Oggi su Bicilive.it vi presentiamo Suplest, un’azienda svizzera con sede a Burgdorf, una cittadina situata a nord-est di Berna, conosciuta per la sua attenzione alla qualità e all’innovazione nel settore del ciclismo.

Suplest si distingue per la produzione di calzature da ciclismo tecnologicamente avanzate e raffinate, pensate sia per la pratica su strada che per quella off-road, come nel caso della mountain bike. Nel catalogo dell’azienda, oltre alle tradizionali scarpe da ciclismo, troviamo anche una linea di sneakers.

Il punto di forza di Suplest risiede nella ricerca e progettazione, mirate a sviluppare prodotti che utilizzano materiali e tecnologie all’avanguardia.

L’obiettivo è offrire ai ciclisti strumenti che permettano una performance ottimale, sia in gara che durante le uscite di allenamento o quelle più ricreative. Per raggiungere questo standard, l’azienda ha scelto di affidare la produzione delle sue calzature a un produttore di fascia alta situato a Taiwan, un paese noto per la precisione nella lavorazione artigianale, che rispetta così gli elevati standard di qualità tipici delle aziende svizzere.

Come recita la filosofia aziendale, riportata sul sito ufficiale di Suplest:
Tutto ciò che facciamo è guidato dalla nostra passione per il ciclismo, con la convinzione che la nostra esperienza nelle calzature porti le scarpe da ciclismo a un livello superiore.”

Incuriositi dalla proposta dell’azienda, abbiamo avuto l’opportunità di testare il loro modello top di gamma per la mountain bike: le Trail Performance, scarpe clipless utilizzate anche da Isabeau Courdurier, pluricampionessa mondiale di enduro MTB con il Team Lapierre Zipp Collective.

Caratteristiche delle Trail Performance

Le Trail Performance sono disponibili nelle taglie dal 37 al 47, con il solo colore nero, e sono proposte al prezzo di 199 euro.

Esiste anche il modello Trail Sport che è identico a parte per il fatto di avere una chiusura con stringhe, al prezzo di 169 euro.

La tomaia delle Trail Performance è progettata per massimizzare il comfort con un sistema di chiusura che combina un cinturino in velcro nella parte alta del collo del piede e il noto sistema BOA Fit che garantisce una regolazione micrometrica, precisa e sicura.

Le scarpe sono state sviluppate con il concetto ERGO 360° che a detta dell’azienda le rende ideali sia per la pedalata che per la camminata senza compromettere la performance in nessuna delle due situazioni.

Una scala numerata aiuta a posizionare le tacchette in modo simmetrico sulle due scarpe.

La suola SUPtraction® in gomma, di colore grigio, è stata studiata per offrire buona aderenza durante le camminate su terreni difficili, senza rinunciare alla robustezza.

All’interno della suola è presente un’intersuola in nylon con un nucleo in EVA che riduce il peso della scarpa e al contempo migliora l’assorbimento degli urti.

Il tallone rialzato integrato aggiunge una protezione extra contro i colpi, un dettaglio particolarmente utile durante le uscite in mountain bike.

Inoltre, la tacchetta è regolabile in diverse posizioni e si può spostare bene verso il centro piede, tendenza che ultimamente tutte le aziende stanno seguendo per offrire ai rider gravity una guida più aggressiva e un aggancio più rapido (provare per credere, spostate la tacchetta verso il tallone e guardate che differenza c’è in discesa e pompando la bici).

L’intersuola è in plastica rigida.

Nella confezione è incluso un manuale multilingue che guida passo passo alla regolazione ottimale della scarpa.

Per migliorare ulteriormente la protezione, la parte anteriore della scarpa presenta un puntale 3D preformato che offre una protezione completa dalle piccole e grandi collisioni, proteggendo tutte le dita del piede.

Le prime impressioni dal test “a quattro piedi”

Ci siamo fatti inviare due paia di Trail Performance per metterle alla prova in condizioni e frangenti diversi, con Claudio Riotti che si è dedicato a un utilizzo più enduro spinto con salti, giri all-mountain alpini e percorsi molto sconnessi e io invece con delle uscite più tranquille in stile trail ed enduro leggero.

Abbiamo iniziato a testare le Trail Performance nel dicembre 2024, approfittando dei mesi più freddi per confrontarci con diverse condizioni di terreno, dal bagnato al fangoso, fino a tratti asciutti e ci siamo spinti fino alla stagione primaverile.

Il peso complessivo della scarpa, che abbiamo rilevato essere di 525 grammi (per la taglia 43), risulta in linea con prodotti simili e non eccessivamente gravoso, consentendo agilità e performance senza compromettere la protezione.

Foto di Claudio Riotti durante il test delle scarpe da MTB Suplest Trail Performance.

Impressioni Matteo Cevenini

Ho iniziato a utilizzare le scarpe Trail Performance Boa di Suplest alla fine dello scorso anno, quando sono arrivate in redazione. Queste calzature sono finemente realizzate con l’impiego di materiali di qualità. La tomaia si compone di una parte superiore in materiale traspirante, simile alla Cordura per consistenza e resistenza all’abrasione.

La linguetta, che si posiziona sul collo del piede, è imbottita e confortevole, ma priva di un collegamento elastico con la tomaia. Questo accorgimento, presente su altre scarpe, evita che lo sporco e i piccoli sassi entrino all’interno della scarpa stessa, e consente anche di tenere la linguetta sempre in posizione sul collo del piede: sarebbe bello vederlo in una futura versione.

Nelle Suplest, nonostante l’assenza di questo dettaglio, il sistema di chiusura BOA abbinato alla fettuccia in velcro assicura una perfetta aderenza della linguetta sul collo del piede e una chiusura ottimale, anche per chi, come me, ha il piede magro.

La parte inferiore della tomaia è rivestita con un materiale gommoso, più sottile sui lati e decisamente più spesso sulla punta e sul tallone. Le dita del piede sono così ben protette, mentre il tallone rimane sempre fermo e fasciato.

La suola è rigida, ma costruita con una mescola proprietaria denominata SUP T(raction), che offre una trazione eccellente nei tratti a piedi su terreni asciutti e bagnati. Nei mesi piovosi mi è capitato diverse volte di dover scendere in salita a causa della perdita di aderenza della ruota posteriore, ma queste scarpe non hanno avuto particolari incertezze.

Internamente si trovano delle solette ben sagomate che offrono comfort e un discreto supporto all’arco plantare.
Per quanto riguarda la suola, Suplest ha scelto un disegno particolare, formato da due file laterali e un canale centrale. Sui lati sono presenti tasselli inclinati a forma di S, composti da una parte liscia e una zigrinata, distanti il giusto per evitare che il fango si accumuli.

Tuttavia, nella parte adiacente alla zona di fissaggio della tacchetta si crea una piccola interferenza che impedisce di posizionare la tacchetta tutta indietro. Ho provato a usare degli spessori senza risolvere il problema, che può essere contenuto spostando la tacchetta nella posizione segnata con il numero 2.

Per ora, pedalando con temperature esterne intorno ai 5-7 gradi, non si è rivelata una scarpa particolarmente calda, nemmeno indossando calze invernali. Sono però curioso di capire se questo aspetto si rivelerà una caratteristica interessante nei mesi primaverili ed estivi, quando il piede potrebbe risentire meno del caldo, rimanendo più fresco e asciutto.

Alla domanda “è una scarpa che comprerei?”, la risposta è sì, considerando anche il suo prezzo. Le rifiniture, i materiali e il look sobrio incontrano pienamente i miei gusti.

Anche in situazioni di pioggia e fango sono risultate ben protettive e abbastanza impermeabili.

Impressioni di Claudio Riotti

Ho utilizzato le Trail Performance dalla fine di dicembre per diverse uscite con la mia e-MTB Moustache Trail 9.

Porto un 43.5 ma Suplest non offre mezzi numeri quindi ho optato per il 43. La scelta si è rivelata un compromesso, dato che la scarpa mi va perfetta con calze leggere mentre se uso calze più spesse è leggermente stretta, ma non tanto da essere fastidiosa.

Le ho provate con tre pedali diversi, gli HT T1 che uso da quasi 10 anni, i LOOK X-track En-Rage Plus e i i nuovi OneUp Clip Pedals. I primi utilizzano una tacchetta proprietaria mentre Look e OneUp hanno un sistema compatibile con tacchette Shimano.

Con gli HT non ho avuto nessun problema di compatibilità mentre con i LOOK e i OneUp ho dovuto utilizzare uno spessore sotto alla tacchetta dato che il sistema di aggancio di questi pedali risulta più “ingombrante” e la suola della Suplest interferisce con esso, specialmente per come tengo io le tacchette ovvero spostate tutte verso il tallone.

Ai piedi, fin dalle primissime uscite, le Suplest sono risultate abbastanza comode e davvero ben adattabili come allacciatura grazie al sistema BOA e la fascia in velcro.

Non sono affatto scarpe calde, anzi, in inverno serve una bella calza pesante e, se proprio volete esagerare, anche una bella soletta in feltro.

La traspirabilità è nella media e anche la protezione dagli schizzi e l’impermeabilità sono discrete.

Manca il test in estate ma quello arriverà e aggiorneremo l’articolo se cambieranno le nostre opinioni.

Foto di Claudio Riotti durante il test delle scarpe da MTB Suplest Trail Performance.

Camminando o spingendo la bici in salita il piede non si muove, il tallone non si alza e la suola offre davvero un ottimo grip.

La protezione di punta e tallone è molto effettiva ed è un’altra delle cose che ho apprezzato moltissimo sui sentieri con rocce smosse o nell’occasionale scivolata a terra.

In pedalata l’intersuola è risultata rigida e performante, adatta a un utilizzo trail ed enduro.

Come lati negativi ho trovato che la linguetta tende a spostarsi verso il lato del piede perché non è fissata all’interno della scarpa e come evidenzia anche Matteo, la suola è piuttosto “ingombrante” con alcuni pedali e se si usano le tacchette molto arretrate potrebbe creare interferenze.

Conclusioni

La Suplest Trail Performance è una bella scarpa, comoda, originale e protettiva.

Il suo comportamento in generale è stato molto buono dato che la costruzione non è eccessivamente rigida da stancare i piedi se si cammina ma perfetta per trasmettere la potenza sui pedali.

In quest’ultimo frangente, la scolpitura della suola dona un grande grip in tutte le situazioni “off the bike”, a piedi.

Come contro, mancano i mezzi numeri e se usate le tacchette molto arretrate potreste avere qualche problema nella fase di sgancio con alcuni pedali, aspetto che noi abbiamo risolto rifilando le parti “incriminate” con un taglierino.

Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale Suplest.

Altri test e info:

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A proposito dell'autore

Dopo aver ritrovato il piacere di pedalare la MTB nel 2017 all’età di 44 anni, la passione per “le ruote grasse” mi ha spinto a frequentare i trail con costanza. La montagna e i bike park, hanno orientato sempre più il mio coinvolgimento verso il gravity. La bicicletta, la sua manutenzione e l’attrezzatura per il biker, ormai sono diventati il mio interesse principale.