloturismo” che a volte mi piace fare con la mia compagna.

Anche io provengo dal mondo del cross/enduro ed era normale averli sulla moto. Qui non abbiamo sassi sollevati dai rider che ci sorpassano sgasando ma vi assicuro che durante l’estate mi sono serviti parecchie volte: rami, liane piene di rovi, frasche con foglie che pungono, piante alte di ortiche sono state tenute alla larga dalle mie mani (a volte guido senza guanti ma il 90% del tempo li indosso) con grande soddisfazione del sottoscritto e soprattutto senza fare quegli equilibrismi a una mano sola che si fanno per evitare i rovi e le spine.

Personalmente prediligo la versione Integrated utilizzata con le manopole Peaty’s che abbiamo testato. Nessun problema di montaggio, è tutto estremamente semplice.

Non li tengo a filo con la manopola (visti da sopra) ma un 5 mm più interni, così che quando appoggio la bici al muro questa appoggia sulla manopola e non sul paramano, restando stabile.

La versione Universal è più comoda se abbiamo l’idea di metterli e toglierli all’occorrenza ma occupa parecchio spazio sul manubrio: la vedo bene per bici da enduro tradizionali dove non c’è il problema del comando delle assistenze.

Infine, ormai siamo a novembre e non posso che confermare il fatto che i Guardian riducano, seppur di poco, l’effetto windchill ovvero l’aria fredda sulle dita, per cui continuerò ad usarli anche se la vegetazione in inverno tende a essere meno invadente.

Per approfondire su questo accessorio e per conoscere le proposte di Crankbrothers vi suggeriamo di guardare il sito ufficiale.

Fa piacere vedere un packaging interamente in carta riciclabile.

Altri link utili

Inoltre se vi è piaciuto questo articolo vi suggeriamo di leggere anche i nostri precedenti articoli e test di alcuni prodotti Crankbrothers ai link riportati qui sotto:

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A proposito dell'autore

Dopo aver ritrovato il piacere di pedalare la MTB nel 2017 all’età di 44 anni, la passione per “le ruote grasse” mi ha spinto a frequentare i trail con costanza. La montagna e i bike park, hanno orientato sempre più il mio coinvolgimento verso il gravity. La bicicletta, la sua manutenzione e l’attrezzatura per il biker, ormai sono diventati il mio interesse principale.