Dal vastissimo catalogo CST Tires, azienda che in Italia è distribuita da BIS Srl, abbiano scelto di testare un pneumatico lanciato lo scorso anno (qui la news) davvero molto interessante, specialmente per il suo rapporto qualità prezzo: il CST Gravateer.

Il Gravateer è infatti la scelta perfetta per i ciclisti che vogliono massimare le prestazioni in discesa senza spendere una fortuna, dato che i pneumatici da MTB ultimamente stanno arrivando a cifre davvero alte.

Il prezzo infatti del Gravateer è di 39 euro nella versione con cerchietto rigido e 59 euro nella versione con cerchietto pieghevole TLR da noi testata.

La tecnologia 3C (Triple Compound, tripla mascola) e la costruzione a carcassa doppia rinforzata, a detta dell’azienda, offre il giusto bilanciamento di grip, durata e velocità per performance ottimali su ogni tipologia di terreno: un risultato che nasce dall’esperienza ultra-cinquantennale del marchio taiwanese.

Andiamo a vedere se è davvero così nel nostro test sul campo.

CST Gravateer, caratteristiche tecniche

  • Misura: 27.5×2.50 e 29×2.50
  • ETRTO: 64-584 e 64-622
  • Cerchietto: rigido (NO TLR) o pieghevole (TLR/Tubeless ready)
  • Tripla mescola 3C
  • Tecnologia DH con rinforzo EPS
  • Colore: nero
  • Peso pneumatici in test: 1450 g (27,5×2.50″) e 1520 g dichiarati e rilevati (29×2.50″) versione TLR
  • Prezzo con cerchietto rigido (NO TLR): 39 euro (iva inclusa)
  • Prezzo con cerchietto pieghevole (TLR/Tubeless ready): 59 euro (IVA inclusa)

Il test sul campo

Ho montato il Gravateer nella versione 29×2.50 3C TLR su una e-MTB Moustache Trail 9 e su una e-MTB Moustache Game, oltre che sulla MTB Rockrider FEEL 900 LT che abbiamo recentemente testato.

Come riferimento, sono alto 170 cm, uso una taglia M e peso circa 74 kg vestito con marsupio, casco e protezioni. Potete vedere le mie uscite sul mio profilo Strava.

Ho messo alla prova il Gravateer in ogni condizione, asciutta e umida, su praticamente qualsiasi superficie: rocce compatte, terreni smossi, fondi morbidi e duri ma anche su trail con ostacoli artificiali e su sentieri naturali di terra scura e aghi di pino.

Generalmente uso degli inserti in entrambe le ruote, nello specifico i Vittoria Air-Liner Protect Enduro e Downhill che abbiamo testato in passato.

Per questa prova però ho montato una coppia di Gravateer, anteriore e posteriore, solo in modalità tubeless, senza inserti.

FFoto di Claudio Riotti durante il test del pneumatico da MTB di CST chiamato Gravateer, in salita.Salita

Il Gravateer presenta dei tasselli centrali a rampa disposti a file di due e di tre per una minore resistenza al rotolamento e dei tasselli laterali a disegno alternato “a L” e con scanalature, progettati per ottenere la massima aderenza in curva.

La scorrevolezza è tutto sommato buona ma, dato il suo peso, lo vedo più come uno pneumatico per e-MTB o per un uso MTB tradizionale prettamente discesistico come bike park e risalite meccanizzate.

Questo perché in salita, con una MTB da enduro normale, è piuttosto faticoso da pedalare. Sia il peso di 1.500 grammi a ruota e sia la mescola 3C e quindi l’attrito a terra, rendono l’ascesa lenta e serve mettere gamba e pazienza per gustarsi poi la meritata discesa.

Le cose cambiano se lo si monta su una e-MTB da enduro dove le prestazioni di grip sono molto buone. La disposizione della tassellatura e dei suoi numerosi intagli (sipes in inglese) unita alla mescola 3C creano aderenza anche sulle superfici viscide come rocce e radici.

Molti si lamentano che un copertone più pesante può incidere sul consumo della batteria: preferisco avere qualche grammo in più sulle ruote ma più sicurezza e protezione dalle forature; ugualmente accetto un piccolo incremento nei consumi che però viene vinto a mani basse da una guida molto più divertente grazie alle pressioni inferiori e il grip che ne deriva.

Foto di Claudio Riotti durante il test del pneumatico da MTB di CST chiamato Gravateer, in discesa nel bosco.In discesa

Difatti, grazie alla carcassa robusta si possono usare pressioni basse e avere sia molto grip sia un ottimo assorbimento delle piccole vibrazioni.

Sono pneumatici davvero “strong” e non ho avuto nessun problema di stallonamenti o forature durante tutto il test.

Qualche occasionale botta al cerchio è arrivata, è normale, ma senza danni evidenti: poi dipende molto dalla guida e dalle pressioni che utilizzate.

Il profilo tondo della gomma e il disegno dei tasselli riescono a dare aderenza anche nelle fasi di staccata e di transizione in curva.

Il Gravateer assicura grip in ogni situazione di guida senza mai risultare imprevedibile.

Lo vedo adatto ad un uso polivalente, sia al posteriore che all’anteriore: la coppia che ho montato ha fornito prestazioni molto buone in entrambi gli scenari, grazie a un disegno di tasselli davvero ben studiato.

I terreni dove eccelle sono quelli morbidi e smossi ma anche sui fondi compatti risulta valido. In condizioni di bagnato, pur non essendo uno pneumatico dedicato, fornisce buone prestazioni perché ha una buona propensione a scaricare il fango ( poi dipende sempre dal tipo di fango che si incontra).

Il consumo è stato graduale e finora i Gravateer non presentano tagli o tasselli crepati: aggiorneremo l’articolo nei prossimi mesi se qualcosa dovesse cambiare.

Altri link utili

Sempre tra i prodotti MTB abbiamo il test degli pneumatici CST BFT e Rock Hawk, abbiamo realizzato la guida alla scelta pneumatici MTB CST e abbiamo parlato anche dello pneumatico CST Jack Rabbit 2.

Inoltre abbiamo testato lo pneumatico da strada CST Energia.

Per il gravel, abbiamo la guida alla scelta pneumatici gravel CST, oltre alla news del CST Convoy e il test completo dei pneumatici CST Tirent.

Infine abbiamo parlato del CST Recourse da strada.

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A proposito dell'autore

Sono cresciuto sulle due ruote: BMX, motocross, le prime MTB negli anni 80. Dal 2007 ho gareggiato per 10 anni nel downhill e nell'enduro in tutta Italia. Dal 2013 al 2019 ho lavorato con la scuola MTB Gravity School anche a Whistler, in Canada. Sono istruttore Federale FCI e Guida Nazionale MTB. Ho visto nascere BiciLive.it nel 2013 e ora mi occupo di MTB, ebike ed eMTB. La bici è il mio pane quotidiano!