Il test dell’inserto protezione cerchio Tannus Armour Tubeless Claudio Riotti 13 Gennaio 2021 Test Articolo sponsorizzato Tannus (www.tannusitalia.it) è un’azienda coreana famosa per gli pneumatici pieni airless e gli inserti. Dopo la nostra recensione dell’inserto Tannus Armour per ruote MTB ed ebike che si utilizza con la camera d’aria, abbiamo messo alla prova la versione Armour Tubeless da utilizzare quindi senza camera d’aria ma con liquido sigillante. Si tratta di un inserto a base polimerica dal nome “Aither 1.1” disponibile in due versioni 27.5″ o 29″ che pesa circa 150 grammi, offre 20 mm di protezione ed è disponibile al prezzo di 49,90 euro l’uno. Vediamolo nel dettaglio e come si è comportato nei tre mesi di test. Inserto Tannus Armour Tubeless, dettagli Il Tannus Tubeless viene definito come un inserto che “fluttua” tra copertone e cerchio. La descrizione è abbastanza calzante visto che a differenza della maggior parte dei sistemi di protezione del cerchio della MTB che aderiscono al cerchio, l’Armour Tubeless ha una forma con sezione a “U” con due ali. La sua forma, una volta montato, crea così due camere d’aria all’interno della gomma collegate dai cinque fori che circondano l’inserto. La sezione dell’Armour Tubeless mostra i due spazi che si creano nello pneumatico. Come si vede dalla foto, le ali si inseriscono nei bordi dello pneumatico mantenendo il corpo centrale distante. In questo modo l’Armour Tubeless ripara il cerchio dagli impatti, fa diminuire le stallonature e le pizzicature e offre al contempo sostegno a tutto lo pneumatico permettendo pressioni minori, quindi più grip. Inoltre l’inserto è studiato per assorbire al massimo le vibrazioni e diminuire la resistenza al rotolamento, rendendo la guida più confortevole e adattandosi al terreno in maniera molto naturale. Tannus dichiara che dai test condotti la resistenza al rotolamento rispetto a un sistema tubeless è minore del 3%. Uno dei cinque fori presenti sul Tannus Armour Tubeless per far fluire il lattice. Armour Tubeless: caratteristiche tecniche in pillole Materiale: Aither 1.1 Due versioni, 27.5×2.10-2.60 (53/65 -584) e 29×2.10-2.60 (53/65-622) Peso versione 27.5″: 150 grammi Peso 29: 160 grammi Dimensioni canale cerchio compatibili: 23-35 mm Resistente al lattice Cinque fori per la circolazione del lattice Non assorbe liquido sigillante Dotato di fori per passaggio lattice Installazione semplice Non richiede valvole specifiche 20 mm di protezione extra anche in caso di run-flat Prezzo: 49.90 euro L’installazione è semplice e non richiede sforzi particolari. Test Armour Tubeless: installazione e prova Sono alto 170 cm e peso 75 kg vestito da bici con casco, ginocchiere e zaino. Ho montato il prodotto sulla mia bici da enduro dotata di ruote Stan’s No Tubes Flow S1 con canale interno di 29 mm. I copertoni utilizzati sono stati dei Maxxis Minion DHR/DHF EXO+ 2.5″ WT MaxxTerra 3C e Schwalbe Nobby Nic EVO SuperTrail da 2.35 Addix Soft”. Le pressioni utilizzate sono state di 1/1.2 bar anteriori e 1.4/1.6 bar al posteriore, cambiando in base alle condizioni meteo e dei percorsi. A seconda delle dimensioni e delle tipologie di inserti, nella mia esperienza ho trovato alcune difficoltà nell’installazione dei vari salsicciotti. Con l’Armour Tubeless invece non ho avuto problemi particolari, ho utilizzato una sola levetta. L’accortezza è inserire bene il Tannus nel canale del cerchio e schiacciarlo bene quando si tallona. Altro consiglio: usare copertoni già un po’ rodati e nel caso di pneumatici nuovi è meglio prima installarli, gonfiarli e farli tallonare, dopodiché andate a stallonare uno dei bordi e inserite l’inserto. Provate a gonfiare e a far tallonare lo pneumatico sul cerchio, se tiene e gira dritto allora terminate con l’aggiunta di lattice dalla valvola, rigonfiate e il gioco è fatto. Non servono valvole tubeless particolari come su altri inserti. Il materiale dell’Armour Tubeless è piuttosto rigido e resistente, pur restando adattabile alla forma del canale e dello pneumatico. Con i 29 mm interni dei miei cerchi accoppiati agli pneumatici sopracitati (da 2.5″ e 2.35″ di sezione) c’è abbastanza spazio per il Tannus e quindi il montaggio è alla portata di tutti. Nel caso di sezioni più strette ci sarà da insistere un po’ di più per ritallonare lo pneumatico ma nulla di impossibile. Con gomme da 2.6″ e cerchi da 35 mm l’installazione è più semplice. Salti, drop, pietraie, sponde… non ci siamo fatti mancare nulla durante i mesi di test dell’Armour Tubeless. L’Armour Tubeless in test sui sentieri Se siete abituati al tubeless, con questo inserto troverete una grande differenza nel senso positivo: si hanno gli stessi benefici del tubeless, quindi riparazione “automatica” delle forature e dei piccoli tagli grazie al lattice, sommati però alla protezione al cerchio e a una stabilità maggiore dello pneumatico in curva. Paragonando le prestazioni a quelle di un inserto cilindrico o rettangolare “pieno”, le sensazioni di guida sono simili ma diverse: con entrambi c’è una netta riduzione delle vibrazioni sui fondi smossi come ghiaia o sulle piccole asperità, ma con l’Armour Tubeless questo smorzamento si trasferisce anche su sconnessioni medie e medio-grandi. Cambia anche il comportamento alle alte velocità e nella guida al limite: il salsicciotto pieno ha un effetto smorzante degli urti che è “progressivo” mentre l’Armour Tubeless è come se fornisse più sostegno “a metà corsa” per poi resistere meno verso la fine della sua corsa. Questa non è per forza una pecca anche perché il “fine corsa” dell’Armour Tubeless non è mai uno “sdeng” del cerchio sulla roccia ma più un “thump” di tutto il sistema che lavora e assorbe l’impatto. Il peso è di 150 grammi nella versione 27,5″, 160 grammi in quella da 29″. Quello che mi è piaciuto è che l’Armour Tubeless ha più “vividezza” se mi passate il termine, mi spiego meglio: altri inserti sembrano più “sordi” e pesanti, mentre l’Armour Tubeless scorre molto bene, si nota poco in pedalata all’interno della ruota e allo stesso tempo in curva sostiene la spalla dello pneumatico molto bene, a patto di non scendere troppo di pressione. Tannus ha condotto in laboratorio i vari test che trovate sulle loro pagine a riguardo delle varie caratteristiche, tra cui la citata minore resistenza al rotolamento: a livello di sensazioni ribadisco che la scorrevolezza è molto buona ma sul campo non mi sembra migliore di quella di un tubeless normale, anche perché comunque si aggiungono 150 grammi alla ruota e sono masse in rotazione. Di certo siamo nel campo delle sensazioni e quindi è tutto molto soggettivo. Riguardo comunque al peso, questo rimane tuttavia trascurabile se mettiamo sulla bilancia tutti i pro che l’Armour Tubeless fornisce. Il test si è svolto anche sulla neve e le prestazioni sono ottime con pressioni minori, sostegno e molto più grip. Da segnalare Nessuna foratura, nessun danno o taglio sulla superficie dell’Armour Tubeless dopo tre mesi di test intensi; Nessun aumento di peso significativo e quindi nessun assorbimento del lattice; Con la Nobby Nic e 1.4 bar al posteriore c’è stato un caso di perdita di pressione totale della gomma a causa di uno stallonamento. Ne ho approfittato per testare l’Armour Tubeless in runflat (vedi sotto). Avendo il cerchio precedentemente bozzato, non sono riuscito a ritallonare la gomma, quindi ho deciso di estrarre l’inserto e inserire una camera d’aria, nello specifico una camera d’aria super leggera Schwalbe Aerothan. Da questa esperienza consiglio di non utilizzare pressioni troppo basse se avete una guida aggressiva su percorsi con sponde e compressioni; In runflat (quindi senza aria nello pneumatico) con l’Armour Tubeless al posteriore si riesce a procedere abbastanza bene per finire la discesa o la prova speciale se siamo in gara, senza troppe botte al cerchio. In piano si pedala discretamente. Se non si ha aria nella ruota anteriore c’è un effetto deriva piuttosto pronunciato che rende difficoltosa la guida in curva; In caso estremo di squarciamento gomma o cerchio che non tiene, l’Armour Tubeless si estrae facilmente e non mi ha dato particolari problemi a parte il doverlo piegare e fissare sullo zaino per poter continuare il giro. Qui il consiglio è portarsi sempre una utilissima cinghietta come quelle che si trovano sui pedali a gabbietta, sempre presente nel mio zaino o marsupio. Test inserto protezione cerchio Tannus Armour Tubeless: conclusioni L’azienda coreana Tannus mette a segno un altro punto con l’Armour Tubeless, un inserto con un design diverso che fornisce protezione al cerchio, smorzamento delle piccole e medie vibrazioni e sostegno alla spalla dello pneumatico. È resistente, semplice da montare e ha un peso di 150 grammi che non si avverte in pedalata. A parità di pneumatici, l’Armour Tubeless dà più grip in quanto si può scendere di pressione rispetto al tubeless normale ma non bisogna eccedere specialmente con guida aggressiva e gomme leggere, pena lo stallonamento. Il prezzo di 49,90 euro è buono vista la durata, eventualmente aggiorneremo il test nel caso dovessero esserci ulteriori considerazioni nei prossimi mesi. Per maggiori informazioni visita il sito internet ufficiale Tannus Italia.