Abbiamo messo alla prova il sistema Abs ROC by Deaneasy, un tubolare in foam da inserire nei pneumatici tubeless concepito per preservare il cerchio, migliorare il grip girando a pressioni più basse, prevenire le stallonature e diminuire le pizzicature del copertone.

Abs ROC è uno dei sistemi di protezione per il cerchio della mtb presenti sul mercato ed è da poco diventato un prodotto Deaneasy, grazie all’acquisizione del 50% del marchio da parte dell’azienda veronese, che ora si occupa della distribuzione e degli ulteriori sviluppi. Abs ROC è patent pending, ovvero in attesa di brevetto.

foto del sistema protezione cerchio mtb Abs ROC

Ecco come si presenta il sistema protezione cerchio mtb Abs ROC. Si tratta di un polimero di nuova generazione, made in Italy.

Che cosa è e cosa fa Abs ROC

L’ideatore e sviluppatore, Alessandro Bonarotti di Genova, tecnico e rider dalla lunga esperienza anche nel campo agonistico, ha definito Abs ROC come un “Multi performance technofoam ring for tubeless tires” che potremmo tradurre in “Anello multifunzione in tecno foam per gomme tubeless“. Il sistema è prodotto in Italia.

Si tratta di un polimero di nuova generazione realizzato con il processo produttivo del “carotaggio“. Questo processo non è paragonabile né allo stampaggio né all’estrusione, tecniche più economiche utilizzate per alcuni degli altri sistemi in commercio.

È infatti grazie al carotaggio e alle varie fasi di lavorazione che Abs ROC acquisisce le proprietà che sono riportate in questo test.

La destinazione d’uso del sistema è ampia: downhill, enduro, cross country. È disegnato per essere utilizzato su ruote native o convertite in tubeless, pneumatici tubeless o tubeless ready e qualsiasi tipo di lattice (preferibilmente privo di ammoniaca). Funziona con ogni tipo di valvola tubeless.

È disponibile in tre formati, cross country/marathon per coperture da 1,9″ a 2,2″, enduro/downhill per gomme da 2,3″ a 2,5″ e plus per pneumatici da 2,6″ a 3,0″.

Sono in fase di ultimazione e saranno presto disponibili al pubblico altre due versioni più leggere dedicate ad un uso “race” che testeremo quanto prima.

I formati ruota vanno dal 26″ al 29″ ma, pensando alle bici da bambino, si adatta anche a ruote più piccole.

Vantaggi e peso Abs ROC

L’utilizzo di Abs ROC permette diversi vantaggi:

  • aumento del grip
  • protezione del cerchio
  • è possibile girare a basse pressioni
  • aumenta la precisione di guida
  • evita l’effetto burping, cioè che lo pneumatico si deformi
  • funge da sistema anti stallonamento
  • elimina le vibrazioni ad alta frequenza che penalizzano il comfort nella guida
  • permette di utilizzare pneumatici con carcassa più leggera

Essendo costituito da questo polimero a bassa densità ma molto resistente, Abs ROC pesa circa 165 grammi per ruota nella versione 27,5″ ed ha una attesa di vita di 2000 ore di utilizzo o un’ora di runflat, quindi discesa senza aria, calcolato su un rider di 80 kg di peso.

foto del sistema abs roc nel montaggio

Il montaggio risulta molto semplice, basta tagliare Abs ROC a misura del cerchio e assicurare i due estremi con una fascetta.

Installazione e montaggio Abs ROC

Abs ROC si presenta come un tubo di foam con sezione rassomigliante a una “H”, ovvero intagliato nella parte superiore e inferiore. Nella confezione troviamo il foam di lunghezza maggiore del cerchio della ruota, un adesivo e una fascetta per chiuderlo.

L’installazione è molto semplice, basta tagliarlo a misura del cerchio con un taglierino e unire i due capi con una fascetta, dopo aver creato un foro passante su entrambe le estremità mediante un cacciavite. Le versioni più recenti commercializzate presentano già i due fori e il materiale è di colore verde acido.

Il sistema va inserito come una normale camera d’aria nel pneumatico; gli intagli sul materiale lasciano spazio per il lattice e creano il sostegno al copertone.

Prima di tallonare il copertone è opportuno inumidire Abs ROC con dell’acqua per facilitare l’operazione, ma nel mio caso non è stato necessario, il montaggio è agevole se si ha un minimo di manualità e familiarità con queste operazioni basilari.

Abs ROC: pressioni consigliate

Le pressioni dei pneumatici sono sempre molto soggettive ma dopo il test consiglio a chi provi Abs ROC di utilizzare quelle indicate. Abs ROC le consiglia per un rider di 80 kg e su ruote con coperture leggere (ad es. Maxxis Exo):

  • Formato XC/XCM: anteriore 1,1 bar; posteriore 1,3 bar
  • Formato EN/DH: anteriore 1,2 bar; posteriore 1,4 bar
  • Formato PLUS: anteriore 0,8 bar; posteriore 0,9 bar
foto del sistema abs roc per proteggere il cerchio mtb in sezione

Il polimero Abs ROC è creato con la tecnica del “carotaggio”, quindi non è estruso né stampato. È molto duttile ma resistente.

Il test del sistema di protezione cerchio Abs ROC

Il mio peso è 71 kg in assetto di riding e amo la guida attiva, mirata più a saltare gli ostacoli che a passarci sopra. Per più di un mese ho utilizzato il sistema su diverse tipologie e condizioni di terreno, a pressioni da 1,1/1,3 bar anteriore e 1,4/1,6 bar posteriore. Il miglior compromesso, in base al mio stile di guida e con le coperture usate, è di 1,2 bar davanti e 1,5 dietro.

Visto che il produttore consiglia tali pressioni mi è sembrato ovvio partire subito da questi valori, tenendo presente che una pressione più alta non consentirebbe di beneficiare dei vantaggi di Abs ROC.

Installazione e smontaggio dell’Abs ROC

Inizialmente ho montato Abs ROC sulla mia bici da enduro con ruote da 29” e cerchi dal canale interno di 29 mm. Le coperture montate sono una Schwalbe Magic Mary da 2,4″ all’anteriore e al posteriore una Michelin Wild da 2,35″ che abbiamo testato in questo articolo.

L’installazione è stata semplice,  il montaggio non richiede particolari abilità. Non è necessaria alcuna modifica alla valvola tubeless, può essere utilizzata qualsiasi valvola presente sul mercato. Dopo aver tagliato Abs ROC alla lunghezza adatta al cerchio si blocca il tutto con una fascetta.

Per i più esperti il produttore riferisce che è possibile anche incollare le due estremità per vulcanizzazione (per mezzo di phon ad alta temperatura). Dopodiché si aggiunge il liquido, si fa girare la ruota ed è pronto; queste ultime sono le stesse operazioni di un classico montaggio tubeless.

Dopo un mese ho installato nuovamente i due foam nelle ruote da 27,5” con canale interno da 25 mm dell’altra bici da enduro che utilizzo, tagliando la parte eccedente. Le coperture sono Maxxis High Roller 3C ed EXO TR da 2,3″. Volendo si può tornare alla lunghezza da 29″ grazie alla vulcanizzazione o l’uso di altre due fascette.

Sia sul canale largo 29 mm che in quello standard non ho avuto alcun problema, l’unica accortezza è, se i pneumatici sono nuovi, quella di farli tallonare prima da soli (quindi senza i foam) per iniziare a dargli una forma.

Sulle gomme con meno volume come le Maxxis, lo spazio che rimane all’interno della copertura è poco, serve un po’ più di pressione e manualità per montare la gomma ma nulla di straordinario.

foto del sistema protezione cerchio mtb Abs ROC installato

Togliere e mettere Abs ROC è un’operazione semplice, sia su cerchi larghi che stretti. Qui il canale è da 29 mm interni.

In salita

Passando da un sistema tubeless all’Abs ROC, i 185 grammi per ruota sulle 29” (e 165 g sulle 27,5″) si percepiscono sensibilmente per via delle basse pressioni di utilizzo ma ciò non costituisce un problema in un contesto trail/enduro.

I benefici iniziano a sentirsi sulle salite tecniche, dove il grip è notevole grazie alle pressioni minori e al copertone che “avvolge” gli ostacoli.

Già questo fa chiudere un occhio sul peso anche ai “grammomaniaci”, ma ricordiamo che a breve sarà disponibile la versione di Abs ROC più leggera (circa 130 grammi per il formato enduro 27,5“) che testerò personalmente, aggiornando questo articolo.

In piano e nei rilanci

Nella guida su single track il sistema Abs ROC crea una sorta di “tappeto magico” che spiana le asperità e dona un comfort notevole. Nei rilanci il maggior grip crea un leggero attrito lievemente avvertibile, la reattività delle ruote cala leggermente rispetto al sistema tubeless.

In discesa

Veniamo al punto saliente, la guida in discesa: le sensazioni sono ottime: più grip, più comfort, un assorbimento dei grossi impatti che nei primi momenti lascia un po’ stupiti ma che giro dopo giro dona una sicurezza impareggiabile. Abs ROC garantisce una spalla più sostenuta anche a basse pressioni ed evita che il pneumatico possa stallonare.

È come se la bici acquisisse più escursione e in generale tutte le vibrazioni vengono nettamente smorzate. La sensazione di fastidio a braccia e mani sulle brake bumps si riduce, a tutto vantaggio del rider che in definitiva si stanca meno.

Non esagero dicendo che con Abs ROC ho iniziato ad andare più forte, ma senza alcuna fatica e senza oltrepassare i miei limiti, proprio perché l’aderenza delle ruote aumenta e non ci sono problemi a passare o atterrare su qualsiasi cosa in velocità. Nelle curve senza appoggio il feeling è ottimo, la bici resta incollata al terreno.

Runflat

Se utilizzato senza aria a causa di un taglio nel pneumatico il sistema permette di pedalare abbastanza bene nei rettilinei in piano, non senza un notevole attrito. Nelle curve, se la gomma a terra è quella anteriore, bisogna prestare molta attenzione. In discesa sui tratti dritti è come avere una gomma un po’ sgonfia, si scende con cautela ma senza grossi problemi, ovviamente nulla di lontanamente paragonabile ad una gomma tubeless a terra.

In un contesto di enduro o DH agonistico, se si perde pressione sulla gomma posteriore si può ancora finire la prova, sicuri che il cerchio non rischi danni grazie alla protezione del foam. Il copertone resta tallonato. Per l’anteriore la protezione è identica ma la perdita di aderenza della ruota è maggiore.

In definitiva la prestazione in runflat è buona ma la considero una misura di emergenza.

foto del sistema abs roc, peso e robustezza

L’unico taglio in un mese di test, provocato forse nel montaggio, e il peso del 29″ nel colore commercializzato, verde acido: 183 grammi.

Durata sistema Abs Roc

Durante test, in cui ho anche provato pressioni molto basse, non ho avuto mai nessun problema: né tagli né forature, soprattutto non ho mai sentito sbattere il cerchio sui sassi neanche nelle pietraie più infide, come quella della PS “Carla” a Tavernerio (CO) dove si è svolto il campionato italiano enduro lo scorso anno. Nessuna stallonatura improvvisa.

Dopo un mese di uso intenso ho smontato Abs ROC per controllare il suo stato e solo in quello posteriore ho notato un unico piccolo taglio: non ho la certezza che questo taglietto sia dovuto al montaggio piuttosto che all’utilizzo. Per il resto sembrano come nuovi.

Mi sono naturalmente chiesto cosa fare in caso di taglio ampio del copertone durante un lungo giro con salite e discese, scenario in cui è impensabile continuare in modalità runflat: togliere Abs ROC e inserire una camera d’aria è questione di pochi minuti, l’unico inconveniente è il dover riporre il foam nello zaino.

Un sacchetto di plastica o la sua sacca verde in dotazione in questi casi potrebbero essere molto utili, per evitare di sporcarsi con il lattice e poter ripiegare il foam a dimensioni ridotte.

Va tenuto in considerazione che l’eventualità di una foratura con questo sistema è davvero remota.

Conclusioni

Il sistema Abs ROC è un prodotto valido e ben concepito, consigliato a chi cerchi più grip, comfort e voglia la certezza di proteggere i cerchi della mtb. Il peso è ridotto e il sistema inserito nelle ruote non influenza le prestazioni e il comportamento della bici durante un uso trail, enduro o downhill.

In più Abs ROC mantiene il copertone in sede e garantisce un ottimo sostegno alla spalla, permettendo di utilizzare anche pneumatici più leggeri e quindi risparmiando peso.

Il fatto che molte squadre e piloti importanti di enduro e non, italiani e internazionali, stiano scegliendo questo prodotto, ne conferma la qualità e le sue ottime prestazioni.

Ricordiamo ad esempio tra i tester e utilizzatori di Abs ROC Vittorio Gambirasio, vincitore del circuito e-Enduro lo scorso anno, e Gaia Ravaioli, esperta di come vincere una gara 24H, 1° posto alla 24H Wembo 2017 a Finale Ligure e detentrice quindi del titolo di campionessa mondiale 24H Solo.

Il prezzo di 149 euro la coppia può sembrare elevato ma è in linea o più basso di quello dei vari sistemi disponibili: su questo aspetto va tenuto conto che Abs ROC, diversamente da alcuni prodotti sul mercato, è un polimero di nuova generazione, è prodotto in Italia con tecniche particolari ed è oggetto di patent pending.

Per il cliente finale è sempre possibile acquistare anche solo un foam per provarlo, così da comprenderne i vantaggi e poi decidere. NOn è escluso che le prossime versioni possano scendere di prezzo.

Per maggiori informazioni su Abs ROC visita la pagina ufficiale.

Si ringraziano i negozi Edencicli di Legnano (MI) e Rock&Road Bike di Paderno Dugnano (MI) per l’assistenza fornita.

Cosa ci è piaciuto:

Grip, protezione e anti stallonamento.

Cosa non ci ha convinto:

Su asfalto la scorrevolezza è leggermente ridotta.

Test sistema di protezione cerchio Abs ROC by Deaneasy
Protezione cerchio10
Grip9
Peso7
Scorrevolezza7
Anti stallonamento9
Smorzamento vibrazioni9
Prezzo
  • 149 euro la coppia
8.5Il nostro voto
Voti lettori: (1 Vota)
9.5

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A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!